❝7 modi per dire ti amo.❞ [song mingi]

27.standard

''Ho una proposta'' soffia dalle sue labbra Mingi di punto in bianco. La sabbia ci accoglie calda ed i granelli scivolano tra le mie dita, intrecciate a quelle del moro. ''Spara'' Lui rivolge un'occhiata al mare e comincia a parlare. ''Voglio farti conoscere la mia famiglia'' Uno strano calore si diffonde per tutto il mio petto: quanto sono importante per lui, se vuole farmi conoscere i suoi genitori? Stringo la sabbia con la mano libera, scaricando tutta la tensione. ''dici sul serio? Insomma, vuoi davvero che loro mi conoscano?'' superata la fase di sorpresa, adesso c'è quella in cui il terrore pervade i miei pensieri. Sono una persona molto ansiosa, e l'idea di non piacere ai suoi genitori è inevitabile.

''certo che si, Giulia.'' adesso i suoi occhi si sono intrecciati ai miei, e tutto il resto perde importanza. ''non gli piacerò'' sbuffo con rammarico. In quanto coreani, presumo che la sua famiglia si aspetti di vedere una ragazza asiatica, perfettamente in forma con lunghi capelli scuri ed occhi a mandorla marroni. Io non rientro negli standard coreani. Sono in carne, i miei occhi non sono niente di speciale e i miei capelli un nido per uccelli. ''Andiamo smettila'' dice accarezzandomi la mano e giocandoci. ''sei perfetta per me, e questo basta. Loro lo accetteranno'' 

Dopo essermi lasciata convincere e coccolare fino a veder calare il sole al di là della vasta distesa d'acqua, non mi resta che tornare a casa per cambiarmi. Non ho abbastanza tempo: se solo l'avessi saputo prima, forse avrei potuto rendermi un pò più decente. ''passo tra un'ora'' mi avvisa euforico Mingi, sporgendosi dal finestrino per rubarmi un bacio, o forse due. Annuisco e resto diversi minuti a guardare la sua macchina allontanarsi sempre di più, fino a sparire. Quando mi risveglio dal mio stato di intorpidimento, scatto verso la porta di casa e guizzo su per le scale. Cosa posso fare in un'ora?

Decido di indossare una gonna di jeans ed una camicetta di raso avorio, poi passo ai capelli. ''Sono un disastro'' borbotto impanicata mentre lotto con i miei ricci ribelli, cercando di acconciarli alla bell'e meglio. Alla fine mi arrendo, e li raccolgo in uno chignon, lasciando cadere qualche boccolo lungo il viso. Mi batte forte il cuore e mentre spruzzo il profumo, le mie dita tremano. Voglio essere perfetta, perfetta per lui.