Il primo giorno di scuola

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Madison's Pov
Quella mattina mi svegliai alle 6:40, mi alzai e andai a riempire la vasca per fare uno dei miei lunghi bagni rilassati vista l'ansia per il primo giorno di scuola...

Passata un'abbondante mezz'ora tornai in camera e mi vestii:

Probabilmente era troppo elegante, ma era una Lodge e dovevo farmi riconoscere,no?

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Probabilmente era troppo elegante, ma era una Lodge e dovevo farmi riconoscere,no?

Alle 7:40 ero già in macchina con mia cugina e  Smithers che ci stava accompagnando.

Quando arrivammo e uscimmo dall'auto, tutti gli occhi erano puntati su di noi, su di me particolarmente. Mi piaceva stare al centro dell'attenzione, ma in quella situazione mi sentivo un po' a disagio, anche perché mi conoscevano per il fatto che i miei genitori fossero stati arrestati.

Notai delle motociclette con dei ragazzi appoggiati su di esse, riconobbi subito Sweet Pea...quella giacca di pelle, il tatuaggio del serpente sul collo, i capelli corvini...era proprio carino..

Al suono della campanella entrammo e Veronica mi mostrò un po' la scuola per poi entrare in classe. Avevo gli occhi di tutti puntati addosso, anche il professore mi guardava in modo strano, probabilmente dopo tutto ciò che avevano scritto nei giornali e nel web credevano fossi un sorta di Demogorgone.

Suonata la campanella ci dirigemmo in mensa, Veronica mi trascinò nel tavolo dove sicuramente erano seduti i suoi amici e il suo ragazzo.

<<V: Allora Mads, loro sono Betty Cooper, la mia migliore amica, Jughead Jones, un mio grande amico nonché fidanzato di Betty, Kevin Keller, il mio migliore amico e per ultimo, ma non per importanza, il qui presente Archie Andrews, il mio ragazzo>>

<<M: salve ragazzi, è un piacere conoscervi, Veronica non fa altro che parlare di voi>>

<<K: anche per noi è un piacere conoscerti, ha parlato così tanto di te che ormai ti conosco meglio di me stesso>>

Ci mettemmo a ridere e mi sedetti con loro. Erano molto simpatici, tanto che cominciai a pensare che mi sarei trovata molto bene. A un certo punto le porte della mensa si spalancarono e un'atomica bionda mi venne incontro.

<<E: Tu!>>

Mi alzai e mi misi davanti a lei

<<M: io cosa?>>

<<E: tu sei la puttana che ha fatto perdere il lavoro a mio padre!>>

<<M: scusami? Che c'entro io?>>

<<E: mio padre lavorava per l'azienda dei tuoi genitori testa di cazzo *mi spinse*>>

Per poco non caddi a terra, alla fine avevo dei tacchi 12, non ero mica un'equilibrista.

<<M: senti, mi dispiace che tuo padre abbia perso il lavoro, ma siamo tutti sulla stessa barca>>

<<E: siamo tutti sulla stessa barca? Ti rendi conto della grande minchiata che hai detto! Tu sei la nipote di Lodge, sei la principessina viziata proprio come tua cugina>>

<<M: ascolta stronzetta, capisco che ti dia fastidio ma non te la puoi prendere con mia cugina, tantomeno con me>>

<<E: perché? Altrimenti mi droghi e mi picchi? Ah, e la droga la prendi dalla riserva dei tuoi genitori, giusto?>>

<<M: non sai di cosa parli>>

<<E: io credo di sì, un po' come tutti qui>>

Mia cugina cercò di tranquillizzarmi con lo sguardo. Stavo per esplodere. Nessuno mi aveva mai trattata in quel modo e le poche volte che era successo me li ero mangiati vivi.

<<M: ascolta razza di sottospecie di essere umano, non ti azzardare a insultare me tantomeno la mia famiglia...non hai idea di chi ti sei messa contro, lo dico per te, togliti dalle palle ora, perché se mi fai incazzare veramente ti infilo su per il culo il mio bellissimo tacco 12, chiaro?>>

Annuì semplicemente e me ne andai dandole una spallata.

Sweet Pea Pov's
Wow, Madison era davvero forte, e nonostante tutti quegli insulti le aveva risposto a tono facendola zittire...ero interessato a conoscerla di più, anche perché l'avrei dovuto fare vista la scommessa fatta con i miei amici...la sera precedente uscii con dei Serpents, che notando la "chimica" tra di noi mi sfidarono e se fossi, entro quattro mesi, riuscito a portarmela a letto mi avrebbero regalato una moto nuova, in caso contrario l'avrei dovuto fare io, e sinceramente i soldi per 5 moto non avevo dove prenderli.

Quando uscì dalla mensa le andai dietro.

<<S: ehi piccola>>

<<M: oh, ciao Sweet Pea, ti serve qualcosa?>>

<<S: prima di tutto volevo dirti che sei stata brava con Emily, sai, rompe le palle un po' a tutti...e poi ti volevo chiedere se ti va di venire a studiare a casa mia oggi>>

<<M: intanto grazie e sì, per me va bene, ma a che ora e dove abiti?>>

<<S: alle 16:00, ma vediamoci al parco, così prima di studiare abbiamo la possibilità di fare una passeggiata>>

<<M: *mi sorrise* perfetto, a più tardi Sweetie>>

<<S: a più tardi piccola>>

E da quel momento ebbe inizio il mio piano...

FINE TERZO CAPITOLO

A Serpents not so bad // Sweet PeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora