Qualcosa di inaspettato

1.8K 65 4
                                    

Madison's Pov
Sweet Pea mi portò subito nella sua roulotte, la sua faccia era un misto tra l'incazzamento e il preoccupato, così mi avvicinai a lui.

<<M: Sweet Pea...>>

<<S: che c'è? *disse spazientito*>>

<<M: *sussultai per la sorpresa* perché ora fai così? Che hai?>>

<<S: non sono affari tuoi, stammi alla larga per adesso *disse freddo*>>

<<M: Sweet Pea! *gli presi la mano* parla con me...>>

<<S: Madison, ho paura...paura che i Ghoulies ora possano prendersela con i Serpents...e anche con te *quasi sussurrò*>>

Ridacchiai.

<<S: cosa c'è di tanto divertente?>>

<<M: niente, solo che è la prima volta che mi chiami col mio nome, ed è strano>>

Ripresi a ridere finché non si unì anche lui.

<<S: tu sei scema>>

<<M: anche tu hai riso! Non sei da meno>>

<<S: non hai testimoni>>

<<M: ma basto io>>

<<S: no invece, comunque sei una bambinona>>

<<M: non è vero *incrociai le braccia al petto e misi il broncio gonfiando le guance*>>

<<S: *rise* ah no?>>

<<M: no *mi girai di spalle facendo la finta offesa*>>

<<S: sì invece *mi sussurrò all'orecchio e corse via*>>

Dei brividi mi percorsero la schiena, ma quasi non ci fesi caso e cominciai a rincorrerlo.

<<M: ti conviene arrenderti>>

<<S: mai>>

Continuammo a ridere e correre finché non inciampai cadendo su di lui e facendo finire entrambi a terra. Ci furono degli attimi di silenzio piuttosto imbarazzanti, poi Sweet Pea abbassò lo sguardo sulle mie labbra e lo imitai.

Avvicinai sempre di più il mio viso al suo facendo scontrare le nostre labbra in un bacio dolce e desiderato da entrambi. Con le mani continuava ad accarezzarmi le guance e io i suoi capelli.

A un certo punto sentii la sua lingua picchiettare sulle mie labbra, così gli diedi l'accesso. Il bacio era diventato più passionale, ma nessuno dei due aveva intenzione di andare oltre.

Quando ci staccammo ci guardammo per un tempo che sembrava infinito negli occhi.  I suoi erano bellissimi, neri come la notte, ma più chiari rispetto ai suoi capelli corvini.

Quel momento magico venne però interrotto dalla suoneria del mio cellulare, così mi alzai e lo presi.

<<M: è Veronica>>

Risposi alla chiamata

<<M: ehi Ronnie, che succede?>>

<<V: meglio se torni qui...>>

<<M: perché? >>

<<V: perché mio padre ha saputo che siamo andate alla gara dei Serpents contro i Ghoulies, da me se l'aspettava, ma da te..>>

<<M: okay, ricevuto, sto arrivando>>

<<V: a tra poco>>

<<S: allora?>>

<<M: devo tornare a casa...se vuoi ci vediamo domani>>

<<S: certo, allora a domani>>

<<M: a domani>>

Gli diedi un bacio sulla guancia e uscii diretta verso Pembrooke.

FINE DECIMO CAPITOLO

A Serpents not so bad // Sweet PeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora