Una presa in giro

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Madison's Pov
Erano giorni che non facevo altro che piangere a causa di ciò che mi disse mio zio...sognavo i loro volti...le loro lacrime...le loro espressioni disperate.

<<S: amore *si sedette di fianco a me e mi accarezzò il braccio* oggi vuoi provare ad andare a scuola?>>

<<M: sì..forse riuscirò a distrarmi un po'>>

<<S: lo penso anch'io...gli altri non fanno altro che chiedermi di te, soprattutto Veronica>>

Chiusi gli occhi cercando di trattenere le lacrime, lei non c'entrava niente, ma ogni volta che la giardavo rivedevo mio quel pezzo di merda di Hiram Lodge.

<<M: cercherò di rendermi presentabile..>>

<<S: *annuì e mi diede un bacio sulla fronte* ti aspetto in cucina>>

E detto questo uscì dalla stanza. Mi alzai e indossai i primi vestiti che trovai.

Dopo essermi anche truccata leggermente, dato che ero in uno stato di zoombificazione, raggiunsi il mio ragazzo, il quale sorrise alla mia vista

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Dopo essermi anche truccata leggermente, dato che ero in uno stato di zoombificazione, raggiunsi il mio ragazzo, il quale sorrise alla mia vista.

<<S: sei bellissima piccola>>

<<M: grazie Sweetie *gli diedi un bacio sulla guancia* andiamo?>>

<<S: certo>>

Mi prese la mano e ci dirigemmo a scuola.

...

All'entrata i miei amici mi vennero subito incontro, e tra di loro si fece spazio una preoccupatissima Veronica.

<<V: Mads, come stai?>>

Le bastò un solo mio sguardo per farle comprendere la situazione, e senza dire niente mi abbracciò. Ne avevo proprio bisogno in quel momento. Entrammo sotto gli sguardi e i bisbigli di tutti.

Nessuno sapeva ciò che era successo, infatti cominciarono a girare svariate voci infondate.

...

Arrivata l'ora di pranzo andammo in mensa, dove tutti ci osservavano con curiosità. Posso dire che uno dei cambiamenti che avvenne in me in quel momento fu il repentino bisogno di mangiare, non ero ingrassata, ma mangiavo come un maiale, e alla fine vomitavo sempre.

Dopo esserci seduti mangiammo tranquillamente, finché qualcuno non venne a disturbare la nostra quiete.

<<D: Madison, sei tornata finalmente *disse con voce da finto preoccupato* è vero che sei andata in manicomio? *ridacchiò*>>

<<M: è vero che tu l'hai piccolo?>>

<<D: cavolo come siamo di cattivo umore oggi, comunque sono venuto per farti una domanda>>

<<M: smuoviti allora, non ho tutto il giorno>>

<<D: per caso tu e il tuo ragazzo l'avete già fatto?>>

<<M: ma che razza di domanda è?>>

<<D: tu fidati e rispondi>>

<<M: beh, sì, certo che l'abbiamo fatto>>

<<D: perché devi sapere...>>

<<S: *si alzò di scatto* Dylan non ci provare>>

Mi alzai e gli presi la mano per tranquillizzarlo, anche se ero piuttosto confusa.

<<D: mamma mia, ti arrabbi subito tu, comunque tieni *gli porse delle mazzette di soldi* sono per la moto che ti dobbiamo>>

Sentii sussurrare a Sweet Pea un "stronzo", ma non ne ero abbastanza sicura.

<<M: perché gli state pagando voi la moto?>>

<<D: fattelo dire dal tuo amato fidanzato>>

Mi girai verso di lui con aria interrogativa, ma aveva la testa bassa.

<<M: Sweetie *gli accarezzai il dorso della mano col pollice* sai che puoi dirmi tutto>>

Rimase in silenzio.

<<D: va bene, ci penso io, Madison, tutto ciò che c'è stato tra di voi era una finto>>

<<M: m-ma di che parli?>>

<<D: abbiamo fatto una scommessa, se ti avesse portata a letto entro quattro mesi a letto io e i miei amici gli avremmo pagato una moto nuova, in caso contrario lui avrebbe dovuto fare lo stesso per ognuno di noi>>

Gli occhi mi diventarono lucidi e non feci altro che guardarlo incredula.

<<M: è la verita?>>

<<S: Mads io....>>

<<M: è la verità?!!>>

<<S: sì, ma te lo giuro, io ti amo veramente>>

<<M: e-era tutto finto..>>

<<S: Madison..>>

<<M: era tutto finto...>>

<<S: amore ti preg->>

Non gli diedi il tempo di finire che gli tirai uno schiaffo sulla guancia.

<<M: non ti azzardare a chiamarmi amore! Mi hai mentito per tutto questo tempo, tu non mi hai mai amata!>>

<<S: sai che non è vero, darei la vita per te>>

<<M: tutte stronzate..>>

<<S: cosa posso fare per farmi perdonare?>>

<<M: vattene via..>>

<<S: cosa?>>

<<M: vattene via da Riverdale! Io non voglio vederti mai più! Sei solo uno stronzo bugiardo che gioca con i sentimenti delle persone! Ti odio, non voglio più vederti in vita mia>>

E corsi via in lacrime, con il cuore nuoamente infranto.

FINE VENTESIMO CAPITOLO

A Serpents not so bad // Sweet PeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora