Capitolo 25

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JOSEPHINE POV'S
Circa un'ora fa, io e Hero siamo arrivati al centro commerciale e abbiamo guardato qua e là per i negozi.

Dobbiamo ancora andare al secondo e al terzo piano, ma siccome sono le due di pomeriggio, decidiamo di fermarci al McDonald's di fronte a Zara.

Mangiamo in silenzio e mi gusto il delizioso panino. Avevo così tanta fame che ad un certo punto temevo di non farcela più.

«Beh? Che ne pensi?» mi chiede e io sorrido «questo panino è la vita, dannazione» gli comunico e lui ride «no... Non intendevo il panino. Parlavo di noi.»

Mi coglie alla sprovvista, ingoio il boccone e bevo un po' di coca, subito dopo lo guardo e gli rispondo: «ugh, scusa!» rido per la brutta figura «beh, si... Insomma, le cose stanno andando molto meglio» gli faccio notare e lui annuisce.

«Cosa staranno facendo Mercy e Katherine, secondo te?» chiedo per cambiare argomento e lui beve un sorso di acqua tonica e mi guarda «non ne ho idea, staranno in piscina da stamattina.» dice.

Da come lo dice, sembra che loro stiano in piscina a fare le indifferenti, come se non gliene importasse nulla del fatto che abbiamo litigato.

«Si, secondo te Mercy si è calmata?» gli chiedo e lui alza gli occhi al cielo e mi prende la mano sul tavolo «Jo, tranquilla, le cose si sistemeranno in un modo o nell'altro. Ora stiamo qui, insieme. Stiamo cercando di recuperare il tempo perso e per favore, non pensare a mia sorella»

Dio, ha ragione! Sono propio una cretina.

«Gia, Hero... scusami» sarà la millesima volta che mi scuso con lui da stamattina «tranquilla, sono solo io, Jo. Non essere timida con me, ti prego» mi dice e io annuisco.

Dopo un po' ci alziamo e andiamo al piano superiore del centro commerciale «tu devi comprare qualcosa?» mi chiede facendomi notare che davanti a noi c'è Bershka, il mio negozio preferito «Ehm, no. Sto apposto così, per ora» gli faccio e lui sembra andare nel panico.

«Io invece devo comprare una cosa a Mercy. Tu intanto entra per vedere se c'è qualcosa che potrebbe piacerle, io devo chiamare mia madre per avvertirle che torneremo fra poco» mi dice.

Non so perché, ma non mi convince molto. Faccio come mi ha detto: entro da Bershka e inizio a cercare qualche maglietta per Mer. Io e Hero abbiamo giurato di non dirci più bugie, e se non mi fido di ciò che mi dice, di sicuro non possiamo andare avanti.

Trovo due magliette di Billie Eilish, e sto pensando che potremmo regalarne una a Mercy e una a Katherine per farci perdonare. So che Billie piace ad entrambe e quindi credo che queste magliette le faranno impazzire.

Dopo un po', Hero entra nel negozio e io vado verso di lui «ecco. Una per Mercy e una per Kath» gli porgo le due magliette e lui mi sorride «grande! Vado a pagare. Tu aspetta qui» mi dice e io esco.

Mi siedo su una panchina e lo aspetto.

Davanti a me passa una coppia: i due si tengono per mano e il ragazzo da un bacio sulla testa alla ragazza.

D'un tratto, non so come ne perché, ma immagino la faccia di me e Hero su quella dei due ragazzi.

Cavolo ma cosa mi prende?!

«Jo! Ci sei?» Hero mi sventola la mano davanti alla faccia e mi riscuote dalla trans.

Non mi ero accorta che era uscito dal negozio? E non mi ero accorta che mi stava chiamando?!

«Scusa stavo solo... Stavo pensando a cosa fare al compleanno» mento, ma lui ci crede e poggia la testa da un lato come per riflettere e annuisce «figo, manca poco al tuo compleanno! Stai per diventare una diciannovenne» dice accarezzandomi la testa e poggiando il suo braccio attorno al mio collo.

Déjà vu.

Il tragitto in macchina verso casa non è imbarazzante come credevo, ma non vedo lo stesso l'ora di tornare a casa.

Appena arriviamo, scendiamo dalla macchina e Hero gira la chiave per aprire la porta.

«siamo tornati!» urla mentre io vado a posare le buste sul tavolo del salotto.

«Ciao ragazzi» dice Katherine uscendo dalla veranda e entrando in casa, seguita da Mercy.

«Oh, ciao» dice lei tenendo il muso. Io guardo Hero, lui capisce e prende le buste «ecco, ragazze. Per farci perdonare vi abbiamo portato un pensierino» dice porgendo le buste ad entrambe.

Loro aprono la propria busta e Mercy sembra aver vinto alla lotteria quando vede la maglietta. A differenza di Katherine che sorride mantenendo la calma.

«La maglietta di Billie!» urla Mer, tirandola fuori dalla busta, che cade a terra e nessuno se ne occupa.

Entrambe si provano le proprie maglie e Mercy si gira verso di noi «grazie» ci sorride «allora? Perdonati?» chiedo e lei annuisce e corre ad abbracciarci, subito dopo si unisce anche Katherine.

Dopo cena, mamma, Kath, Martha, Mercy e Titan si trovano sul divano a guardare la tv.

Hero è andato un attimo in camera sua e io sto in cucina a mangiare il dolce.

Appena alzo lo sguardo lo trovo  sulla soglia della cucina che mi fissa. Io gli sorrido «vuoi un po' di dolce?» gli chiedo «no» risponde brusco.

«Qualcosa non va?» gli chiedo e lui sembra sbloccarsi e mi sorride, comincia a camminare verso il tavolo della cucina, io mi scanso un po' perché quel sorriso pervertito mi fa quasi paura.

Si blocca davanti a me «vedi, Josephine... In camera mia, mentre mi facevo la doccia, stavo riflettendo su molte cose...» dice e si abbassa fino a che i nostri occhi si incontrano «...Una delle quali è che quello che voglio ora non è il dolce... Sei tu.»

Ah.

Spazio autrice:
Eccomiii! Scusatemi per aver aggiornato tardi ma ho le giornate piene e non trovo il tempo per aggiornare.
Oh... parlando del capitolo... Hero si è fatto avanti finalmente! Che ve ne pare?
Aggiornerò presto!
Vi voglio beneee❤️
~Alessia💓
Ps. INSTAGRAM: @after_hessa_4everr
                                    @alessiacarletti_

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