Fratelli

Cap 3: lavoro

Pov Nezuko

Era mattina, mio fratello mi svegliò, mi porse una mela e la mangia.

Camminammo per strada chiedendo l'elemosina ai passanti. Alcuni ci davano qualche centesimo, altri invece ci spintonavano o minacciavano di denunciarci. Un po' li capisco in effetti siamo stati molto insistenti, così proposi a Tanjiro di tornare indietro.

Skip time di una settimana

Eravamo ancora nella stessa situazione. Il cibo scarseggiava e fare l'elemosina non funzionava più, mi svegliavo con i crampi allo stomaco e stavamo iniziando a puzzare vista l'assenza del bagno.

Tanjiro ce la metteva tutta, tanto che aveva iniziato a lavorare in un bar, mentendo sulla sua età dicendo che era diciotenne, quando in realtà aveva solo 15 anni, volevo essere assunta anche io, ma mi dissero che non andavo bene, infatti ero molto impacciata e goffa, avrei solo creato problemi a mio fratello. Lui mi faceva entrare la sera nel negozio e lì ci mettevamo a dormire.

Il giorno dopo mi svegliai, Tanjiro non era vicino a me. Lo cercai e vidi che stava già iniziando a servire i clienti.

"un caffè macchiato grazie" rispose un cliente "arriva subito". Quanto impegno ci stava mettendo mio fratello, mentre io mi sentivo inutile, come se fossi di peso per lui

Poi vidi come lui stesse guardando un gruppo di ragazzi ai tavoli in fondo. Erano studenti. Ancora mi ricordo di come mio fratello desiderasse andare a scuola, farsi degli amici e un giorno studiare per diventare un uomo d'affari. All'orfanotrofio non ci hanno mai insegnato niente, dovevamo soltanto fare le faccende e basta, ma mio fratello provava sempre a restare erudito. 

Non abbiamo soldi per il materiale scolastico, ne i genitori per confermare l'iscrizione. Vedere il mio fratellone sacrificare così i suoi sogni solo per prendersi cura di me, mi faceva sentire male. Lui si sforza così tanto per me, mentre io non faccio niente per lui, ma questa volta avrei agito e non sarei stata solo a guardare.

Camminai per la città, chiesi a chiunque un lavoro, ma tutti mi rifiutarono perché ero minorenne e perché non avevo un aspetto rassicurante. Ero triste, stavo piangendo. Mi avviai verso il negozio visto che si stava facendo tardi e non volevo far preoccupare Tanjiro, ma poi un'omo mi fermò e mi chiese "è vero ragazzina che stai cercando lavoro?" "Si" risposi io "bene, ho giusto un lavoretto per te. Credimi, la paga è ottima, a pulirti ci pensiamo noi e avrai buone possibilità economiche". Io ero felice, un lavoro che mi avrebbe aiutato a ricambiare Tanjiro. L'uomo mi passò un pezzetto di carta e disse "vieni a questo indirizzo. Per la tua preparazione ci pensiamo noi, tranquilla non ti costerà niente" "grazie mille signore" dissi io piegandomi in segno di riverenza.

Tornai al bar stra-felice. Vidi all'ingresso Tanjiro che, quando mi vide, corse verso di me in lacrime, abbracciandomi. "Nezuko ma dove sei andata?! Ero in pensiero per te! Avevo paura che ti avessero rapita!" disse lui continuando a piangere, mi sentivo in colpa, ma non potevo dirgli del lavoro che avevo trovato, non adesso, mi avrebbe spronata ad abbandonarlo, è sempre molto preoccupato, dopotutto è mio fratello maggiore.

"Scusami Tanjiro, ero andata ad elemosinare" "potevi avvertirmi" "si, hai ragione. Scusami" "lascia stare, torniamo dentro, sarai affamata" "Tanjiro..." lui mi guardò "no niente, lascia stare" "sicura nezuko?" presi coraggio e confessai i miei pensieri "tu vorresti andare a scuola vero?" "Eh?" "ho visto come guardavi curioso quel gruppo di studenti oggi al bar" "beh, si. Vero, vorrei andare a scuola, ma ora la mia priorità sei tu sorellina". Fratellone, presto non dovrai più preoccuparti per me o lavorare e potrai finalmente essere un ragazzo normale.

Entrammo nel bar, ci mettemmo in cucina, ci avvolgemmo con la nostra solita coperta e ci addormentammo l'uno vicino all'altro,come ogni sera

Spazio autore

Nezuko è sempre stata una brava sorella e la adoro. Tanjiro è un ottimo esempio di fratello maggiore, che si sacrifica per il bene della sorella minore, mentre Nezuko invece è un buon esempio di sorella, perché comprende il fratello e si sente un peso per lui e perciò cerca di fare del suo meglio per non deluderlo

AL prossimo capitolo raga