Cap 8: bambola

167 5 6
                                    

Pov Nezuko

Il signor Muzan mi aveva poggiato la propria mano sulla mia spalla, si avvicinò a me e mi sussurrò nell'orecchio "mi aiuti a sistemare il letto?", io annuì per poi sentire un brivido attraversarmi la schiena.

Entrai nella camera del signor Muzan, ma vidi che il letto era già apposto, ma prima che potessi proferire parola che ecco il signor Muzan spingermi nel letto.

<ATTENZIONE SCENA MOLTO FORTE. Se siete sensibili saltate fino alla fine della scena>

 Mi bloccò e mi tappò la bocca, poi mi tolse l'intimo e poi, dopo essersi abbassato i pantaloni iniziò a penetrarmi il sesso con violenza. Provai a liberarmi o a urlare aiuto, ma lui era più robusto di me e mi stava tappando la bocca con la sua mano. Iniziò a spingere più forte, mi stava facendo male, sentivo il mio corpo frantumarsi e le lacrime sulle guance. Andò avanti così per  minuti che a me parevano un'eternità.

<FINE SCENA CRUDA>

Lui si stava riallacciando i pantaloni mentre io ero sul letto a piangere. Mi sentivo male, mi scappava da vomitare. Non ci potevo credere, l'uomo gentile che ha ospitato me e mio fratello mi ha letteralmente violentata. 

"Sei stata davvero brava, ma la prossima volta cerca di agitarti di meno" io ero shockata, no, ero spaventata, perché stava succedendo tutto questo?
"Ti Starai chiedendo perché ti ho presa così di soprassalto" disse lui e io annuì "credevi veramente che ti avessi presa per pietà? Che ti avessi ospitato nella mia casa dal nulla, senza niente in cambio?" e a quel punto lanciò una sonora risata "io ti ho comprata. Tu sei ancora la puttanella di quello strip club e non sarai nient'altro. Solo che stavolta il tuo capo sarò io e non si discute. E non osare parlare di questa cosa a qualcuno, soprattutto a tuo fratello, altrimenti vi sbatterò di nuovo in mezzo alla strada dalla quale vi ho raccolto e tu non vuoi ferire il povero Tanjiro. Immagina come si sentirebbe nel sentire che la sua sorellina ha rovinato il suo sogno di studiare e avere un futuro". 

Non potevo ribattere a quell'affermazione, anzi, non potevo nemmeno parlare, la mia testa era un cumulo di caos, ma una cosa la capii, che non potevo rovinare la felicità di mio fratello. Dopotutto, anche all'orfanotrofio, lui si è sempre sacrificato per me, rinunciando a molte cose pur di aiutarmi e ora sentivo che era il mio turno. Toccava a me sacrificarmi per il mio fratellone, così annuì al signor Muzan e uscì dalla camera di quest'ultimo con gli occhi pieni di lacrime.

Sentì aprire la porta e vidi mio fratello entrare in casa, "sono tornato e ho preso la roba che mi aveva chiesto signor Muzan". Corsi da lui e lo abbracciai forte "N-nezuko..." lo guardai con ormai con gli occhi bagnati "Nezuko che hai? Perché piangi?" avrei voluto dirgli la verità, avrei voluto dirgli cosa mi aveva appena fatto quel mostro, ma ripensando al fatto che così avrei potuto rovinare la felicità di mio fratello dissi soltanto "niente. Sono solo caduta e mi sono fatta male" "dove ti sei fatta male? mi chiese Tanjiro "tranquillo ormai è passato, non mi fa più male" risposi io "oh. Ok".

Da quel momento iniziò il mio inferno.


Spazio Autore

Vi ha colpito abbastanza questo capitolo? Lo so ché corto, ma non potevo aggiungere altro mi spiace, però il tema almeno sono riuscito a metterlo.

Nezuko vorrebbe troppo dire a tanjiro che brutta esperienza le è capitato, ma sa che se ciò accadesse Muzan verrebbe arrestato, Tanjiro ritornerebbe orfano e non potrebbe andare a scuola e che ciò lo distruggerebbe. 

CI vediamo nel prossimo capitolo

FratelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora