Capitolo N°10

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È arrivato il fatidico giorno del mese che tanto odio: oggi dovrò andare a fare la visita medica riguardo la mia malattia. Ieri durante il pomeriggio di studio a casa di Jaebum alla domanda di Hyuna ho risposto restando sul vago anche perché odio parlare di queste cose con gente a caso. Non ne ho mai parlato al riguardo con nessuno solo con i miei genitori perché purtroppo sono loro quelli che pagano le medicine che non mi servono. Mi ricordo a Daegu quando i miei vecchi compagni di classe sentirono parlare di questa mia malattia iniziando a girarmi attorno con domande una più patetica e assurda dell'altra "È una malattia trasmissibile?" "Se ti sto troppo vicino viene anche a me?". Per come ne parlano sembra che ho l'HIV e comunque no non penso di potere trasmettere agli altri il mio stress, anche perché la mia malattia è dovuto a questo. Tra tutte le frasi che mi sono sentita dire ce n'è una in particolare che odio più di tutti "Ma hai i capelli sporchi?" "Ma te li lavi i capelli?" La mia rabbia non fa che aumentare al solo pensarci.La verità è che la gente si lascia trasportare da ciò che vede senza pensare a cosa ci sta realmente dietro. I miei capelli non sono sporchi ma semplicemente quando ho prurito tendo a grattarmi e le croste formatesi sul mio cuoio capelluto vanno a sgretolarsi dando l'impressione che io in testa abbia della forfora o che non mi lavo anche se non è assolutamente così. Odio convivere con questa parte di me e per questo tengo a nasconderla e a far scivolare tutti questi inutili commenti di sopra. La cosa che più mi stressa è sapere di avere questa malattia dello stress ma ormai dopo 7 anni ne sono abituata.
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Dopo essermi preparata io e la mia famiglia ci dirigiamo nel grande ospedale della città di Busan. Una volta entrati nell'enorme edificio ci dirigiamo nei vari reparti per cercare la stanza del Dottor. Lee. Quest'ospedale è tre volte più grande di quello che c'era a Daegu, ero così tanto abituata che ormai conoscevo tutti i dottori e le infermiere del mio reparto e conoscevo a memoria ogni singolo centimetro quadrato di quell'edificio. Adesso mi ritrovo a non conoscere nessuno. I miei non hanno aperto bocca da stamattina riguardo la visita perché ormai sanno che per me questo giorno del mese è tra i peggiori e mi va bene così anche perché ascoltare i soliti discorsi incoraggianti del cazzo dopo un po' stufano. Finalmente arriviamo dinanzi alla grande porta color celeste alla fine dell'enorme corridoio ridipinto bianco cemento targato sopra col nome del medico "Dottor. Lee". Mia madre comincia a dare tre colpi sull'enorme porta in legno plastificata e dopo qualche secondo di attesa la porta viene improvvisamente spalancata dal dottore che fa accomodare fuori due suoi pazienti che hanno appena finito la loro seduta. Una volta usciti ci fa accomodare nel suo lussuoso ufficio facendoci sedere nelle comode poltroncine nere messe dinanzi alla scrivania del dottore. Al muro dietro di lui si potevano benissimo notare molte delle sue lauree in medicina e microbiologia appese in cornici di legno raffinato. Beh si vede che è veramente un uomo di grande intelletto e di estrema importanza in questo ospedale. Yura:"Buongiorno dottor. Lee" salutò mia madre porgendo la mano al medico.
Dottor. Lee:"Buongiorno signora e signore Kim... signorina.."
mio padre ricambiò il saluto e la stretta di mano del medico mentre io mi limitai a un semplice inchino e un sorriso falso per nascondere il mio pessimo umore. Voglio uscire da questa maledetta stanza.
Dottor. Lee:"Devi essere Hyemi, giusto?"
Mi chiese il medico cercando di avere una risposta dalla diretta interessata "Si" mi limito a un'affermazione secca. Dopo aver controllato un paio di cose nel suo computer mi fa accomodare sul lettino posizionato al lato della scrivania e le poltroncine dei pazienti.
Dottor. Lee:"Allora signorina, posso controllare la situazione?"
Hyemi :"Beh sono qui per questo".
Dottor. Lee:"Giusto".
dopo questa mia affermazione non può che tirare una piccola risata compiaciuta. Ammetto che non è male come medico almeno fino ad ora. Il dottor. Lee inizia ad avvicinarsi facendomi abbassare la testa e usando una piccola torcia inizia a scrutare meglio il mio cuoio capelluto. Riesco a percepire che i suoi occhi passano in ogni singolo centimetro del mio capo e in quella stanza si era ormai creato da qualche minuto un rilassante silenzio. Dalla bocca del medico non esce neanche un suono, il che è strano perché su 7 dottori che mi hanno visitato quando mi controllavano non facevano che mugolare strani versi come "Aish.." o un semplice "Mhm..." però noto che dalla sua bocca non esce nessuna sillaba. Questo medico inizia a piacermi. Dopo aver finito quell'attento controllo della mia cute non posso fare a meno che massaggiarmi il collo visto che per 5 minuti abbondanti non ha fatto che girarmela in tutti i modi possibili neanche fossi la levetta di un joystick. Una volta arrivato alla scrivania comincia a parlare della mia situazione:
Dottor. Lee:"Hyemi, sincera, spiegami cosa ti sta succedendo in questo periodo" dopo quel quesito non posso fare a meno che pensare a Jungkook anche se non ne vedo un motivo apparente.
Hyemi :"Niente di tanto emozionante" mi dispiace ma parlare di un ragazzo conosciuto per caso tra i corridoi della scuola sarà l'ultima cosa che uscirà dalla mia bocca davanti ai miei genitori. Dottor. Lee:"Allora come mai hai tutte quelle croste? Questo mi fa capire che sei stata molto stressata negli ultimi giorni".
Hyemi :"Mi sta dicendo che la mia testa è ricoperta di croste? L'ultima volta non era così" non potevo aspettarmi peggio.
Dottor. Lee:"Beh adesso la situazione è cambiata. Adesso ti prescrivo una cura..." cazzo di nuovo con le cure no, non mi da il tempo di rifletterci quando il medico aggiunge "... a proposito, stai eseguendo tutte le cure prescritte vero?" Il mio pessimo umore non fa che peggiorare
Yura :"Molto probabilmente è dipeso da questo" rispose mia madre al posto mio. Questo non fa altro che farmi incazzare di più.
Hyemi :"Penso di avercela la bocca per rispondere e comunque chi è la paziente tra le due?" Mio padre comincia a guardarmi in modo provocatorio facendo scappare un piccolo grugnito.
Dottor. Lee :"Beh signora Kim con tutto il rispetto ma ha ragione sua figlia, lei è la paziente" cercò il dottor. Lee di far attenuare quella situazione che stava sfuggendo di mano. Penso di amare questo nuovo dottore.
Dottor. Lee:"Immagino che il problema principale sia vivere giornalmente con i tuoi genitori. Dico bene?".
Hyemi:"Verissimo dottore. Fosse per me andrei a vivere sola".
A queste mie parole mio padre si aggiunse con tono di superiorità.
Hyeong :"Penso non dureresti un giorno senza correre a chiedere aiuto a noi" non posso non rispondergli dopo un simile atteggiamento Hyemi:"Tranquillo che se mai dovessi avere bisogno di aiuto voi sareste le ultime persone in sto mondo alla quale chiederei soprattutto te che sei all'ultimo di questa classifica".
Dette queste parole ormai stavo per perdere il controllo e per evitare casini devo per forza uscire da questa terribile stanza. Mi dirigo verso la porta e prima di uscire dico
Hyemi: "È stato un vero piacere conoscerla dottor. Lee, lei è il primo dottore che mi sta simpatico e di solito io odio i medici che seguono questa mia malattia" a queste mie parole il medico non può che ridere di cuore e subito dopo aggiunge
Dottor. Lee:"Ne sono felice Hyemi, vai a farti un giro magari ti rilassi. Ah e prima che te ne vada sotto c'è un bar, prenditi qualcosa io intanto parlo con i tuoi genitori" questo dottore mi stava offrendo cibo e mi stava allontanando dai miei per una mezz'oretta abbondante? Penso proprio che questo mio medico non lo lascio più andare "Stare lontano dai miei? Cibo a volontà? Non me lo faccio dire due volte" dopo queste parole esco finalmente dall'ufficio e mi dirigo verso l'ascensore per poi scendere al primo piano dove si trovava il bar. Improvvisamente inizio a sentire una voce familiare.
Hyemi:"Yoongi?"

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