Capitolo N°19

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Stropicciandomi gli occhi dopo essermi svegliata dal mio pisolino di restauro vado immediatamente al mio guardaroba. Avrei preferito che questa telefonata non arrivasse proprio oggi e che magari l'uscita l'avremmo fatta un altro giorno ma ricordiamo che Hyuna è il motivo per la quale non ho rifiutato. In questi due giorni sono stata così tanto presa dalle mie emozioni che non sono rimasta un minuto a pensare cosa stava realmente accadendo attorno a me. I miei pensieri vanno a Yoongi. Mi dispiace tanto essermi comportata così con lui. È un amico molto importante per me è della quale posso fidarmi ciecamente da quando mi sono trasferita qui. Uno di quelle poche con cui mi piace stare in compagnia. Se non fosse stato per quel suo comportamento non mi sarei mai comportata in questo modo. Deve capire che sono abbastanza grande da difendermi da sola, come ho sempre fatto. Non sono una mocciosa di 4 anni che non può andare da nessuna parte se non tenuta per mano. Continuando a rimanere sul vago alle mie domande non risolverà di certo le cose. Non può pensare che non dandomi una risposta alla quale credere e fondata su qualcosa di vero che io da un momento all'altro smetta di fare ciò che mi prefisso io in mente. Nessuno mi smuove dalle mie decisioni e se io voglio conoscere Jinyoung così sarà. Già sa che se vuole che riconsideri la mia idea che mi deve portare prove fondate sulla sua "colpevolezza". La mia mente da Yoongi e Jinyoung passa inevitabilmente al ragazzo dallo sguardo magnetico, Jungkook. Ancora ho la sua espressione delusa impressa negli occhi. Al solo pensarci rabbrividisco. Ancora non riesco a spiegarmi il perché di tutte quelle preoccupazioni nei miei confronti. Quello che ho detto è vero: non siamo amici. Però il solo sentire "Non siamo niente", questo mi fa ancora più male. Perché starci male se quello che ho detto è vero? Se non siamo amici non possiamo essere niente. Questa sensazione di malessere ritorna ogni volta che ripenso a quelle parole pungenti quanto una spada affilata puntata nel mio petto.
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Scaccio questi miei pensieri negativi che continuano ad ostacolare la mia ricerca di indumenti. Non ho intenzione di vestirmi tanto elegante anche perché è solo un'uscita tra amici e oltre che mangiare, parlare di cazzate e ruttare tutta la serata non penso si farà altro, e comunque non sono in vena di vestirmi tanto di classe. Scelgo un semplice outfit: Jeans neri attillati e una delle mie felpe preferite rossa e gigantesta tanto da arrivarmi a metà coscia mentre come scarpe scelgo delle semplici sneakers nere. Outfit semplice e soprattutto comodissimo. Guardandomi allo specchio del mio armadio noto delle enormi occhiaie sul mio viso accompagnate da una faccia altrettanta stanca: sembro uno zombie! Non posso uscire assolutamente in queste condizioni. Vado immediatamente al mio bagno e comincio così a sistemarmi il viso rendendolo più decente di quanto non lo fosse prima. Una volta messo correttore, lipstick nude e sistemato mascara e matita agli occhi prendo la mia spazzola e aggiusto i capelli da pazza che mi si erano creati dopo il mio pisolino. Mentre continuo a spazzolarmi noto la notifica di un messaggio nel mio telefono: Yoongi mi ha inviato la posizione. Guardando attentamente GoogleMap noto che il posto non è tanto lontano ma comunque sono propensa nell'andarci accompagnata dal mio autista. Una volta presa la mia borsetta mi precipito giù dall'enorme scalinata e mi dirigo alla porta d'ingresso. Una volta messo la mia giacchetta incomincio a uscire di casa quando improvvisamente una voce ferma mi fa bloccare sul posto ancora prima di aprire la porta.
Hyeong "Dove pensi di andare?" Comincia a urlare con gran voce mio padre accompagnato da uno sguardo severo.
Hyemi :"Vado a mangiare fuori con amici perciò non aspettatemi per cena" rispondo io con atteggiamento calmo. Voglio evitare di arrabbiarmi prima di uscire.
Hyeong :"E l'avresti deciso tu di uscire?" Continua il suo interrogatorio con voce ancora più minacciosa
Hyemi :"Si è sarebbe un bene per tutti sai? Io non mi stresserò tanto stando con voi e voi non dovrete spendere altri soldi inutilmente. Va di beneficio a tutti no?" Rispondo così a tutto tono. Non do neanche il tempo di una contro risposta da parte di mio padre che sotto lo sguardo dispiaciuto di mia madre varco quella maledetta porta riuscendo finalmente a uscire da quella situazione. Vedo che il mio autista è ancora in attesa di altri passaggi e quindi vedendo l'orario mi affretto in direzione dell'auto cercando di recuperare il tempo perso. "Buonasera so che è un po' tardi ma avrei bisogno urgentemente di un passaggio..." rivolgo così uno sguardo bisognoso all'uomo barbuto per poi mostrargli il luogo da raggiungere "... andata e ritorno se non le crea disturbo..." continuo io con tono pacato. L'autista con un sorriso caldo non fa che accettare la mia richiesta annuendo col capo evitando così di lasciarmi a piedi. Ho già detto che amo quest'uomo?

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