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Pov Narratore (inizio flashback)
Jimin non aveva mai avuto poteri soprannaturali durante la sua infanzia. Tutto iniziò nell'età adolescenziale,era il suo diciottesimo compleanno,era ormai diventato un ragazzo maggiorenne e dipendente. Finita la sua festa, tornò a casa stanco più che mai con un grande mal di testa. Si era divertito e non poco,in più aveva avuto il numero di un ragazzo bellissimo,meglio di così non poteva realizzare i suoi 18 anni, divertendosi con gli amici e parenti e trovando il numero di uno dei ragazzi più belli della scuola Daniel. Era così stanco che appena appoggiò la testa sul cuscino crolló in un sonno profondo,felice e ignaro di quello che sarebbe successo il giorno dopo.
Era mattina ormai inoltrata è Jimin dormiva ancora beatamente,peccato che quel bel sonno sarebbe durato poco visto che la madre lo chiamò attraverso la porta,con innumerevoli bussate.
Mamma Jimin: Su forza alzati,non fare il dormiglione ho bisogno che vieni giù in sala per la colazione.
Jimin sbuffò,era un momento perfetto per riposare,anche perché era domenica, giorno che adorava per potersi riposare in tranquillità o almeno credeva fino ad oggi.
Jimin:Arrivo subito mamma. Disse alzandosi,notando un strano dolore alla testa
Jimin: sarà sicuramente la sbronza che ancora non è passata,se no perché dovrei avere mal di testa?
Si avviò al bagno,verso il lavandino per lavarsi per bene i denti,ma appena tentò di sciacquarsi con dell'acqua provò quasi timore per la quantità di sangue che usciva dalle gengive...non capiva...cosa stava accadendo?. Chiuse la porta del bagno per poi dirigersi giù nel soggiorno dove trovò le figure tese delle madre e del padre.
Mamma Jimin: Dobbiamo parlati Jimin,di una cosa molto delicata...ti ricordi quando ti dissi da piccolo che ai tuoi diciotto anni ti avremo svelato un piccolo segreto...
Jimin:Si madre ricordo perfettamente. Disse con una punta di curiosità,la stessa che aveva da piccolino. Tra poco avrebbe saputo tutta la verità su questo segreto,che lo aveva tormentato per anni.
Mamma:Erano gli anni 80,quando conobbi tuo padre e subito me ne innamorai,ma lui aveva un segreto che mi svelò qualche anno dopo. Ero scioccata e dire poco,non sapevo come prendere quella affermazione di tuo padre... poiché lui non è umano Jimin meglio lo è per metà. Ero così spaesata da allontanarmi da lui, e ciò portò un distacco momentaneo che però non divise mai i nostri sentimenti per l'altro. Tuo padre veniva sempre da me per sapere mie notizie,tanto che un giorno dietro al mio balcone lui spuntò trasformato dinanzi hai miei occhi. Ero strabiliata dalla sua figura,non ebbi paura del suo aspetto cupo e mi avvicinai accarezzando il suo viso,lui era metà uomo e metà gatto,ma a me non importò del suo aspetto in quel istante,anzi mi mostrò veramente il suo amore rivelando a me questo suo segreto. Maturammo insieme il nostro sentimento e non ci importò delle differenze,anzi trovai quel lato affascinante e particolare da colpirmi e farmi innamorare ancora di più di lui. Passato qualche anno,ero rimasta incinta di te e dopo qualche mese di attese partorì,ma una cosa era certa non saresti nato sotto il mio aspetto umano,ma come quello di tuo padre,era stata la signora che mi aveva fatto partorire a dirlo.
Papà Jimin:Quindi io e tua madre decidemmo di rivelartelo al tuo diciottesimo compleanno,anno in cui avrai la tua prima trasformazione.

-spero vi piaccia-

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