Wendy si rimise i vestiti, ma mentre si avviavano alla macchina, sentirono un odore familiare.
Il daino era vicino e si domandarono perché si sarebbe spinto così oltre.
Lo trovarono a terra, morto, con un disegno sul corpo.
Una spirale.
-Di nuovo questo simbolo, ma che significa?- domandò lei.
Lo sguardo di Derek fu confuso e sospettoso: non aveva mai visto una cosa del genere.- Vuol dire vendetta.- rispose, guardandosi attorno come se stesse controllando che non ci fossero minacce.- Basta per oggi, ti porto a casa.-
Wendy si sentì abbastanza lieta che Derek si stesse preoccupando di lei. -E la cosa che dovevi farmi vedere?-
-La prossima volta: preferisco che ci sia anche Scott.-
Wendy non si era accorta che aveva fatto buio.
Derek la portò a casa con la Camaro e per tutto il viaggio, non la degnò nemmeno di uno sguardo.
La ragazza non si sentì affatto offesa, anzi, era attratta da lui.
Ma non nel mondo in cui si potrebbe pensare.
Voleva far parte del branco e in un certo senso, si sentiva anche protetta.
La Camaro fermò davanti casa sua.
-Grazie per il passaggio e per gli insegnamenti di oggi.- gli disse.
-Oggi ti ho detto la metà delle cose che dovresti sapere. La prossima volta passiamo all'allenamento fisico.-
Wendy sorrise al pensiero che si sarebbero rivisti in quell'ambito.- D'accordo.-
-Non fare quel sorrisetto, non ci scambieremo braccialetti dell'amicizia.- borbottò l'altro.
Lei scoppiò a ridere.- Potresti sorprenderti.- disse infine, prima di scendere dalla macchina, ma Derek la fermò.
-C'è una cosa che non ti ho detto.- continuò, serio.
-Cosa?-
-Per far sì che lui ti accetti nel branco, dovrete cacciare insieme.- spiegò Derek.
Questo le mise un po' di ansia, ma fu decisa a farlo.- Va bene, buonanotte.-
Derek le fece un cenno con la testa, ma non tornò subito a casa.
Era notte inoltrata e parcheggiò dietro ad una casa.
Era tutto spento e la finestra aperta.
Senza fare troppo rumore, ci si arrampicò ed entrò nella stanza da letto dell'adolescente.
Stiles si rigirò nel sonno verso il bordo del materasso.
Così Derek si piegò su di lei e delicatamente gli accarezzò la guancia con l'indice.
Ebbe come un deja-vu.
Poiché sembrava essere sempre interessato alla persona sbagliata.
***
La sveglia suonò alle sette per andare a scuola quel lunedì.
Wendy la spense e ancora con gli occhi mezzi chiusi, andò in bagno per sciacquarsi la faccia.
Quando si specchiò però, notò di avere del sangue sulla faccia.
Si spaventò e poi vide di averne anche sulle mani e su tutto il pigiama.
-Wendy!- urlò Scott, venendo dalla camera accanto.
Anche lui coperto di sangue.
Nessuno dei due aveva idea di cosa fosse successo: Wendy ricordava semplicemente di essersi messa al letto e di aver dormito.
Ripulirono tutto prima di andare a scuola e prima che Melissa, la loro madre, li scoprisse.
Una volta a scuola, raccontarono tutto a Stiles.
-In effetti io ho avuto un incubo.- disse Scott, terrorizzato.
-Che tipo di incubo?-
-Ho sognato che io ed Allison salivamo su uno scuola bus per avere un po' di intimità e...Io mi sono trasformato e...L'ho...- spiegò, balbettando.- Oddio, secondo voi le ho fatto male per davvero?-
Prima che qualcuno potesse rispondere, apparvero delle volanti della polizia e alcuni poliziotti che stavano ispezionando uno scuola bus.
La cosa spaventosa, era che il retro del bus era stato spaccato e c'era sangue ovunque.
-O-okay, niente panico.- balbettò Wendy, anche se non era proprio sicura della loro innocenza.
Scott entrò nell'edificio in fretta e in furia, vedendo Allison al suo armadietto, sana e salva.
Tirò un sospiro di sollievo, ma non si ricordava affatto cosa fosse successo durante la notte.
Come se niente fosse, entrarono nella classe di chimica del professor Harris.
L'uomo era un tipo dall'aria misteriosa, sempre tutto vestito di nero.
Per Wendy la sua faccia somigliava a quella di un serpente e le lenti degli occhiali gli facevano la forma degli occhi piccolissima.
-Allora, so che tutti vi starete chiedendo cosa è successo, ma dovete rimanere calmi, la polizia sta indagando.- disse agli allievi, con una pila di fogli in mano.- So che si tratta di qualcosa di terribile, ma ancora più terribile sono i vostri compiti.- sospirò, avanzando per i banchi per restituirli.- Signor Stilinski: terribile. Signor McCall: doppiamente terribile. Signorina McCall: perfetto come sempre.-
Stiles si voltò verso il suo banco.- Come fai a capire questa roba?-
-Se vuoi puoi venire da me a ripassare.- propose Wendy.
L'altro arrossì.- A-a casa tua? Cioè, io e te?-
Wendy gli sorrise mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio- Perché no?-
-Hanno trovato qualcosa!- urlò uno studente.
Tutti si accalcarono alla finestra per vedere fuori che dei medici stavano portando una barella con un uomo verso l'ambulanza.
Improvvisamente si svegliò, dimenandosi.
Gli allievi sobbalzarono, ma Wendy ringraziò che almeno fosse vivo.
-Okay, non è morto.- commentò Stiles.- E' una buona cosa.-
Scott stava tremando.- Stiles, siamo stati noi...-
-Questo non lo sai.- sussurrò Wendy, per non farsi sentire dagli altri.
-Beh ma non lo sai nemmeno tu!- replicò il fratello.
In quel momento, Wendy si ricordò delle lezioni di Derek: il fatto di diventare un tutt'uno con la foresta, forse avrebbe dovuto farlo anche con l'autobus.- So come fare, ma devo entrare con quel bus. Torneremo dopo la chiusura, stasera.-
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My wolf Friend (Teen Wolf S1 FF)
FanfictionStiles, Scott e Wendy, il trio inseparabile, era al terzo anno. Scott era un ragazzo robusto, dalla pelle un po' scura, una chioma di capelli neri e gli occhi nocciola. La sua caratteristica che lo distingueva da qualsiasi 16enne, era la mandibola q...