The hunter's daughter.

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Era ormai giorno quando Scott e Wendy camminavano sul ciglio della strada per tornare a casa.

Sentirono un clacson alle proprie spalle: era Stiles con la Jeep, così Wendy caricò il fratello ai posti dietro e si sedette accanto a Stiles.

-Che è successo?- domandò egli.

-Cacciatori, hanno cercato di ucciderci.- rispose Wendy e, nel guardarlo, si sentì un po' in colpa.- Mi dispiace di non averti creduto.-

L'altro alzò le spalle.- Perché avresti dovuto? Dopotutto sono solo un ragazzino 17enne iperattivo.-

Wendy gli sorrise e gli strinse la mano mentre era sul cambio.

-Ho lasciato Allison alla festa, mi odierà.- borbottò Scott.

-Scott, hanno appena cercato di ucciderci, te ne sei dimenticato?- intervenne la sorella.

-Comunque, mentre vi cercavo, mi sono informato. Non è solo la luna piena che scatena la trasformazioni, sono le pulsazioni che aumentano.- spiegò Stiles.

Wendy tentò di seguire il suo discorso.- Quindi c'è qualcosa che le innesca.-

-Esatto: probabilmente per te è stato avere quell'attacco di panico e per Scott...E' stata Allison, lo fa diventare nervoso e così si trasforma.-

Scott si drizzò sul sedile.- Un momento: quindi anche il LaCrosse!-

-Soprattutto il LaCrosse, è uno sport violento.- commentò Wendy.

-Ma sabato c'è la mia prima partita da titolare, come farò?!-

***

Inventarsi qualcosa per far giocare a Scott quella partita, sembrava impossibile.

Intanto, Wendy aveva riflettuto riguardo a quella sera.

Non le era affatto venuto un attacco di panico: anche se non lo aveva dato a vedere, si era molto innervosita quando Stiles le aveva chiesto di togliersi la parrucca.

Stare da sola con Stiles le aveva aumentato le pulsazioni e quindi innescato la trasformazione.

Forse era meglio stare lontano da lui per non metterlo in pericolo.

Quella mattina, assistette all'allenamento di LaCrosse ed Allison si sedette accanto a lei.

-Ehi, piaciuta la festa?- le chiese Wendy, per conversare.

-Non saprei...Tuo fratello si è comportato in modo strano.-

-Lo so, devi scusarlo...E' che gli piaci molto.-

Allison arrossì.- Davvero?-

-Oh sì.-

In quel momento, in panchina, Stiles si voltò verso di lei e le fece un cenno dolce con la mano per salutarla.

-Beh, ora sappiamo a chi piaci tu.- commentò Allison, ridacchiando.

Anche Wendy divenne rossa in viso.- Non saprei...Non si è mai dichiarato. Beh, nemmeno io, non troverei le parole e probabilmente mi impiccerei.-

-Siete amici da molto tempo?-

Wendy ripensò a quando giocavano insieme da piccoli.- Sì, lui...C'è sempre stato.-

Le dispiaceva dovergli stare alla larga.

-Ascolta, tra qualche giorno sarà il mio compleanno. Tu sei una delle poche vere amiche che ho da quando mi sono trasferita e vorrei dimostrare ai miei genitori che sono una ragazza sociale...Ti andrebbe di venire a cena da me?- continuò Allison.

Wendy non aveva mai avuto delle ragazze come amiche.- Certo, perché no?-

Improvvisamente, in quell'istante, il coach soffiò il fischietto: Scott aveva appena dato una forte spallata a Jackson che si era ritrovato a terra dolorante.

Qualcosa non andava: Scott stava correndo agli spogliatoi.

-Che succede?- si domandò Allison.

Wendy sapeva benissimo cosa stesse succedendo: il LaCrosse era troppo pericoloso. -Non lo so, vado a vedere.-

Quando Wendy si alzò dalle tribune, vide chiaramente Derek vicino all'entrata del bosco: la sua faccia non era affatto contenta.

La ragazza si avviò agli spogliatoi dei maschi.

Stiles l'aveva preceduta e quando entrò, l'amico stava strisciando impaurito.

Scott si era trasformato e tentava di aggredirlo.

Le zanne le comparvero spontaneamente e si mise tra i due, ringhiando verso il fratello.

Per tutta risposta, Scott l'afferrò e ruggendo la scaraventò a terra.

Stiles rimase in disparte con gli occhi sgranati: sembrava uno scontro tra due animali.

Wendy ribaltò la situazione, salendo a cavalcioni su Scott e ringhiandogli contro.

A quel punto, Scott barcollò verso le docce e si bagnò la testa.

Sembrò essersi calmato tutto, così Stiles si avvicinò a Wendy.- Stai bene?- le sussurrò, passandole una mano sulla schiena e poi sulla guancia.

Quel tocco, per Wendy sembrò una ventata d'aria fresca e la tranquillizzò come niente aveva mai fatto.

Le zanne e la peluria scomparvero subito.- Sto bene.-

I due si avvicinarono lentamente a Scott.

Il ragazzo era spaesato.- Che è successo?- chiese affaticato, come se si fosse dimenticato tutto.

-Hai cercato di uccidermi...E tua sorella ti ha quasi fatto il culo.- rispose Stiles.

Sembrava che Wendy riuscisse a controllarsi molto meglio di Scott e iniziava anche a domandarsi il perché.

-Non puoi giocare sabato, te lo scordi. E' colpa del LaCrosse.- continuò Stiles.

-Non posso, sono tra i titolari.- mugugnò Scott.

Wendy capì che era qualcosa di importante per lui, soprattutto perché Allison sarebbe stata a gridare il suo nome dagli spalti.

-E se lo rifacessimo di nuovo? Insomma, sono riuscita a controllarmi e a fermarlo...Potremmo usarlo come piano B nel caso di trasformerai in campo.- aggiunse lei.

Scott annuì, qualsiasi cosa pur di giocare.- Sì, ci sto.-

-E se non riuscirai a controllarti neanche tu?- domandò Stiles.

Wendy lo guardò male.- Perché devi essere così paranoico?-

***

Al suono della campanella, Wendy raggiunse Allison al parcheggio.

-Ehi, sei sparita, tuo fratello sta bene?- le domandò Allison.

-Sì, sì, ha solo avuto un giramento di testa.-

A quel punto, un SUV rosso parcheggiò accanto a loro.

-E' mio padre: ti faccio sapere l'ora della cena.- continuò la ragazza, salendo in macchina.

Quando Wendy vide l'uomo che guidava, sgranò gli occhi, ma cercò di non farlo vedere.

Quell'uomo era lo stesso cacciatore che aveva cercato di uccidere Scott.


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My wolf Friend (Teen Wolf S1 FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora