Capitolo 8: Sicurissima, ma proprio issima issima issima

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La mattinata di lezione procedette abbastanza tranquilla e purtroppo giunse l'ultima ora. Incantesimi. Materia abbastanza piacevole, se la si metteva in confronto con Storia della Magia o Trasfigurazione. Abbastanza piacevole finché non hai due gemelli dai capelli rossi rompiscatole che ti tirano palline di pergamena dal banco dietro al tuo. E, per sua sfortuna, Ive si trovava proprio in quella situazione.

Era forte la tentazione di girarsi e sbraitargli contro di smettere. Ma non lo fece, principalmente per due motivi: Primo, non avrebbero smesso comunque. Secondo sarebbe stata sgridata da Vitious. Alzò invece la mano, per farsi notare dal professore intento a spiegare gli incantesimi di appello.

«Si, signorina Lestrange?H qualche domanda riguardo a questo incantesimo?»

«Non professore, ma c'è qualcuno qui dietro» fece un cenno con la testa verso il banco dei Weasley «Che non la smette di tirare pezzi di pergamena contro la mia schiena, ostacolando la mia concentrazione»

disse, cercando di essere il più cordiale possibile per passare come l'angioletto a cui è stato fatto un torto.

«Va bene signorina Lestrange, se vuole può spostarsi acanto alla signorina Smith»

Ive spalancò gli occhi. Non si aspettava quello. Avrebbe voluto che il professore rimproverasse i due ragazzi, ma fu costretta a spostarsi per non fare brutta figura.

«Ciao»

le disse Emily non appena la Serpeverde si sedette al suo fianco.

«Solo perché sono seduta vicino a te non vuol dire che dobbiamo parlare, Smith» rispose acida Ive «Quindi lasciamo in pace»

La Grifondoro sospirò annuendo. Per il resto della lezione Ive osservò attentamente i suoi tratti, così simili a quelli del fratello Edward ma con qualcosa che la rendeva completamente diversa. Non era tanto per i suoi capelli che, a differenza di quelli di Edward, erano di un caldo color paglia quanto per i suoi occhi che erano scuri, identici al fratello, ma con un luccichio che lui non aveva.

Quando l'ora terminò Ive uscì dall'aula, preparandosi psicologicamente ad un pomeriggio assieme a Fred Weasley.

«Ciao Lestrange!» parli de diavolo... «Pronta al pomeriggio più entusiasmate della tua vita?»

«O forse per il più esasperante!»

ribatté la Serpeverde fissando il rosso

«Quanto sei acida!»

esclamò lui scocciato facendole alzare gli occhi al cielo come suo solito. I due si diressero verso la biblioteca.

...

Ive era concentrata sulla pagina ingiallita del libro "Tutto sulle Creature più Oscure" mentre Weasley la fissava pensoso. Rivolse uno sguardo al ragazzo, che subito ne approfittò per attaccare discorso

«Comunque l'ho capito che ti piace...» disse facendo alzare un sopracciglio alla Serpeverde «Mio fratello»

continuò. Ive scoppiò a ridere.

«Tuo fratello!?»

esclamò

«Si, George...»

«Cosa?! Ma stai scherzando spero!»

«In realtà ero serio...»

Ive smise di ridere

«No» disse e il rosso alzò un sopracciglio, interrogativo «Non mi piace tuo fratello»

lui non ribatté e rimase ad osservarla mentre faceva la ricerca. Passarono alcuni minuti in un silenzio interrotto solo dal fruscio delle pagine e dal suono della penna che sfrega la carta. Poi il Grifondoro riprese parola.

|| Ive Lestrange, Icy Queen Of Snakes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora