Capitolo 9: Algida Regina delle Serpi

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Il martedì mattina seguente, quando scese in Sala Grande, Ive fu lieta di vedere che suo cugino era stato dimesso dopo aver passato quasi una settimana in infermeria e che mostrava il suo braccio destro fasciato e appeso al collo ai compagni seduti con lui al tavolo di Serpeverde con aria spavalda, quasi fosse una ferita di guerra.

«Come va, Draco?» con la sua voce da gallina zuccherosa «Ti fa tanto male?»

«Si» rispose il ragazzo, facendo però un occhiolino a Ive che si stava sedendo accanto a lui. La Serpeverde alzò gli occhi al cielo, per poi puntarli sulla figura di Isla che, qualche posto più in la sulla panca, flirtava con Montague facendo palesemente finta di interessarsi al Quidditch per attirare la sua attenzione. Si fece scappare una risata mentre la rossa arricciava i capelli attorno all'indice e cominciò a trangugiare la fetta di torta al cioccolato che si era messa nel piatto. Quando ebbe finito, mentre prendeva la brocca di succo d'arancia per versarsene un po', la faccia schifata di Megan attirò la sua attenzione. Aggrottò le sopracciglia, come per chiederle il perché di quell'espressione.

«Ive» disse con un tono che mostrava tutta la vergogna che provava nel conoscerla «Sei sporca di cioccolato»

Ive sbuffò seccata dalle sue manie perfezionistiche, poi si voltò per sussurrare nell'orecchio di Draco

«Potrai anche darla a bere alla tua oca personale... ma io non ci casco»

disse e il cugino si limitò a fare un sorrisetto furbo.

Quando tutti ebbero terminato la colazione, la Sala Grande si riempì di studenti frettolosi che cercavano di non arrivare tardi alla prima lezione di quella mattina. In tutta quella confusione Ive andò a sbattere contro qualcuno. O meglio qualcuno andò a sbattere contro Ive. La Serpeverde cadde e colpì violentemente il pavimento lucido della stanza. Poi alzò lo sguardo e improvvisamente quello scontro non le parve più così casuale, infatti davanti a lei c'era una di quelle chiome rosse che tanto odiava.

«Ehy Lestrange»

salutò

«Cosa vuoi Weasley?»

«Beh... spero tu non sia impegnata questo p-p-pomeriggio» balbettò lui in risposta «L'altra volta eri impegnata e hai detto di no.... quindi spero che tu sia libera... così... insomma.....beh, no.... hai capito...?»

Ive non prestò molta attenzione a quello che le stava dicendo il ragazzo: era troppo concentrata sulla figura di un certo Tassorosso alle sue spalle che rideva con i suoi amici.... e Salazar che sorriso. Non aveva sentito molto di ciò che il rosso le aveva detto ma ciò che aveva sentito le bastò per capire che quello era George e non Fred e che la risposta a qualsiasi domanda le avesse fatto doveva essere no.

«Scusa Wealsey ma no»

rispose rincamminandosi verso l'uscita della Sala Grande

«Ehi aspetta!Perché? Hai da fare anche oggi?»

Ive sbuffò alzando gli occhi al cielo senza preoccuparsi di nasconderlo

«Si»

rispose distratta. In quel momento Ive sentì qualcuno affiancarla, stava per rivolgere i peggiori insulti a Weasley ma quando alzò la testa non vide i capelli rossi del Grifondoro e il suo sorriso da menefreghista stampato sulle labbra. Invece il suo sguardo incontrò quello color cioccolato di Cedric.

«Ehi Ive»

la salutò

«Ciao»

rispose lei, leggermente in imbarazzo

Imbarazzo! Ma da quando conosci il significato di questa parola, Ive?

Anche Cedric sembrava in imbarazzo, si grattava la nuca e di tanto in tanto apriva la bocca per poi richiuderla senza dire niente come a voler chiedere qualcosa che non aveva il coraggio di chiedere.

|| Ive Lestrange, Icy Queen Of Snakes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora