Capitolo 12: Lui Chi?

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♥︎♥︎♥︎

Mano per mano Ive e Cedric raggiunsero la porta dei "Tre Manici di Scopa". Lui aprì la porta e la tenne ferma per far passare anche lei. Poi si sedettero, lei posò una mano sul tavolo osservando lui che si toglieva la giacca a causa del caldo che dominava l'aria dal pub.

Erano impegnati a lanciarsi sguardi fugaci e sorrisi imbarazzati, quando Madame Rosmerta si avvicinò per prendere le ordinazioni.

«Una burrobirra con lo zenzero!»

esclamò Cedric

«Per me invece una semplice»

disse Ive.

«Ve le porto subito»

...

Stavano sorseggiando le ultime gocce delle loro bevande, Cedric guardava Ive e Ive guardava Cedric.

La Serpeverde era così estasiata che non riusciva a parlare. Le sembrava un sogno e aveva paura. Paura che anche una sola parola avesse potuto frantumare tutto. Paura che tutta quella giornata fosse solo nella sua testa. Paura che da un momento all'altro quel sogno sarebbe finito. Paura che le urla da gallina di Megan la risvegliassero come tutte le mattine.

Cedric vedendola persa posò una mano sulla sua, stringendola forte

«Tutto bene Ive?»

chiese. Quant'era dolce. Anche di questo aveva paura, che Cedric non si preoccupasse più per lei in quel modo. Aveva paura che lui si rendesse conto di quanto lei fosse diversa da quello che ra quando erano insieme. Aveva paura di deluderlo. Aveva paura che lui potesse detestare la vera Ive e che si allontanasse per questo.

Ma nel frattempo, lui era ancora lì, a stringerle la mano e a chiederle se andava tutto bene.

«Si non preoccuparti, ero solo immersa ne miei pensieri»

Sorrise. Poi sfilò la mano da quella del ragazzo per farla vagare in tasca alla ricerca di qualche Galeone.

Quando finalmente tirò fuori le scintillanti monete dorate, Cedric la guardò contrariato.

«Cos'hai intenzione di fare?»

chiese alzando un sopracciglio

«Pagare....»

«E perché?»

«Perché ho perso la scommessa... sei arrivato tu prima alla Stamberga, barando, ma hai vinto...»

Cedric scoppiò in una fragorosa risata

«E ti pare che io faccia pagare la mia ragazza il giorno del nostro primo bacio!?»

esclamò. Ive sentendo quelle parole, perse un battito. I suoi occhi si spalancarono mentre i suoi zigomi si tingevano di rosso.

«Cosa?»

balbettò.

«Eh?»

«Ehm... Hai detto...?»

«Ragazza? Si....perché non lo sei?» adesso anche lui sembrava un po' imbarazzato «Ceh... insomma.... se tu non.... ehm... se tu non lo vuoi... ceh.... io volevo.... non sei obbligata.... però pensavo....»

Ive rimase qualche secondo a fissarlo, era carino anche da imbarazzato forse addirittura più del solito, ma decise di interromperlo. Si avvicinò lentamente a lui e posò le sue labbra sulle sue.

Poi invece si avvicinò al suo orecchio e sussurrò

«Certo che voglio idiota....»

...

|| Ive Lestrange, Icy Queen Of Snakes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora