Non sei mai sola

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Il ritorno a casa quel pomeriggio fu più caotico del previsto, al suo ingresso aveva trovato sua madre e suo padre a discutere animatamente in cucina.
"Cosa sta succedendo?" Chiese avvicinandosi ai due ma non le risposero e continuarono a litigare fra loro.
"Lo vizi troppo, chi è che gli ha comprato il motorino lo scorso anno? Chi vuole che frequenti il club di boxe? Non io!" Inveì Chiara contro Fabrizio che la guardava con aria di sfida sostenendo lo sguardo infuriato dell'ex moglie.
"Se fosse per te lo terresti chiuso in casa come un vegetale!" Sbottò suo padre riferendosi a suo fratello Thomas.
"Ovviamente, ti ricordo che ha spaccato il setto nasale di un ragazzo... La soluzione migliore sarebbe tenerlo alle stecche fino a quando non compirà cinquant'anni, almeno così non provocherà danni in giro ed a se stesso." Rispose glaciale sua madre.
"Non servirebbe ..." Sussurrò Fabrizio accendendosi una sigaretta ed uscendo in balcone a fumare, sua madre lo seguì anche lei ed  Ilia, viste le circostanze, decise di farsi dare delle spiegazioni dal diretto interessato.
Bussò alla porta ma non attese risposta e vi entrò con irruenza; non le apparteneva quel comportamento ma sapeva che con Thomas dovevano essere usate le maniere forti.
"Cosa è successo? Mamma e papà hanno discusso come dei pazzi, cosa hai combinato?" Chiese ponendosi davanti alla tv per non permettergli di proseguire la sua partita alla play.
"Nulla de che!" Rispose minimizzando il tutto.
"Cosa cazzo hai fatto, si stavano mangiando quei due di là!" Disse Ilia con tono molto più arrabbiato.
"Un problema con il motorino..." Si lasciò sfuggire divincolandosi per vedere meglio lo schermo dietro di lei.
"Che problema?" Domandò nuovamente staccando definitivamente la spina della console.
"Ilià! Ma che cazzo fai?" Sbottò il maggiore dei due alzandosi sulle punte per sovrastare la figura della sorella e rimettere la spina nella corrente.
"Cosa è successo?" Chiese nuovamente scandendo parola per parola, incrociò le braccia sotto il seno intransigente.
"Non è successo nulla, in pratica io e Federico siamo andati in giro per Roma dopo scuola ed abbiamo incontrato gli amici del tizio di venerdì sera, quello a cui ho spaccato il setto nasale. Questi hanno iniziato a rincorrerci ma avendo lo scooter siamo riusciti a scappare; solo che ho accelerato troppo ed ho perso il controllo, noi non ci siamo fatti nulla ma il motorino si è sfasciato sul davanti." Le rispose ormai messo alle strette.
"Ma sei scemo?" Sbraitò Ilia spingendolo verso la sedia su cui lo costrinse a sedersi "No davvero Thommy ma che problema hai?" Chiese accigliata.
"Scusa se non sono miss perfezione come te!" Ribatté il maggiore offeso da quelle parole.
"Cosa vuoi dire?" Mormorò sorpresa la sorella sedendosi sulla scrivania davanti a lui.
"Io non sono perfetto come te Ilia, non vado bene a scuola come Anita e non riesco a scegliere bene le mie azioni come fa Libero. Sono il fallimento dei Mobrici ma papà a differenza vostra non me lo fa notare!" Spiegò sputando veleno verso tutti.
"Thomas tu non sei un fallimento, fai soltanto delle scelte stupide ed hai la fortuna di uscirne sempre illeso." Disse la ragazza addolcendo il tono e avvicinandosi al fratello, si sedette sulle sue gambe, gli cinse il collo con le braccia e poggiò la testa sulla sua spalla ritrovando lo stesso rifugio di quando erano piccoli.
"Mi sento così sola, Thom." Dichiarò Ilia stringendosi di più al petto del fratello maggiore, lui d'altro canto la strinse a se accarezzandole i capelli come faceva da bambini.
"Non sei mai sola." La rassicurò lui stampandole un bacio sulla guancia.
Furono interrotti dall'ingresso dei loro genitori, Fabrizio sorrise osservando la scena mentre Chiara tentò di mascherare la commozione nel vedere quella coppia così insolita, fingendo di tossire.
"Sto andando via..." Dichiarò il padre entrando in camera.
"Ciao." Lo salutò la figlia avvicinandosi per abbracciarlo prima di uscire dalla camera.
"Ci vediamo domani." Rispose lui, si avvicinò poi a suo figlio, gli diede un buffetto sul viso stringendolo in un abbraccio.
"Sii prudente e non fa cazzate." Disse lasciandolo andare con una pacca sulla spalla, il ragazzo annuì e guardò sua madre immobile accanto alla porta.
"Mi dispiace mà..." mormorò mortificato ma la donna non rispose e gli voltò le spalle e tornando in cucina seguita dal suo ex marito.
"Potevi dirgli qualcosa." La rimproverò Fabrizio avvicinandosi a lei.
"Cosa?" Chiese con le lacrime agli occhi, era stanca e spaventata per poter parlare.
"Qualunque cosa." Disse lui alzando le spalle.
"Potrai farlo questa sera." Suggerì Ilia entrando in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
"Perché, dove vai?" Chiese la madre con tono indagatore.
"Libero vuole portarmi a cena fuori, per passare del tempo con lui."Spiegò "Mamma Thomas è un cojone ma anche un bravo ragazzo." Aggiunse prendendo le sue difese la sorella minore.
"Ha ragione." Le diede man forte il padre.
"Va bene!" Dichiarò arrendendosi ai due Mobrici.
"Ma alla prossima cazzata lo spedisco in Svizzera in collegio a calci nel sedere!" Affermò Chiara coprendosi il volto con le mani affranta, facendo sghignazzare i due.

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