Immagina Cedric 9

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PREMESSA: LE RIGHE SEGNANO UN CAMBIO DI NARRAZIONE (se prima racconto ciò che accade a te, dopo racconto quello che accade a Cedric).

Rimani a guardare la tua amica in attesa che ti dica quella cosa a cui ha accennato due secondi fa, ma lei non sembra molto convinta, infatti continua a spostare lo sguardo dalle sue mani a te con le guance ormai bordeaux, senza proferire parola, emettendo qualche suono strano di tanto in tanto, come se volesse parlare però, sembra cambiare idea nello stesso istante in cui apre la bocca per formulare una frase di senso compiuto, o quasi
"Allora?" chiedi impaziente
"Ecco, ehm, i-io, io..."
" Tu?"
"Io devo dirti questa cosa"
"Si Evanna, questo lo hai già detto, potresti, per favore, spiegarmi la fatidica cosa?"
"Prometti di non arrabbiarti? Avrei voluto dirtelo prima, m-ma lui, ecco lui mi ha chiesto di aspettare però, io non ce la faccio più, non avrei voluto dirtelo in questa serata, ma ecco, i-io, i sensi di colpa mi assalgono, e mi sento peggio ogni giorno che passa, e tu sei la mia migliore amica, da sempre, e non vorrei mai ci succedesse qualcosa, se io dovessi perderti non saprei più da che parte va la vita, e sarei persa, e mi dispiace di avertelo tenuto nascosto, ma capiscimi, non è una cosa semplice, e so quanto tieni a lui, e-"
"Evanna, arriva al punto" la interrompi, alzando leggermente il tono di voce, in segno  autoritario, anche se il tuo cuore ha iniziato a battere all'impazzata e senti le gambe tremarti per la paura
" Io..." sussurra tornando a guardarti, ma chiude gli occhi inspirando profondamente "Iosonoandataalettocongeorge" dice tutto d'un fiato, lasciandoti a bocca aperta
" Tu cosa?" chiedi completamente sconvolta
"Io" ripete indicandosi "Sono andata. A letto. Con George"
"Per la barba di Merlino!"
" Ti prego dì qualcosa che non sia un imprecazione e, per favore, non chiedermi di ripeterlo" dice sconsolata
"Ma-ma, cioè tu! Lui! E poi tu, ma quindi... è fantastico!" esclami alla fine 
"Come?" chiede la tua amica confusa
"Si! E' stupendo, meraviglioso, fantastico! E' magnifico" dici più a te stessa che alla tua migliore amica "Comunque" riprendi scuotendo la testa "E' veramente fantastico, finalmente, era proprio quello che ti serviva e poi mi fido di George, è un bravo ragazzo, e i vostri bambini sarebbero fantastici, e tu sei molto più simpatica della Johnson, oh Ev, sono così contenta" dici stirando un sorriso da orecchio a orecchio, ma appena posi lo sguardo sulla tua amica sparisce in pochi istanti "Tu però, non lo sembri affatto, perché?"

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Eccolo lì, Cedric Diggory, in mezzo al suo gruppo di amici; perfettamente spettinato, con indosso la sua camicia avorio, priva di qualsiasi piega, che fascia divinamente i muscoli delle braccia, con le mani nascoste nelle tasche dei pantaloni neri, un sorriso rilassato aleggia sul suo viso, il petto che si muove ripetutamente a causa dell'attraente risata che esce dalle sue labbra e le fossette ai lati di queste, che insieme agli occhi nocciola socchiusi, gli donano quell'aria accattivante che farebbe scogliere chiunque.
Controlla continuamente l'orologio da polso, impaziente di uscire con la ragazza che gli interessa da tempo, anche se non è proprio sicuro si tratti di un'uscita, dal momento che ci sarà anche il piccolo fratellino della suddetta ragazza, -ne vale la pena- pensa il giovane tra sé e sé. Proprio in quel momento la lancetta dei minuti del suo orologio si posa sul 12, segnando l'inizio di quella fantastica serata.
Senza pensarci troppo, inizia a salutare tutti i suoi compagni, ricevendo da loro qualche battutina a sfondo sessuale sull'appuntamento che finge di assecondare, e dopo aver ricevuto le ultime pacche sulle spalle si dirige all'interno del castello verso il dormitorio di tassorosso.
Attraversa i corridoi con la testa tra le nuvole e lo sguardo perso, cercando di mettere un piede di fronte all'altro, pensando a lei, i suoi capelli profumati, il suo sorriso sgargiante, l'arrossire delle sue guance a ogni complimento; tutti i loro trascorsi fanno capolino nella sua mente, facendo spuntare un sorriso sornione sulle sue labbra.
-Andrà bene- dice a se stesso con convinzione, camminando con più sicurezza verso la sua meta.

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"Non capisco allora Ev, perché non sei felice? Come fai a non essere felice? Ne sono entusiasta io e tu avevi persino paura che mi arrabbiassi per questo. Dimmi, ti sembra la faccia di una persona arrabbiata questa?" chiedi alla tua amica dinanzi a te, indicandoti il viso
"Non è questo il punto, io ne sono felice, o almeno credo di esserlo, non ne sono sicura, ho questa strana sensazione, come una morsa allo stomaco"
"Che intendi?"
"Non lo so di preciso, ma ogni tanto sento un dolore all'altezza dello stomaco, come se qualcuno lo stesse stritolando o lo avesse catturato con una tagliola e non penso sia normale"
"Non ho idea di cosa sia una tagliola"
"Oh andiamo T/n, quella specie di cerchio di ferro con i denti con una-, insomma, non siamo qui per parlare delle tagliole"
"Si scusa, mi sono distratta"
"Comunque, dicevo..."
"No, no, ho capito perfettamente"
"Cosa hai capito?" inarca un sopracciglio incuriosita
"Ho capito che hai paura che tutto ciò si trasformi in qualcosa di sentimentale, ed evidentemente non è quello che vuoi"
"Io veramen-"
"No, no, lasciami finire. Secondo me dovresti parlarci"
"E dirgli cosa esattamente?"

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La porta del dormitorio di tassorosso è sempre stata, per chiunque ne faccia parte, motivo di sollievo e tranquillità, di calma in un certo senso. Ogni volta che qualcuno la varca percepisce quel calore nel petto, sinonimo di casa, è un luogo che fa sentire a proprio agio, dove si può essere se stessi senza temere nulla o nessuno.
Ma in questo momento, per Cedric Diggory, rappresenta il motivo della sua improvvisa ansia e agitazione, perché sa che dietro quella, c'è la ragazza con cui dovrà passare l'intera serata, e vuole che sia un'ottima serata e la prima di una lunga serie.
E' così preoccupato che spinge la porta con una tale leggerezza, che quella si sposta di pochi centimetri, allora si fa coraggio e tenta di aprirla del tutto, ma la voce della ragazza lo frena
"Allora, ehm, ora ci provo ok?" dice schiarendosi la gola, per poi riprendere subito a parlare "Io ti voglio bene, e so di non essere stata proprio chiara su quello che provo per te in questi ultimi giorni, e ora dicendoti questo, penserai che sono del tutto bipolare o fuori di testa. Mi rendo conto che il mio comportamento mostra tutto il contrario di quello che sto dicendo ora, e sono consapevole di ciò che c'è stato tra di noi, e credimi, mi è piaciuto, ma in un senso strettamente fisico, i-io... mi dispiace molto, non sai quanto però, non provo nulla di sentimentale per te, solo un senso di amicizia. Non posso negare che sia attratta fisicamente da te, ma, ecco, oltre a questo, non c'è altro. Credimi vorrei ci fosse perché sei un ragazzo fantastico, sei simpatico, attraente e riesci ad essere estremamente dolce quando vuoi, ma purtroppo non posso dire al mio cuore chi amare, mi dispiace"

-E questo che vuol dire? Di chi sta parlando?- si chiese il ragazzo, ancora dietro l'uscio e poi inevitabilmente, come un fiume in piena, la consapevolezza che stesse parlando proprio di lui lo investì tutto d'un colpo, e così, veloci come un fulmine, la rabbia e la delusione si fecero strada nel petto, offuscando la ragione.





POTTERTIME#¡
Ciao! Come va? Spero tutto bene, o almeno decentemente.
Scusate se in queste ultime settimane non ho aggiornato, ma ovviamente i professori, anche con le videolezioni, riescono a ridursi alle ultime due settimane per le verifiche e interrogazioni, quindi perdonatemi.
A voi come va la scuola?
Cosa pensate succederà ora nella storia?
Fatemi sapere se vi piace il capitolo, ci sentiamo al prossimo aggiornamento
Baci 😘

Ari

IMMAGINA HARRY POTTERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora