Il suono della sveglia si infrange contro le tue orecchie in modo disumano, amplificando il doloroso mal di testa dovuto alla notte passata in bianco. Senza neanche sollevare il viso dal cuscino interrompi quel rumore infernale e respiri pesantemente nel piccolo ammasso di piume d'oca, come per trovare l'energia e la voglia di alzarti dal letto e dare un senso alla tua vita.
Dopo aver speso 5 minuti abbondanti a mugugnare frasi sconnesse e prive di senso nel cuscino, alzi lo sguardo su quello, trovandolo ancora umido dalla notte passata, così lo scaraventi al suolo presa dalla rabbia.
Si, rabbia, il tuo appuntamento con Cedric non era andato bene, anzi, non era andato affatto, lo avevi aspettato per un'intera ora e alla fine eri arrivata in ritardo da Cody, con la scusa del "non sapevo cosa mettermi".
Durante tutto il tempo trascorso con tuo fratello avevi cercato di nascondere la delusione che, in realtà, era facilmente visibile nel tuo sguardo e continuavi ad abbozzare sorrisi tirati per non farlo insospettire; una volta tornati al castello avevi accompagnato Cody al suo dormitorio e prima di andartene ti eri inginocchiata davanti a lui per salutarlo, ma il piccoletto ti aveva preceduta catturandoti in abbraccio e aveva sussurrato "Se non capisce quanto sei speciale è solo un idiota, tu sei forte e bella, non hai bisogno di nessuno, neanche di lui. Non vale la pena starci male" e così lo avevi stretto ancora più forte.
Ma la verità è che, quando eri tornata in stanza, Evanna già dormiva e tu avevi lasciato uscire le lacrime che avevi trattenuto per tutta la serata, e così avevi continuativo a fare fino a giungere ad uno stato di dormiveglia quasi all'alba.
Non sapevi come comportarti, da una parte avresti tanto voluto andare da lui e schiaffeggiare quelle sue guance perfette o addirittura prenderlo a pugni, dall'altra pensavi che non si meritasse neanche di respirare la tua stessa aria.
Eppure, anche se furiosa e delusa, una parte di te continuava a dirsi che forse, dopo tutto, c'era una motivazione, magari del tutto valida, che però, al momento, non avevi intenzione di ascoltare.
Proprio mentre ti torturavi con questi pensieri, fissando il soffitto bianco e logoro dalla vecchiaia della tua camera, la tua chiassosa compagna di stanza era appena uscita dal bagno, impeccabile come al solito, in procinto di svegliarti con uno dei suoi sorrisi migliori, che si spense nell'esatto istante in cui notò le profonde occhiaie e l'aria da morto vivente che erano in bella mostra sul tuo viso.
"Ehi tesoro, che succede?"
"Oh, lasciamo stare, non mi va di parlarne" sfuggendo subito al discorso, per poi sederti più compostamente sul materasso "Tu piuttosto, come mai tutta questa nauseante felicità?"
"Niente di che, sciocchezzuole" risponde ridendo come una civetta
"Sciocchezzuole? Ma da che secolo vieni?" chiedi inarcando un sopracciglio
"Che sciocchina che sei" ride nuovamente, coprendosi la bocca con una mano
"Ma ti ascolti quando parli?" domandi alla tua amica del tutto scioccata dal suo comportamento, ma lei non sembra aver minimamente sentito la tua voce "Pronto? Terra chiama Evanna" continui a chiamarla, sventolando una mano davanti al suo viso, e ancora nessun segno di vita, sembra quasi in catalessi; ti sporgi in avanti verso il suo orecchio e alla fine urli il suo nome così forte che Evanna salta dallo spavento, continuando a battere gli occhi, come se avesse rimosso del tutto gli ultimi 5 minuti della sua vita
"Ma sei matta?"
"Finalmente! Sei tornata, credevo di averti persa per sempre" dici ridendo di gusto, facendole scuotere la testa esasperata "Allora?"
"Ho parlato con George, ieri sera quando te ne sei andata" risponde con un sorriso da ebete stampato in volto "E' così carino, ma lo hai visto? Sembra un orsetto con gli addominali, e che addominali sexy, potrei leccarlo come un gelato, ma sarebbe molto più piacevole e divertente" continua mordendosi il labbro inferiore con lo sguardo perso nel nulla
"Per Godric, tappati la bocca! Non voglio sentire certe cose, è del mio migliore amico che stai parlando!"
"Potrei andare a fare colazione da lui, mh, delizioso, e scommetto che sarebbe anche mol-"
"Oh signore! La-la-la-la-la-la-la-la-la!" urli comprendoti le orecchie con i palmi delle mani, ma la tua amica non smette di parlare, così corri in bagno chiudendo la porta a chiave
"Visto? Ha funzionato" dice lei dall'altra pare della porta
"Cosa?"
"Parlarti di George ti ha fatta alzare dal letto"
"Che stronza" borbotti sorridendo
"Come vuoi, ma ora muoviti e sistema quel muso lungo, sennò faremo tardi a colazione"
"Va bene, mamma"
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IMMAGINA HARRY POTTER
FanficPiccole fanfiction a sfondo Harry Potter, scritte con molto amore e dedizione, vi prego dategli una chance, vi prometto che non vi deluderanno :3