PARTE 8

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La sveglia arrivó. Il sonno era stato breve e tormentato, lo stomaco già in subbuglio per l'ansia dell'ispezione che a poco sarebbe arrivata. Claudia le suggerí cosa fare, cosa non fare e cosa dire nel caso fosse stata interpellata.

"Andrà tutto bene, tranquilla. Sei fortunata che ci sia io, se fossi stata in una stanza da sola di sicuro avrebbero trovato qualcosa che non andava. Così invece è tutto perfetto". Claudia, indicando la stanza perfettamente in ordine.

Dopo pochi minuti bussarono alla porta. Claudia aprì.

La direttrice fece il suo ingresso. Le due ragazze diedero il buongiorno e rimasero in piedi davanti ai loro rispettivi letti. 

La donna esaminó la stanza e l'abbigliamento delle due allieve. Dopo pochi minuti si complimentó con loro e le fece uscire assieme a lei per farle attendere nel corridoio le successive ispezioni. La loro era la prima stanza, dopo c'era quella di  Barbara, la ragazza un po' robusta, poi quella di Roberta, la sventurata a cui causò involontariamente un brutto quarto d'ora con il custode ed infine quella di Marta, una bellissima ragazza mulatta dai capelli ricci.

La direttrice Giuliana entrò ed uscì, seguita dalle rispettive occupanti delle due stanze successive, le quali si accodarono sorridenti a Simona e Claudia. Sorrisi che si spensero quando, una volta entrata nella stanza di Marta, Giuliana ne uscì dicendo alle altre di cominciare a scendere per fare colazione rientrando poi nella stanza della ragazza riccia. Simona non ci mise molto a capire che per Marta la giornata stava iniziando male. Il suono fin troppo chiaro degli schiocchi che le ragazze udirono scendendo le scale era inequivocabile.

Nel refettorio, il signor Timo stava servendo la colazione agli insegnanti seduti ad un tavolo tutti assieme. Un altro tavolo era apparecchiato per cinque dove le ragazze presero posto dopo aver salutato i professori. Simona era stata ben ragguagliata da Claudia sul come si svolgessero le consuetudini quotidiane, così da evitare la sorte che stava toccando alla loro compagna riccioluta. Poco prima che il custode iniziasse a servirle squillò il telefono interno. Poche parole ed il sig. Timo si affrettò a levare dal tavolo il quinto posto non occupato. Evidentemente, Marta avrebbe saltato la colazione.

"Già, funziona così. Se resti in camera salti la colazione ed attendi direttamente in classe". Spiegó Claudia a Simona, notando la sua espressione confusa.

"Senza Colazione? Pure? Ma è crudele!". Bisbigliò la nuova arrivata.

"Se questo ti sembra crudele, non hai ancora visto niente". Disse di rimando Roberta con un sorriso beffardo.

"È vero, Simona. Credi a noi, qui non si scherza". Barbara le poggiò una mano sulla sua per enfatizzare la frase.

"Me ne sono già accorta". Le fece eco Simona.

Claudia cambiò argomento ed il resto della colazione passò più o meno spensierato, creando un piacevole brusio tra le loro e le chiacchiere dei professori.

L'atmosfera cambio nell'istante in cui le ragazze entrarono nell'aula del prof. Biolcati. Marta era seduta al suo banco col capo chino, non salutò nemmeno le sue compagne.

Simona osservò per tutta la lezione come le ragazze seguissero con attenzione e rispondessero prontamente alle domande e richieste del professore. Persino la sfortunata, Marta, mise da parte tristezza e dolore per impegnarsi ed essere attenta. Anche la nuova arrivata dal canto suo, seguiva la lezione e le direttive del prof senza indugi, imitando il comportamento esemplare delle sue compagne.

Tutto si svolse in tranquillità. Il prof Biolcati risultò essere un buon insegnante, pacato e gentile. Ben lontano da come lo aveva conosciuto il giorno prima. Alla fine della lezione, le ragazze si alzarono e lo salutarono prima di uscire per recarsi nell'aula della giovane professoressa Albari.

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