(Scusatemi ma ho deciso di scrivere anche questo capitolo e il prossimo in terza persona al passato. Spero vi piaccia♡)
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Due giorni dopo...
«Namjoon di che si tratta? Non posso parlare per molto» sussurrò Elliot, portando il cellulare con nervosismo vicino all'orecchio.
«Come non lo sai?» domandò Namjoon, corrugando la fronte, prima di controllare dalla finestra le strade di fronte al palazzo.
«Di che stai parlando?» insistette il riccio, osservando di tanto in tanto il corridoio vuoto di fronte a sé.
«Yoongi è morto, perché non mi hai detto che si trovava in fin di vita?!» sbottò L'Alpha, iniziando a perdere le staffe per quella situazione.
«Come?! I-io non lo sapevo» balbettò l'altro, non capiva il discorso del suo amico, ma provava una tremenda sensazione allo stomaco.
«Che significa? Non ti trovi lì con loro?» si agitò Namjoon, pensando già a tutti i possibili scenari.
«Sì, ma ultimamente il capo ci tiene all'oscuro di alcune mosse. Non vedo i tuoi amici da giorni, credevo fossero ancora vivi. Tra di noi nessuno lo sa» chiarì Elliot e ripensò ai giorni precedenti passati in completa confusione.
«Non è possibile, quando ci ha incontrati era insieme ad altri cacciatori» tra i due calò il silenzio, necessari ad entrambi per elaborare delle ipotesi.
«ho capito...»
«Cosa? Che cosa hai capito?» domandò in fretta Namjoon, non avendo trovato una spiegazione plausibile a quella situazione.
«Aspetta, mi allontano» sussurrò Elliot, appena dopo la comparsa di alcuni uomini al fondo del corridoio.
«L'altro giorno il capo è partito con un furgone, diretto verso la sede centrale» continuò, dopo essersi rinchiuso nel bagno.
«Il giorno in cui ci siamo scontrati?» chiese Namjoon, provando a collegare i punti del ragionamento del suo amico.
«Noi non sapevamo di questo avvenimento, ha tenuto all'oscuro tutti. È andato alla sede centrale per lavorare con quei cacciatori»
«Che senso ha? Un cacciatore vale l'altro no?»
«Non proprio, diciamo che i cacciatori più bravi e fidati si trovano nella sede centrale» rispose con uno sbuffo Elliot, alzando gli occhi al cielo per la stupidità di quel tipo.
«Quindi lì dove siete voi ci sono i più scarsi?» Namjoon si appuntò le informazioni su un foglio e iniziò a sentire un leggero prurito sulle mani, dovuto ad un'idea che lentamente gli balenava in testa.
«Quelli di cui non si interessa» passarono alcuni secondi di silenzio, in cui Namjoon rielaborò le informazioni ricevute, finché non venne risvegliato dal tono dispiaciuto dell'amico.
