|Capitolo 34|

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                                 Yoongi

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Yoongi

Due giorni dopo...

Finalmente, dopo giorni di totale riposo imposto dal mio ragazzo, posso muovermi e riprendere la mia vita normale. Non che mi sia dispiaciuto avere Jimin costantemente accollato, anzi quella è stata la parte migliore. Tuttavia lui deve sistemare alcune cose a casa sua e in Università, mentre io dovrò ricominciare a lavorare a breve.
La ferita sul fianco deve ancora guarire e ogni tanto brucia, ma per fortuna le altre ferite si sono rimarginate del tutto.

Entro in cucina e vedo la figura di Hobi ondeggiare davanti ai fornelli, dai quali proviene uno scricchiolio piacevole.

«Ciao, che cosa prepari?» mi paleso al suo fianco e corrugo le sopracciglia davanti alla padella.

«Dei pancakes. I ragazzi stanno per arrivare» gira uno dei pancakes sulla padella e aspetta che si riscaldi del tutto, prima di rimuoverlo e appoggiarlo su un piatto.

«E come è andata la notte con Minso?» alzo le sopracciglia più volte, tirandogli leggere gomitate sul fianco.

«Non abbiamo fatto nulla, non farti strane idee» mi punta contro la spatola, guardandomi con occhi di fuoco.

«Io non ho detto nulla» alzo le mani in segno di difesa e lo osservo con un sorriso furbo.

«I tuoi occhi parlano» sentenzia, senza prestare minimamente attenzione alla padella su cui ha lasciato l'impasto.

«Dicono anche che stai carbonizzando una delle padelle?» i suoi occhi si spalancano e sposta immediatamente l'attenzione verso i fornelli.

«Merda!» esclama, prima di togliere il pancake bruciato dalla padella e buttarlo nel bidone.

«Non ridere stronzo!» mi rimprovera, mentre io mi asciugo le piccole lacrime a lato degli occhi, a causa delle troppe risate.

«In realtà ti sono mancato» gli circondo le spalle con un braccio, mentre lui sbuffa arrabbiato.

«Sei mancato a tutti» arriva Namjoon, appoggiando le mani sulle mie spalle, per poi spiare i movimenti del vampiro.

«Eccoli» dice Hobi al suono del campanello e Namjoon esce dalla cucina per andare ad aprire la porta.

«Ciao Jimin» sento dire dall'Alpha e il mio cuore fa una piccola capriola per la felicità.

«Ciao! Ho portato qualche pasticcino per colazione» afferma la voce melodica di colui che potrei benissimo considerare il mio pasticcino.

«Grazie, appoggia tutto sul tavolo in cucina» sento la porta richiudersi e poco dopo vedo i due ragazzi rientrare in cucina.

«Ciao ragazzi» si palesa Jimin, prima di appoggiare la busta con i dolcetti sul tavolo.

«Ma ciao amore mio» lo raggiungo velocemente, per poi sollevarlo da terra e baciargli più volte le labbra.

«Yoongi mettimi giù! Ti fai male» ride lui, dandomi colpetti leggeri sulla spalla più volte con la sua manina paffuta.

𝐔𝐧𝐞𝐱𝐩𝐞𝐜𝐭𝐞𝐝 - 𝐎𝐦𝐞𝐠𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora