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Jungkook
Due giorni dopo...
«A che pensi?» attira la mia attenzione Taehyung, mentre io rimango seduto sul pouf davanti alla finestra di camera sua.
«Nulla» borbotto, guardando il sole alto tra le foglie degli alberi. Mi piace dormire qui, avvolto dalle braccia del mio ragazzo e custodito in sicurezza anche grazie al resto del branco.
«Jungkook» si avvina a me e rimane in piedi al mio fianco, ma io lo ignoro e mantengo lo sguardo fisso sugli alberi. «Si vede che sei giù di morale, che succede?» mi da un buffetto sul mento, così da farmi voltare verso di lui.
«Tu sei un vampiro» inizio a dar voce ai miei pensieri, ottenendo uno sguardo stranito da parte sua.
«Sì»
«Perciò sei immortale» continuo, con tono basso.
«Sì, quindi?» passano alcuni secondi di silenzio, in cui prendo coraggio e decido di liberarmi da questo peso che mi opprime da un paio di giorni.
«Un giorno noi invecchieremo e moriremo, mentre tu vivrai per sempre» sussurro con gli occhi puntati nei suoi, trattenendo il labbro tremante con i denti.
«Perché me ne parli?» si inginocchia di fronte a me, appoggiando entrambe le mani sulle mie guance.
«Cosa accadrà quando noi diventeremo un branco di vecchietti e tu sarai ancora giovane e attivo?» i suoi occhi si spalancano e la sua espressione tramuta dallo stupore alla delusione.
«Non pensiamoci ora» cerca di consolarmi, ma io mi alzo in piedi di scatto e cammino velocemente all'interno della stanza per la frustrazione.
«E allora quando?! Quando ormai non mi reggerò neanche più in piedi da solo senza l'aiuto di una stampella?» mi volto verso di lui, alzando il tono della voce con il rischio di mostrare il tremolio causato dal pianto imminente.
«Non capisco perché tiri fuori il discorso adesso! Possiamo vivere la nostra vita minuto per minuto, senza pensare al futuro» risponde a tono, prima di camminare verso di me e sovrastarmi con il suo corpo.
«Cucciolo ti prego, non affrontiamo questo discorso adesso» torna ad accarezzarmi le guance, ma io evito il suo sguardo e non rispondo alle sue attenzioni.
«Jungkook perché fai così? Da un momento all'altro» sussurra dispiaciuto. Non voglio essere una delusione per lui, ma prima o poi avremmo dovuto affrontare questo discorso.
«Trasformami» affermo, lasciandolo completamente di stucco.
«Che?!» la sua espressione tramuta in rabbia e si allontana di colpo da me.
«Trasformami in un vampiro» ripeto calmo.
«Sei impazzito?! Non lo farò mai, non ti rovinerò la vita» esclama esterrefatto, portandosi una mano tra i capelli per spostarli dal volto, per poi sospirare pesantemente.
