L'inizio di una fine

CAPITOLO 11

<<chiedere scusa significa aver capito l'errore ed evitare di commetterlo ancora, ma non credo di riuscire a fidarmi di nuovo come prima. L'ho già fatto una volta. Quando sono venuta a Milano sapevo che tu avessi più o meno lo stesso carattere di Noah, ma ho capito che eri cambiato ed ho deciso di affidare a te tutta la mia vita. Anzi, tu eri tutta la mia vita, la cosa è parecchio diversa, e forse lo sei ancora, non posso negarlo... le storie importanti non si dimenticano, nemmeno dopo anni, ma ho paura. Paura di soffrire ancora e far soffrire anche te.
Ci staremo male entrambi, lo so, ma questo è il destino>> dissi, tra le lacrime.

<<con te voglio essere sincera, come sono sempre stata. Quando poco fa mi hai abbracciata, mi sono sentita per un attimo di nuovo a casa. Mi sono sentita protetta. Avrei voluto che il tempo si fermasse per sempre. Ed il problema è qui. È che non mi importa degli altri ragazzi, a me importa di te. Non voglio un tuo simile, perché io voglio te, solamente te. Solo il tuo profumo, solo le tue braccia solo le tue labbra; del resto non mi importa, mi importa solo che ci sia tu. Ti chiederai il perché continui ad amarti nonostante i mille problemi che mi ostacolano dallo stare con te. Semplice, perché quando ci sei tu, è come se con me ci sia tutto ciò di cui ha bisogno, con te è tutto piú bello, ma purtroppo dobbiamo accettarlo, è così, forse non siamo destinati a stare insieme>> dissi ancora, avvicinandomi alle sue labbra e lasciandogli un bacio, caldo e morbido, mentre le nostre lacrime si univano contemporaneamente.

Qui mi accorgo che capisci l'importanza che una persona ha nella tua vita solo quando la perdi. E io lo stavo perdendo. O forse lui aveva perso me.

Mi staccai e mi avvicinai alla porta, aprendola.

Lui era rimasto fermo. Poi si girò ed uscì. Io chiusi la porta e mi lasciai scivolare, piangendo sempre più forte fino ad urlare e accucciarmi per terra.

L'unica cosa a rimbombare in quella casa erano le mie urla disperate.

Lui era ancora lì. Lui ci è sempre stato. Io lo so. E ci sarà. Per sempre.