CAPITOLO 5

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Ad un tratto Lele mi prese per la manica della felpa trascinandomi nell'altra stanza.

<<allora? Che ti è successo? Perché stavi piangendo?>>

<<non stavo piangendo, mi lacrimavano gli occhi perché in questi giorni mi bruciano tanto>> risposi.

<<racconta meno balle... ho capito tutto. Andiamo vah>> mi disse.

*Marta pov's*
Lo guardai per un attimo, poi distolsi lo sguardo.

<<sei stata a Treviso quindi?>> mi chiese.

<<si si>> risposi.

Stavo parlando con Elisa, ma in realtà il mio pensiero era Valerio. Lo vidi piangere e l'unica cosa che volevo fare era correre tra le sue braccia e stringerlo fortissimo per sentire il suo calore e la sua protezione diventare parte di me.

Andarono in cucina e quando tornarono si avvicinarono a noi.

<<Vanessa, ti presento Valerio>> disse Lele.

Lui allungò la mano verso di lei ma contemporaneamente mi rivolse uno sguardo.

Eravamo uno di fronte all'altra.

<<piacere mio>> disse Vanessa.

<<Elisa, vado a salutare gli altri, vieni?>> le chiesi.

Volevo evitare di stare lì, faceva male ad entrambi.

<<si andiamo>> mi disse.

Lo guardai e i miei occhi diventarono lucidi.

Dovetti passargli per forza accanto. Fu lì che sentii sfiorarmi la mano.

<<ciao>> sussurrò. Era poca la distanza tra noi.

Lo guardai alzando lo sguardo e una lacrima bagnò il mio viso.

Ci scrutammo per qualche secondo mentre continuava a tenermi la mano.

Elisa mi portò via.

Lo vidi allungare la mano verso di me e poi sollevare gli occhi al cielo.

<<dimenticalo>> mi disse Elisa, portandomi in cucina.

<<facile a dirsi eh?>> ribattei, asciugando le poche lacrime.

<<almeno provaci! In questo modo peggiorerai la situazione. Marta ricordi cosa ha fatto?>> mi disse.

<<forse anche troppo bene. Lui cosa ha detto invece quella sera?>> le domandai.

<<quando sei andata via Diego e Gian erano rimasti dentro per andare a prenderlo e noi eravamo usciti per cercarti. Quando lo portarono fuori la prima cosa che chiese fu "dov'è Marta?", ma nessuno di noi rispose, anche perché non era molto cosciente.
Io e Rosalba avevamo troppa rabbia dentro per rispondergli, anche perché non sapevamo nemmeno se stessi bene... quando tornammo a casa lui era un po' più sobrio, i ragazzi lo avevano aiutato a smaltire la sbronza e quando si è accorto della tua assenza ormai era troppo tardi. Ha iniziato ad urlare, a piangere... ha rotto un vetro. Poi secondo Rosalba era solo una scena, quindi si è innervosita ed è andata via, stessa cosa io, perciò poi non ho idea di cosa sia successo...>>

Rimasi senza parole.

Poi...

L'inizio di una fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora