CAPITOLO 12

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Sono passate alcune settimane.
In questo periodo sto sempre peggio.
Da quando Valerio è venuto a casa le sue parole e le mie continuano a rimbombarmi in testa.

Non ho visto molto i miei amici, anzi, devo dire per niente. Non scendo giù quasi mai, sto sempre in quella che ormai è diventata camera mia, a casa di Vanessa.

Nemmeno lei la vedo tantissimo, semplicemente perché spesso è da Lele visto che sono fidanzati.

A scuola cerco sempre di stare per gli affari miei, anche se Tancredi continua a starmi attaccato e io proprio non lo sopporto, invece Alice, beh, non so nemmeno se è ancora qui a Milano, ormai non ci faccio più caso.

Adesso sto andando a scuola. Oggi è venerdì finalmente. Come al solito mi vesto, scendo giù a fare colazione e poi aspetto Vanessa per andare a scuola.

Alla fine non mi sono più trasferita da Rosalba. Valerio è ancora lì e già mi basta vederlo ogni mattina a mensa.

Saliamo in macchina e in poco tempo arriviamo.

Ci avviciniamo agli altri, salutiamo e subito dopo decido di entrare in classe, anche se in anticipo.

Ultimamente mi sto un po' trascurando, ma boh, forse meglio così.

Oggi abbiamo due ore di educazione fisica e una di religione prima della ricreazione, che fortunatamente passano velocemente.

Appena arrivata in mensa, era tutto come ogni giorno diciamo.

Sempre i soliti a parlare e sempre i soliti a stare in silenzio.

Quando arrivò Tancredi la situazione si fece un po' più movimentata.

Si sedette sulla sedia accanto la mia e iniziò a stringere le mie guance lasciando baci su di esse e mettere il suo braccio sulla mia spalla.

Vedevo Valerio furioso.

E io uguale. Non lo sopporto più, sempre la stessa storia.

Quanto vorrei dargli un calcio e farlo stare al suo posto.

Nel frattempo cercavo di dimenarmi dalle sue mani viscide e allontanarmi dalla sua faccia.

<<Tancredi, che ne diresti di lasciarmi in pace?>> gli chiesi infastidita.

<<eddai, ormai sei single, il tuo ragazzo ti ha tradito, non ricordi?>> esclamò.

<<senti, smettila. Puoi anche finirla qui eh, ciò che faccio o no nella mia vita non sono affari tuoi, ti chiedo solo di lasciarmi in pace>> dissi stufa.

<<eddai, solo qualche bacino>> esclamò.

<<ha detto di lasciarla in pace. Cosa non capisci di questa frase?>> disse Valerio, alzandosi.

<<basta così eh. Edoardo, prendi Tanc. Marta e Valerio venite con me>> disse...

L'inizio di una fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora