CAPITOLO 17

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E proprio quando ho trovato sonno, la sveglia suona; avrò dormito sì e no 2 ore. Ancora mezza rincoglionita vado a preparare la colazione a Diego che si trova nel lettone con Emi, sono talmente in sovrappensiero che non mi accorgo che si sono alzati e che stanno proprio in cucina con me.

DIEGO:” Mamy” ed io mi giro di scatto e gli sorrido, ha ancora gli occhi gonfi per il sonno e stranamente ha il ciuccio in bocca

CHANEL:” Che ci fai con il ciuccio? Sei grande ormai” dico avvicinandomi per poi prenderlo in braccio e lo stringo forte a me e lui si lascia coccolare, come sempre

EMI:” Buongiorno” dice avvicinandosi per darmi un bacio sui capelli “voglio venire anch’io oggi, voglio starti vicino.. Ma Diego? Deve venire?”

CHANEL:” Sai che non lo so? Dovrei chiamare l’avvocato ma non credo che possa venire o almeno spero”

EMI:” No dai lo chiamo io così te stai con il nano che oggi lo vedo parecchio mammone”   e si allontana per telefonare “l’avvocato ha detto che vabbè io posso venire ma Diego deve stare assolutamente a casa con qualcuno.”

CHANEL:” Ah meno male. Ora sento Giulia o Cecilia e vedo chi può venire” dico prendendo in mano l’Iphone e mando un sms ad entrambe che mi rispondono che saranno qui tra 5 minuti. Fortuna mia che ci sono loro due sennò sarei davvero persa.  Le ragazze sono arrivate ed io ed Emi ci stiamo preparando, non sappiamo neanche come vestirci, non sappiamo niente. L’ansia e la paura aumentano sempre di più ed è giunta l’ora di uscire.

EMI:” Guido io che te oggi non sei in grado” dice dandomi un bacio

CHANEL:” Grazie..” il viaggio sembra durare un’eternità, in macchina non è volata una parola. Arriviamo fuori dal Tribunale, Emi per tranquillizzarmi mi prende la mano e me la stringe fortissimo ed io gli sorrido, l’avvocato si avvicina e dice che avremo buone probabilità di vittoria. Mi volto e lo vedo scendere dalla macchina, non è cambiato per niente quello stronzo.

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