CAPITOLO 18

1.1K 55 0
                                    

EMI:” Figa, ma mi sento offeso”

CHANEL:” Cazzo vuoi?”

EMI:” Cioè stavi con quel cesso assurdo? Io sono molto più bello” ed inizia a ridere come un matto

CHANEL” Emi ma vaffanculo va” dico dandogli una spallata e lui mi stringe forte a sé baciandomi.

AVV.:”Dai ragazzi, andiamo.. e te stai tranquilla”

Ci avviciniamo all’entrata del tribunale ed anche Marco con il suo avvocato ed una tipa si avvicinano, non mi volto neanche a salutarlo mentre vedo che Emi se lo sta squadrando dalla testa ai piedi.

AVV.:” Restate qui” dice entrando in aula. Emi si siede tranquillamente mentre non riesco a stare un minuto ferma, faccio avanti e indietro nel corridoio ma una scena al di fuori dal tribunale attira la mia attenzione

CHANEL:” Emi, porca troia, vieni qui!” e si alza di scatto “cioè guardalo, io vado fuori e lo massacro di botte”

EMI:” Ti calmi per favore?”

CHANEL:” Emi ma lo vedi? Scherza, ride, fa il coglione tranquillamente mentre qui si sta decidendo il futuro di nostro figlio! Ma ad uno che si comporta così quanto cazzo gliene può fregare di suo figlio? Quanto eh?”

EMI:” Niente come da due anni a questa parte. Ma lascialo stare, ci rimette solo lui, non sa ciò che si perde.. Dai” dici prendendomi la mano “andiamo a sederci lì ed aspettiamo” e così lo seguo e ci mettiamo seduti ad aspettare. Il tempo sembra non passare, Marco e la sua ragazza stanno ancora fuori e non sono mai entrati per sapere o per dimostrarsi interessati ma finalmente la porta si apre e gli avvocati escono.

CHANEL:” Dio santo” dico alzandomi per avvicinarmi all’avvocato

AVV.:” Penso che sia meglio che tu ti sieda..”

Scordarmi Chi EroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora