Quando Qui-Gon comunica al Consiglio che intende prendere il bambino come suo Padawan, Obi-Wan non lo contraddice.
Avanza di un passo e dichiara di essere pronto, perché è ciò che tutti si aspettano da lui, perché è la cosa giusta da fare, ma quando Qui-Gon si volta nella sua direzione con un'aria grata, Obi-Wan non riesce a sopprimere l'amara impressione di essere stato tradito.
Sa che loro sono dei Jedi. Che non dovrebbero essere emotivi. Che non dovrebbero affezionarsi. Che non dovrebbero serbare rancore. Sa che non può restare eternamente un Padawan. Ciò non cambia il fatto che quella situazione lo ferisca, in modo semplice e tagliente.
Ed eccoli lì.
Il suo Maestro: colui che gli è sempre stato accanto ed è saggio e gli è costantemente d'aiuto, sebbene mantenendo le distanze.
La sua anima gemella, in apparenza: un bambino che non lo ha mai udito nominare prima d'ora.
E lui: il cuore dolorante e la mente confusa, bloccato nel mezzo eppure d'un tratto tagliato via da entrambi per colpa della decisione di Qui-Gon, dalla persona a cui vuole bene e dalla persona a cui ne vorrà, se Obi-Wan compirà il percorso tracciatogli dal fato.
Quando escono dalla sala del Consiglio, afferra per il braccio il suo Maestro, china il capo in segno di rispetto ma ha ancora le fiamme nelle iridi. La sua bocca caccia delle parole di rabbia prima di riuscire a riflettervi sopra, prima di riuscire a fermarsi.
«Sei uno stupido per disobbedire al Consiglio».
«Padawan». C'è una chiara nota di avvertimento nella voce di Qui-Gon, ma Obi-Wan ha già espresso la sua opinione e non può ritrarla, non adesso, non così, non con la testa talmente ricolma di interrogativi che ha l'impressione che stia per scoppiare da un momento all'altro.
Si arrotola febbrilmente le maniche della toga, indica i tatuaggi sui polsi.
«Perché li abbiamo se ci è vietato avere dei legami?» chiede, la voce sul punto di incrinarsi.
Qualunque cosa sia quella che Qui-Gon scorge nei suoi occhi lo fa sospirare e distogliere lo sguardo, ma, una volta giratosi nuovamente verso Obi-Wan, l'espressione dell'anziano Jedi è in un certo senso più delicata, piena di una strana melanconia che Obi-Wan ha intravisto di rado in tutti gli anni trascorsi insieme come Maestro e Padawan.
«Persino il Codice dei Jedi non ha una risposta a tutto, mio giovane allievo» replica Qui-Gon con un sorriso. «E il Consiglio non ha sempre ragione».
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[🇮🇹] you sing it out loud, "who made us this way?"
Fiksi Penggemar{ COMPLETA | Obi-Wan/Anakin | Long | 5293 parole | Soulbond!AU | Traduzione } Anakin è consapevole di cosa dicono i polsi di Obi-Wan. Su quello sinistro è scritto "Anakin Skywalker" con lettere chiare e taglienti, la grafia elegante di Obi-Wan. Su q...