E la notte si riempirà di musica,
e le preoccupazioni,
che infestano i giorni,
leveranno le tende e
scivoleranno via in silenzio.
(Henry Wadsworth Longfellow)***
Non far capire a Marlene di possedere una mappa con tutti i passaggi segreti era stata un'impresa.
Era una ragazza molto curiosa e attenta ai particolari ma nonostante questo Sirius si riteneva abbastanza furbo per essere riuscito a tenergliela nascosta.
Avevano preso il passaggio che avrebbe portato direttamente alle cantine dei Tre Manici di Scopa, così da evitare di essere visti da chiunque.
«È così che vi muovete ogni volta che siete in punizione ma magicamente siete anche ad Hogsmeade?» chiese ad un tratto Marlene mentre camminava al fianco di Sirius in quel corridoio stretto.
«Si, più o meno si.» le rispose Sirius tenendo la bacchetta puntata in avanti con Lumos per illuminare il passaggio.
«Ed è anche così che seduci tutte le ragazzine?» chiese ancora Marlene.
«Cosa? Assolutamente no. A loro bastano anche i Sotterranei o i bagni al terzo piano.» spiegò Sirius lanciandole un'occhiata: «Non sono mica tutte come te.»
«Come me? In che senso?»
«Nel senso che vuoi essere stupita e non ti basta una cosa scontata. Sei la ragazza più strana che abbia mai incontrato. Insomma come fai a dire no a me? Ti sei pentita di quel si?»
«Lo hai detto tu stesso, voglio essere stupita e non mi basta una cosa scontata.» spiegò Marlene vedendo in lontananza una porta.
«Stai insinuando che io sia scontato?»
«Sto dicendo che sei una meta molto ambita, sei di tutte e di nessuna. Ed è per questo che non mi piaci.»
Sirius riflettè sulle sue parole e vide la porta avvicinarsi sempre di più. Gli piaceva parlare con Marlene perché gli permetteva di avere una visione completamente diversa di se stesso.
Lei lo vedeva come un puttaniere senza cuore, ma era così che Sirius voleva essere visto. Perché tutt'un tratto gli dava fastidio che quell'etichetta gli fosse data anche da lei?
«Siamo arrivati?» chiese Marlene indicando la porta.
Sirius annuì pensando ancora alle sue parole e distrattamente aprì la porta, non preoccupandosi che potesse esserci Rosmerta o suo padre.
Merlino evidentemente quel giorno desiderava proteggerli e nella cantina non c'era nessuno.
Marlene entrò nel piccolo spazio e si guardò intorno. Rimase stupita dalla quantità di alcolici che si trovavano in quel posto.
Sirius cominciò a prendere una cassa da sei di Whisky Incendiario e la portò nel tunnel da cui erano venuti.
Marlene lo imitò e ne prese un'altra. In totale ne presero dieci e poi dieci di Idromele.
«Dobbiamo prendere qualcos'altro?» chiese la ragazza mentre si guardava intorno per cercare altro alcol.
«Pensavo che forse dovremmo prendere almeno sette casse di Burrobirra.»
«Uhm, forse...»
Marlene non potè continuare la frase perché Sirius chiuse di scatto la porta per il tunnel e la tirò per un polso in uno stanzino delle scope.
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Sempre
FanfictionOdi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Odio e amo. Perché lo faccia, ti chiedi forse. Non lo so, ma sento che succede e mi tormento. (Odi et amo, Carme 85 - Catullo)