Camminavamo senza cercarci,
eppure sapendo che camminavamo
per incontrarci.
(Julio Cortázar)***
James non aveva mai amato le ore di Pozioni così tanto. Anzi, non le aveva mai amate.
Come suo solito quella mattina aveva aperto di scatto le tende, aveva aspettato che Sirius e Frank uscissero dal bagno, era andato a colazione e si era riempito di uova e bacon, infine con un'espressione del tutto scocciata era entrato nell'aula di Pozioni preparandosi psicologicamente alla puzza, agli animali imbalsamati, alle cose troppo dure da tagliare e alla pozione che esplodeva.
Ma di certo non si sarebbe immaginato che Godric Grinfondoro gli volesse fare un omaggio per la partita vinta.
Quella mattina tre degli studenti di Serpreverde erano impegnati con gli allenamenti di Quidditch e Hestia Jones di Grifondoro aveva saltato la lezione.
Mai avrebbe immaginato che ciò portasse al regalo più bello che gli potessero fare.
James si era lasciato andare in un sonoro sbuffo e si era guadagnato una gomitata nelle costole da parte di Remus.
Il professor Lumacorno aveva cominciato a camminare avanti e indietro tra i banchi con le mani dietro la schiena con una postura un po' ingobbita.
A James ricordò quei vecchietti che aveva visto con Sirius nella Londra babbana quell'estate quando erano andati a prendere la sua moto.
«Oggi vi eserciterete a coppie.» aveva cominciato Lumacorno: «Prewett con Avery, Piton con Paciock, Davis con...» fece l'elenco e alla fine disse quelle tre parole che gli fecero amare ogni singola cosa in quella stanza.
Tranne Mocciosus, lui non lo avrebbe amato mai.
«Evans con Potter.»
Il silenzio era calato nella stanza, i Malandrini lo guardavano con occhi stupiti, le amiche di Lily con un sorrisetto poco rassicurante mentre la ragazza con uno sguardo di puro fuoco.
«Professore, io e Potter siamo entrambi Grifondoro.» gli ricordò Lily sperando di poter finire con qualcun altro anche se sapeva che non sarebbe potuto succedere. Erano gli unici rimasti senza compagno.
«Mi perdoni signorina Evans.» si scusò il professore conoscendo bene la faida che c'era tra i due: «Ma sappiamo che Potter non eccelle nella mia materia, per cui un piccolo aiuto curricolare non può che fargli bene.»
Nonostante Lumacorno avesse appena calpestato più volte il suo orgoglio, a lui non importava perché avrebbe passato le successive due ore vicino alla Evans e lei non avrebbe potuto fare altro che stare lì.
Lily annuì al commento del professore e prese il libro dalla borsa. Era sicura che nulla sarebbe andato storto perché avrebbe permesso a Potter solo di guardare e non di metterci le sue manacce, in ogni caso avrebbe comunque preferito un compagno diverso.
Non che il suo odio per Potter superasse quello per i Serpeverde ma aveva ancora tanti pensieri per la testa - tra cui Alex che aveva allontanato in malo modo e con cui non parlava dalla partita di Quidditch della settimana prima - e aveva bisogno di avere la mente libera perciò Potter come compagno non era assolutamente l'ideale.
James le si sedette accanto e le sorrise. Lily si limitò a guardare la lavagna sulla quale a caratteri cubitali c'era scritto il nome della pozione.
«Oggi preparerete la Pozione Restringente.» cominciò Lumacorno indicando la lavagna: «Qui ho scritto gli ingredienti e i passaggi della preparazione ma credo che sia meglio leggere dal libro a pagina quattrocentocinquantasei»
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Sempre
FanfictionOdi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Odio e amo. Perché lo faccia, ti chiedi forse. Non lo so, ma sento che succede e mi tormento. (Odi et amo, Carme 85 - Catullo)