Vivi bene. Semplicemente, vivi.
(Jojo Moyes)***
Nulla è eterno, ogni cosa piuttosto ha un termine e infatti anche l'ultimo giorno si era abbattuto prepotentemente su di loro permettendogli solo di viverlo.
Il pensiero di dover lasciare Hogwarts le faceva male al cuore, era un addio che vedeva troppo lontano. Era un saluto che non era pronta a dare perché Hogwarts era casa sua e davvero non ci riusciva.
Pensare a quel luogo implicava rivivere tutte le avventure, i sorrisi, i pianti e le risate che quel castello aveva vissuto con loro. Perché checché ne dicessero, Hogwarts era viva e lo era grazie ai suoi studenti.
Guardandosi intorno le era possibile rivedere lei e le sue amiche, di qualche anno più giovani, che con una maschera verde per il viso e la scorta di Mielandia tra loro, parlavano di ogni cosa.
Il Circolo del segreto, ormai, era diventato un qualcosa di necessario e infatti ogni sera si sedevano al centro della stanza permettendo ad Alice di deliziarle con tutti gli scoop della giornata.
Era un momento di unione, indispensabile e obbligatorio, non c'era fidanzato o impegno che tenesse il suo confronto. Non era possibile evitarlo perché almeno una volta al giorno, quasi sempre la sera, dovevano indossare i loro pigiami, mettersi la maschera per il viso e riunirsi per poter parlare liberamente.
Era un'abitudine, e si sa che le abitudini sono dure a morire, e Lily non era pronta a dirle addio.
Come avrebbe potuto iniziare la giornata sapendo che la sera non ci sarebbe stata nessuna Marlene, nessuna Emmeline e nessuna Alice pronta a raccontare i retroscena più succulenti di quella grigia giornata?
Fissò il baule vuoto ai piedi del suo letto e sentì lo stomaco chiudersi una morsa stretta.
Prese gli abiti invernali e cominciò a metterli sul fondo del baule. Piegò accuratamente la divisa e la guardò per qualche secondo prima di posarla.
Stava vivendo così intensamente quel momento che non si era nemmeno accorta che la porta del dormitorio era appena stata spalancata.
«Perché siete ancora qui? Andiamo a farci un giro!»
Lily scosse la testa divertita a quella richiesta di Emmeline che era entrata particolarmente allegra nella stanza.
Marlene uscì dal bagno con la sua fedele sacchetta dove metteva il necessario, tra cui profumo, caramelle e quant'altro, e si avvicinò al suo letto mentre studiava Emmeline.
«Hai qualcosa di diverso.» sentenziò alla fine mentre cominciava a gettare a casaccio le cose nel baule.
Anche Alice si fermò a guardarla con un sopracciglio alzato mentre cercava di nascondere quel sorrisetto di consapevolezza che provava a sbucare ogni volta che c'era qualche notizia nel mezzo.
Emmeline aprì la bocca per parlare ma non uscì nessun suono, chiuse poi la porta e si sedette a terra al centro della stanza.
Lily sgranò gli occhi e si sedette accanto a lei, così poi anche Alice e Marlene.
«Lo abbiamo fatto.»
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Sempre
FanfictionOdi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Odio e amo. Perché lo faccia, ti chiedi forse. Non lo so, ma sento che succede e mi tormento. (Odi et amo, Carme 85 - Catullo)