XII

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La fiducia è la sola cura
conosciuta per la paura.
(Lena Kellogg Sadler)

***

«James, credo di amarti.»

Lily sussurrò appena quella dichiarazione.

Lui le teneva le mani e un sorriso gli illuminò il volto.

Finalmente stava realizzando il sogno della sua vita.

«Ripetilo ancora.» le chiese lui poggiando la fronte contro la sua e chiudendo gli occhi.

«Ma porca miseria, Prongs. Smettila di sbavare, sei disgustoso.»

James aprì immediatamente gli occhi quando sentì la voce di Sirius e trovò niente poco di meno che lui stesso.

Sirius lo scosse energicamente e lo colpì in faccia con un cuscino.

«Dove sono?» chiese James mettendosi a sedere cercando a tentoni gli occhiali.

«Per Merlino, Prongs. Cosa hai bevuto ieri sera?» chiese Sirius mentre lo guardava con aria dubbiosa.

Trovati finalmente gli occhiali, James li indossò e si guardò attorno. Era nella sua stanza, nel suo letto e non c'era nessuna Lily Evans.

Come non detto. Stava sognando. Ancora.

«Dove sono gli altri?» chiese ancora con la bocca impastata dal sonno.

«Frank è già uscito, Remus è in bagno e Peter dorme ancora. Io inizio a scendere, tu sveglia Peter e datevi una mossa, non vi conserverò niente da mangiare.»

James sbuffò e guardò nella direzione di Peter, gli lanciò un cuscino e dal suo groviglio di coperte provenne un verso scocciato.

«Bene. Io vado.» disse Sirius salutando prima di aprire la porta e sparire.

James si alzò, incitò Remus a darsi una mossa e richiamò più volte Peter.

Dopo essere riuscito a farsi la doccia, abbandonò Wormtail in bagno. Guardò l'orologio nella stanza e si accorse di essere in ritardo.

Si infilò velocemente boxer e pantaloni, poi la camicia e mentre indossava le scarpe cercò di infilare nel migliore dei modi la camicia nel pantalone.

Recuperò velocemente la borsa, la bacchetta e la cravatta e corse lungo tutte le scale.

Arrivò con il fiatone fuori l'aula di Difesa contro le Arti Oscure e, prima di entrare, vide arrivare Lily con i libri stretti al petto e con un'espressione curiosa.

«Sbaglio o hai appena corso per arrivare a lezione?» chiese appena fu vicina a lui.

«Il professor Lewis sarebbe capace di sciogliermi vivo nell'acido se dovessi fare tardi, ma visto che non può vorrei evitare di essere messo in punizione. Ho gli allenamenti e la settimana prossima giochiamo contro i Serpeverde.» spiegò James passandosi una mano tra i capelli.

Lily sorrise e gli porse i suoi libri che mantenne mentre alzava un sopracciglio: «E addirittura hai deciso di arrivare in anticipo?» chiese mentre gli alzava il colletto della camicia.

«In anticipo?» James fece sbattere gli occhi ripetutamente nella più grande sorpresa: «L'orologio in camera segnava... oh, ho capito.»

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