XXIII

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Dobbiamo accettare la delusione che è limitata, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)

***

Quanto poteva essere dura la vita da migliore amico?

Sirius sbuffò e con una mano cercò di mantenere il cartellone.
Possibile che non fossero riusciti ad attaccarlo?

La porta della stanza si aprì e Peter comparve sorridendo con un vassoio in mano. Stava per parlare ma fu prontamente zittito da Frank.

Se Bambi si fosse svegliato avrebbe rovinato tutto.

Remus salì sul letto armato di bacchetta e fece un incantesimo affinché il cartellone rimanesse ben saldo al muro.

Avevano dovuto vedersi la sera prima nella Stanza delle Necessità per farlo, perché si sapeva che le idee di Sirius Black arrivavano quando meno se lo aspettavano e bisognava assecondarle.

Aveva pensato davvero di non organizzare nulla quell'anno ma purtroppo il suo istinto da buon migliore amico si era ridestato all'ultimo facendolo rimanere sveglio tutta la notte per preparare la sorpresa.

Peter poggiò il vassoio sul suo comodino e mettendosi le mani sui fianchi osservò il lavoro che avevano fatto.

«Forse avremmo dovuto mettere meno brillanti.» fece notare Peter sussurrando.

Il cartellone riproduceva la foto preferita di James, quella di due anni prima quando aveva vinto la sua prima coppa da Capitano, e l'avevano abbellita con la scritta Buon Compleanno, che sembrava essere stata fatta da un bambino, e tantissimi brillantini colorati.

Non gli sarebbe mai venuta l'idea di renderlo così luminoso se Peter non avesse cacciato dal baule quei piccoli contenitori luccicosi.

Aveva detto che credeva fossero da mettere sui dolci ma quando aveva provato ad assaggiarli si era quasi strozzato.

Remus fece un cenno al letto di James dal quale si sentì il tipico verso che faceva quando si svegliava.

Prima che potesse cacciare la mano dalle tende e cercare a tentoni gli occhiali sul comodino, Frank si apprestò a sistemare i regali ai piedi del letto.

Sentirono di nuovo il verso e videro la mano sbucare dalle tende. Gli occhiali non c'erano e, dopo qualche minuto della sua ricerca, la mano si fermò.

«Pad, se non mi ridai gli occhiali giuro che ti scatenerò contro una Marlene McKinnon arrabbiata e armata della mazza di Frank.» lo minacciò con la voce piena di sonno.

Sirius fece un ghigno divertito: «Non credo che Alice sarebbe molto felice se la mazza del suo fidanzato venisse toccata da un'altra ragazza.»

«Fatevi uscire una cosa del genere davanti ad Alice e in quel caso dovremmo correre tutti e tre.» disse Frank rabbrividendo.

Alice e Marlene erano delle furie se si arrabbiavano e, per sua esperienza personale, era meglio non sfidarle.

James scostò la tenda e ritrovò i suoi amici alzati e vicino al suo letto, come se vegliassero il suo sonno.

«Che state facendo?» chiese: «Siete inquietanti.»

Remus si aprì in un sorriso e si scostò per far passare Peter con il vassoio in mano: «Buon compleanno!»

Lo sguardo di James si aprì come se avesse realizzato solo in quel momento che giorno fosse. Sirius gli si gettò addosso per abbracciarlo e gli passò le mani tra i capelli guadagnandosi così un'occhiataccia.

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