Capitolo 9

16.9K 123 0
                                    

Lungo il tragitto verso la chiesa, avevo pensato alla terza opzione, la migliore per me.
Volevo ucciderlo!

Ecco, l'avrei ucciso lì in quel piazzale buio e addio problemi.

Arrivai sgommando, aprii la portiera e mi precipitai verso di lui che se ne stava con il suo sorrisetto appoggiato alla portiera della macchina.

"Maledetto bastardo!" Comiciai a gridare.

Mi avventai su di lui colpendo alla cieca, con schiaffi e graffi.
Lui tentava di afferrarmi i polsi, di bloccarmi ed ogni volta che riusciva a schivarmi mi saliva la rabbia.

"Hey buona gattina! Datti una calmata!"

Rideva di me. Probabilmente si aspettava una reazione del genere e ne era quasi divertito.

Alla fine riuscì ad afferrarmi. Feci mezzo giro su me stessa, seguendo la forza con cui mi tirava il braccio e me lo ritrovai alle spalle, che mi teneva per il collo e si strusciava eccitato contro di me.

Lo sentii che mi mordeva il lobo dell'orecchio.

"Ci divertiremo stasera!" Disse ridendo.

Mordermi l'orecchio era stato il suo modo di distrarmi. Con la testa inclinata da quel lato non avevo visto la sua mano arrivare dalla parte opposta.

Mi cacciò qualcosa in bocca, premendo a fondo con le dita prima che potessi capire cosa stava succedendo.

"Dormi amore mio, ci penso io a te" sussurrò.

Tentai di sputare ma lui con le dita mi teneva ferma la lingua e la vista comiciava già ad offuscarsi.

"Ora sei mia"

Sentii solo quelle parole e la sua risata soddisfatta, poi persi di sensi.

Mia ad ogni costoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora