Capitolo 8

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Quella notte non riuscii ad addormentarmi.
Quando la sveglia suonò trovai l'ultimo filo di voce per comunicare al mio capo che non sarei andata a lavorare.

Non ebbe difficoltà a credermi, dato che le mie parole erano state poco più di un bisbiglio.

Rivedevo Lucas nella mente ancora e ancora, con i suoi occhi diabolici, con la sua pelle nuda spinta contro il mio viso.

Sentivo ancora la sua mano che premeva sulla nuca e il suo sapore in bocca, nonostante mi fossi strigliata come un cavallo.

Ignorai il telefono per tutto il giorno.
Avevo il terrore di parlare con chiunque, che la mia vergogna si vedesse, che si sentisse perfino dal telefono.

Volevo dormire. Volevo solo che il mio cervello di spegnesse, e dopo qualche altra ora di tormento ci riuscii.

Fui svegliata di colpo dal campanello che non accennava a smettere di suonare, come si fosse inceppato.

Mi ritrovai Finn davanti che con una spallata mi scansò e si chiuse bruscamente la porta alle spalle.

"Dio che razza di troia sei!" disse a bruciapelo.

La mia mente andò in corto circuito.
Non aveva senso che mi stesse offendendo in quella maniera.

Lui non era così era sempre stato gentile.
E invece scoprii quella sera che era solo un represso.

"Quindi te la fai con chiunque tranne che con me!"

Si aggirava frustrato e pieno di rabbia per la stanza mentre io tentavo di rimettere a posto tutti i pezzi in cui mi aveva distrutta.

"Cosa-cosa stai dicendo?" Balbettai.
Lui mi fulminò con lo sguardo e mi schiacciò il suo telefonino sulla guancia.

"Sto parlando di questo, stronza! Di questo video che ti riguarda dove ti fai sbattere e ti fai filmare! Mi è arrivato oggi tramite bluetooth!"

La voce mi morì il gola.

Perché? Continuavo a pensare. Perché dopo quello che mi aveva costretto a fare, Lucas aveva comunque diffuso quei video.

"Ho accettato il file per curiosità. Ho cercato intorno chi fosse lo stronzo ma ero al centro commerciale... Poteva essere chiunque! Probabilmente quello a cui facevi i servizietti, anche se la sua faccia non si vede mai! In compenso di vede il suo cazzo!"

Io non riuscivo a parlare, sprofondavo sempre di più nella vergogna.

"Quindi con me facevi la fidanzatina e da lui ti facevi sbattere?"continuò.

A quel punto trovai la forza di difendermi.
"No! No, Finn non lo vedo da mesi è solo uno stronzo che vuole farci litigare!" Mentii. Evitai di confessare quello che era successo.

"Ahah litigare! Io non ti voglio più vedere puttanella! Mi fai schifo! Ma ci tenevo a dirtelo in faccia!"

Mi guardò un'ultima volta dalla testa ai piedi ridendo di me, scuotendo la testa.

"Dio che delusione!" Concluse "Ti prometto solo una cosa, in nome di quello che credevo di provare per te: cancellerò questo video schifoso. Ma non voglio più rivederti. Sei appena caduta dal piedistallo e frantumata in mille pezzi!"

Sbatté la porta, con la stessa velocità con cui l'aveva spalancata.

Caddi in ginocchio.
In testa mi rimbombano le sue parole e mi veniva da piangere.

"Maledetto bastardo!"gridai, ma non stavo pensando a Finn.

Scattai verso il telefono. Ero pronta a chiamare la polizia. A quanto pareva quel maledetto narcisista malato avrebbe diffuso i nostri video in ogni caso, tanto valeva fargliela pagare.

Mi distrassi non appena il display si illuminò.
Una miriade di chiamate e messaggi.
Mio padre, la mia amica Beth, Finn e lui, il bastardo. Lucas, Lucas, Lucas.

Un messaggio:
"Alla chiesa tra un'ora o invierò un video a Finn"

Non l'avevo visto. Avevo ignorato il telefono per tutto il giorno.

"Ultimo avvertimento" era scritto su quello successivo, mentre nel terzo era scritto "L'hai voluto tu!"

Mi uscì un grido di stizza.

Mi aveva avvisato lo stronzo... Quindi era un po' come se fosse colpa mia, secondo la sua mente malata.

A quel punto non sapevo più cosa fare.
Sarei corsa da lui ogni volta, per evitare il peggio?
Sarei diventata la sua schiava...

Cosa era peggio? Una puttana per tutto il mondo o solo la sua puttana privata a chiamata?

Mi coprii il viso con le mani.
Cercai di essere razionale come se la cosa riguardasse qualcun altro.

Ok, per ora il danno era contenuto. Avevo perso Finn ma lui avrebbe cancellato il video. Per ora i miei genitori, i miei colleghi di lavoro, i miei amici non sapevano.

Eppure non era facile dire a sé stessi... Ok, per salvare la faccia, d'ora in poi ogni volta andrai da lui ed ogni volta lui ti farà ciò che più gli piace, che tu lo voglia o no.

No. Non sapevo decidere.
Entrambe la strade conducevano all'inferno.

Il display si illuminò di nuovo.
"Alla chiesa tra dieci minuti, o il prossimo lo invierò al tuo capo" un piccolo smile terrificante a fine messaggio.

Deglutii ed infilai le scarpe senza nemmeno pensare.

Mia ad ogni costoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora