Capitolo 6

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Sentii il suo sapore forte, la sua consistenza cremosa, il suo getto perfino, nel momento esatto in cui aveva eiaculato.

Non stava succedendo a me.

No non era possibile.

Non avrei mai creduto che si sarebbe spinto a tanto.

Eppure l'aveva fatto.

Aveva scopato la mia bocca e svuotato il contenuto dei suoi testicoli dentro la mia gola.

E rideva, ansimava, godeva, tenendomi ancora l'uccello in bocca.

Lo estrasse finalmente con un sonoro sospiro ma non accenno a mollare la presa dai miei capelli.

"Pulisci" mi disse in maniera imperativa.

Guidó la punta del suo pene fino alle mie labbra, stringendolo, facendo uscire l'ultima goccia e cacciandomela in bocca.

"Ah sei fantastica Jules" mi disse mentre mi alzava.

Io restavo inebetita, sconvolta, assente.

Sentivo la sua voce farmi mille raccomandazioni che arrivavano come echi indistinti e si perdevano nella mia mente.

Continuava a togliermi le pieghe dalla camicetta, aggiustarmi i capelli, sistemarmi le sbavature di trucco, ed io restavo lì, come una bambola vuota, col il suo sapore amaro in bocca.

Arrivò a mettermi seduta nella mia macchina e mi diede un bacio sulla fronte.

"Ci vediamo domani dolcezza" disse.

Quello lo sentii... Era terrificante. Avrei dovuto rivederlo?

Non so per quanto tempo restai seduta in auto con la mente persa altrove.

Non so cosa mi spinse ad abbandonarla per fare il tragitto a piedi.

Ma come dicevo, non riuscivo a credere a ciò che mi era successo.

Non ero realmente in me mentre tornavo a casa.

Mia ad ogni costoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora