Caro taccuino,oggi sono qua per raccontarti il proseguimento della vicenda precedente,cosa sarà successo secondo te?...ho trovato il lavoro,sono stata rifiutata o forse dovrò sposare Muzafer.
Beh ora farò risposta a tutti i tuoi dubbia.
Questa mattina mi sono svegliata,in ritardo come al solito,mi sono vestita in fretta e furia mentre le lancette dell'orologio continuavano a camminare mentre mia sorella Leila continuava a gridare" Sbrigati siamo in ritardo,se otterrai il lavoro dovrai essere sempre puntuale,non puoi permetterti di fare come vuoi" e bla bla bla.
Non ne potevo più.
Appena pronta mi sono messa le scarpe uscì di casa facendo felicie mia sorella,che era già pronta da un pezzo.
Durante il tragitto da casa a agenzia, non facevo che pensare a le domande che mi avrebbero detto,a come mi sarei dovuta porre,a come non sembrare impacciata e tanti cari complessi.
Arrivata all'entrata dell'agenzia rimasi sconvolta,dalla grandezza dell'edificio e non avevo ancora visto come fosse all'interno.Rimasi a guardare per un po' fin quando non si fece fin troppo tardi e mi convinsi ad entrare accompagnata da Leila.
Appena entrata tutti mi guardarono,come sconvolti, mi chiesi cos'è che non andava ma non sapevo darmi una risposta, loro erano come ecco come dire, strani.
L'interno dell'edificio era enorme con molte sale,corridoi e aggeggi che mi chiedevo cosa fossero,era pieno di cartelli pubblicitari,beh in fin dei conti mi sembra normale è un agenzia pubblicitaria.
Mentre guardavo riuscì a lasciare ansie e paure quando ad un tratto Leila disse "dai forza dobbiamo entrare dentro l'ufficio del capo,per il colloquio"
Ed ecco che le paure ritornarono più forti di prima.
Successivamente entrai nella stanza,ed inizia il colloquio con quello che speravo sarebbe potuto diventare il mio capo.Il colloquio andò avanti,ma non durò poco anzi mi aspettavo peggio,mi diedero subito il posto di lavoro,forse perché ci lavorava già mia sorella.
Quando uscì di li mi presentarono i colleghi del mio staff,quelli con qui sarei dovuta stare per tutto il resto dei miei giorni lavorativi.
Ho conosciuto,un ragazzo molto strano con un modo di vestire piuttosto insolito ed un carattere ancor più strano,mi pare mi abbia detto che si chiamava Jo emh no...si chiama cey cey ecco comeMi misi a parlare parecchio tempo con lui,e mi spiegho cosa avrei dovuto fare e chi erano le persone di cui mi sarei dovuta fidare e chi no.
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LE ALI DEL SOGNO
ChickLitSanem è una giovane ragazza un po' ingenua, che sogna di diventare una scrittrice. Troverà un impiego presso un'agenzia pubblicitaria dove incontrerà l'amore