Capitolo7:UN INGANNO INASPETTATO

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Una volta aver risposto alla chiamata, iniziai a parlare con il fornitore del negozio di famiglia, fin quando non mi si avvicinò il signor Emre, nonostante io abbassassi il tono di voce per non fargli comprendere le mie parole, lui sembrava capire ed ascoltare con interesse.
Una volta chiusa la chiamata mi fermò e mi disse "ho capito la situazione sai"
così io risposi dicendo "signor Emre lei non si deve preoccupare di niente, queste sono questioni di famiglia che spettano risolvere a me"
Ma nonostante le mie parole, dette con distacco e freddezza lui sembrava ancora più incitato a saperne di più e a volermi dare una mano, fin quando mi disse"voglio darti un prestito"
"cosa?"dissi io con un aria abbastanza stralunata
"un prestito, ti sarà di aiuto continuerai a lavorare in Agenzia, ma con l'unica differenza che riceverai lo stipendio di un anno in un solo giorno che poi risarcirai continuando a lavorare"
Sembrava un'idea fantastica, ma non potevo chiedere così tanto,non era da me, ero da poco riuscita a lavorare in quell' agenzia e già creavo problemi.
Così risposi dicendo"la ringrazio, ma io non potrei mai chiederle così tanto,mi creda"
"Sanem ti prego accetta il mio aiuto,sono sicuro che non te ne pentirai"
Lui continuava ad insistere ed ad'insistere, ed inoltre c'era anche da dire che era una buona offerta e l'unico modo che mi veniva in mente per risarcire i debiti, così con un aria un po' perplessa accettai,ma tutto ciò era molto strano.
Perché darmi un aiuto così, senza neanche averlo chiesto?, c'era qualcosa che non andava, infatti...
"Sanem io ti aiuterò, ma tu devi aiutare me" disse il signor Emre,
Non capivo cosa volesse da me, ma risposi comunque anche se con un aria piuttosto spaventata.
"mi dica, certo glielo devo"
"dovrai aiutarmi,mio fratello ha intenzione di vendere l'azienda è sta facendo di tutto per mandarla in banca rotta,io sono uno dei capi, si..., si.... è vero ma sappiamo entrambi che qui dentro è lui che comanda"
"non capisco come dovrei aiutarla" dissi io
"dato che da adesso sei diventata il braccio destro di mio fratello Can, cioè il capo dell'azienda dovrai riferirmi tutto quello che farà e portarmi ogni singolo progetto"
Dopo una lunga discussione fatta di dubbi e perplessità accettai definitivamente e mi misi a lavoro.
Avevo già iniziato a svolgere tutti i ruoli assegnati dal signor Emre, senza farlo sapere a nessuno ovviamente.
La mia prima Manzione fu rubare una cartellina rossa , e in effetti devo dire che non è stato per niente facile, ho dovuto aspettare che tutti si distraessero e riuscire a rubare la cartellina ma ovviamente la genia l'aveva scambiata per un'altra e si è dovuta introfulare dentro la casa del signor Can per andare a prenderla, eh già sono andata dentro casa del signor Can ma ovviamente con le chiavi del sognr Emre fratello del sognor Can.

La mia prima Manzione fu rubare una cartellina rossa , e in effetti devo dire che non è stato per niente facile, ho dovuto aspettare che tutti si distraessero e riuscire a rubare la cartellina ma ovviamente la genia l'aveva scambiata per un'altra ...

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Continuai a svolgere queste mansioni per mesi sottostando alle pressioni che mi metteva l'azienda, il signor Emre e il signor Can che quest'ultimo cercava in tutti i modi di trovare la spia che ero ormai diventata io, però qualcosa in me era cambiata, era come se il signor Can mi avesse completamente offuscato la ragione,non riuscivo più a svolgere le mie mansioni, e a fare finta di niente ero come tormentata dal senso di colpa.
Lui era diverso da come mi era stato descritto, è una delle persone più dolci e buone che io abbia mai conosciuto,non riuscivo neanche più a guardarlo in faccia dopo tutte le bugie che gli avevo detto.
Cercavo di non farci caso, ma qualcosa in me si stava iniziando a muovere e non era in mio controllo.
Quando lo vedevo le mie mani sudavano e le mie gambe tremavano era come se andassi in tirt, forse mi stavo iniziando ad in...no, no, non poteva essere, una come me, con uno come lui.
Insomma io sono una ragazza di città che ha sempre vissuto nella semplicità e lui è il proprietario di una delle aziende più influenti ed uno dei fotografi più famosi di tutta la Turchia.
Dopo tutto questo tempo mi ero accorta che il cattivo della storia non era il signor Can ma il signor Emre, mi aveva fatto credere che al signor Can non gliene importasse niente dell'agenzia ma in realtà era lui il cattivo che mi aveva ingannata, facendomi credere che con le mie bugie avrei fatto del bene all'agenzia, mentre fu tutto il contrario.

Dopo tutto questo tempo mi ero accorta che il cattivo della storia non era il signor Can ma il signor Emre, mi aveva fatto credere che al signor Can non gliene importasse niente dell'agenzia ma in realtà era lui il cattivo che  mi aveva ingannata,...

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I mesi passarono, ed io capi di essere innamorata del signor Can,ma come potevo dirgli tutto gli avevo sempre mentito,e pure speravo che l'uomo misterioso che avevo soprannominato Albatros fosse Can.

Spazio autrice: @robertagranata ciao a tutti ragazzi, ci vediamo nel prossimo capitolo dove inizierò a raccontare la fantastica storia d'amore tra Can e Sanem😘

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