Ci guardavano tutti ma a Can sembrava non importasse, al contrario però era sempre più determinato a portarmi via da lì " cosa fai, ma cosa ti salta in mente, ti è mica dato di volta il cervello" esclamai io con un atteggiamento piuttosto irritato e spavaldo.
" Beh ora avrei sbagliato io, cosa avrei dovuto fare. Lasciarti alla festa tra le braccia di Fabri o forse dover continuare ad ascoltare lui e i suoi continui complimenti, e il profumo di qua e il vestito di la, è bellissima signorina Sanem, OH!! che fastidioso"
"Perché ti comporti così, se non mi sbaglio sono solo una comune impiegata, quindi non vedo dove sta il problema se parlo con un possibile futuro collega di lavoro" dissi io facendo finta di non capire.
"Salta su" disse Can indicandomi la sua auto."
ma dove andiamo", "in un posto" disse mentre mi guardó con un aria misteriosa.
Nel frattempo però ero pensierosa e alquanto confusa ma l'unica cosa che sapevo era che dovevo tornare a casa per le dieci e se non l'avessi fatto mia madre mi avrebbe sicuramente ucciso.
" Fa veloce, devo ritornare a casa presto" esclamò io, e il signor Can mi rispose mettendo la macchina in moto e dicendomi" sta tranquilla"Guidò per circa venti minuti, tra le note bellissime delle canzoni trasmesse dalla radio, fin quando arrivammo in un bellissimo posto, c'era una piccola casetta di legno e moltissimo verde.
"Dove siamo" esclamai io mentre girovagavo fra i cespugli. "Ci vengo sempre da solo, ho comprato questo terreno un' anno fa, ma non l' ho mai detto a nessuno, sei la prima persona che ci porto" esclamò Can con un aria soddisfatta. " Non dovrai dire a nessuno dell'esistenza di questo luogo, intesi".
"Ovviamente signor Can" dissi io.Ero felicissima, si era davvero fidato di me.Anche se ancora non mi era chiaro il perché, ma nonostante ciò non ci pensai e mi misi alla ricerca dei pomodori per poi preparare una buonissima insalata da gustare con la carne preparata la signor Can.
Ma non potevo mica avventurarmi nel bosco con un vestito da sera e le scarpe col tacco. Così il signor Can capendo la situazione mi disse di scegliere qualcosa di più comodo fra i suoi tanti vestiti .Non sapevo davvero cosa mettere, qualsiasi cosa avessi messo mi sarebbe stata sicuramente due volte più grande, così presi una T-shirt e la misi a mo' di vestito insieme a dei calzettoni bianchi e dei pantaloncini.
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LE ALI DEL SOGNO
ChickLitSanem è una giovane ragazza un po' ingenua, che sogna di diventare una scrittrice. Troverà un impiego presso un'agenzia pubblicitaria dove incontrerà l'amore