Chapter 6

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Si alza dal divano, lasciando lì Lele, e si dirige verso la porta ma quella si apre per prima

Non avevo messo neanche piede in casa Q4 e già mi ritrovo lo sguardo di Arianna e Vic su di me, esattamente come quello dei ragazzi su Tanc. Osservo l'orario sul mio telefono, notando le chiamate da parte delle ragazze e gli infiniti messaggi da parte loro, capendo solo in quell'istante che avevamo passato del tempo insieme più del previsto. Mi si stringe lo stomaco per la situazione che si era creata. Io ero lì, con la mano intrecciata a quella di Tancredi, Lele vicino ad Arianna e Diego vicino a Vic. Le coppie si erano stravolte tutte quante e, anche se non sembrava, la situazione imbarazzava tutti quanti. I ragazzi non potevano saperne niente, ma noi, noi sapevamo la realtà dei fatti qual era.  Mi volto a guardare Vic che, in quel momento, non era per niente felice di vedermi con Tancredi in quel modo. Ari invece continuava a non dire nulla e Lele e Diego erano lì fermi a guardare il loro amico.

"Tanc, dovremmo lasciare da sole le ragazze"

Diego, per la prima volta nella sua intera esistenza, aveva detto qualcosa di sensato quindi i ragazzi decidono di dirigersi verso camera loro per poterci lasciare da sole. Abbasso lo sguardo sulle mie Nike, sporche a causa della pioggia e della sporcizia che si era creata al parco giochi, cercando di formulare in testa una frase sensata

"Avevamo detto che nessun ragazzo ne varrà la pena"

Sento sussurrare da Arianna, annuendo dopo qualche secondo prima di poter alzare lo sguardo. Era una promessa, quella che significava di più. Dipendeva tutto da quello, non volevamo rovinare la nostra amicizia per dei semplici ragazzi. Alcune cose, probabilmente, non le puoi nascondere altre invece si. In quel momento nessuna di noi poteva nascondere le emozioni che provava per il rispettivo ragazzo, era praticamente impossibile

"Mi dispiace ragazze, sopratutto lo dico a te Vic. Io e Tancredi ci siamo baciati ma sai come stanno le cose"

Mi avvicino a lei, provando in qualche modo di trovare nel suo sguardo un piccolo perdono per la situazione che si era creata tra noi tre. Davvero dei ragazzi hanno il potere di fare tutto ciò? Davvero per loro è così facile?

"Perdonerò te se tu perdonerai Arianna, altrimenti è finita qui ragazze"

La guardo attentamente prima di potermi girare verso la più grande di noi, avvicinandomi solo di poco per poterla osservare. Sono molto legata ad Ari, quello che ci accomuna è davvero grande ed è stata la prima a cui mi sono affezionata in poco tempo. Stringo i denti prima di poter pronunciare qualche parola, ma lei mi precede

"So cosa provi Anna, sono stata la prima a capirlo, ma non sono riuscita a fermarmi quando lui mi ha baciata ieri sera alla festa. Non possiamo rovinare il nostro rapporto per dei ragazzi stupidi e mongoloidi"

"VI SENTIAMO!"

Sentiamo le urla dei ragazzi, provenire dalla stanza di Diego e Lele, e la cosa che possiamo fare è solo scuotere la testa in segno di negazione. Annuisco alle parole di Ari, sapendo anche il rapporto che lei aveva con Lele, e provo a reprimere il dolore che si stava ricreando nel mio petto. Sarebbe tornato tutto come prima tra di noi, lo scopo era quello, ma nessuno ha mai detto che non dovevamo starci male per questa situazione. Guardo entrambe, chiudendo gli occhi per qualche secondo subito dopo prima di poter abbracciare entrambe. Non avevo intenzione di perderle e, quel momento, aveva fatto capire a tutte e tre che è soltanto stupido litigare per loro.

"Ma che carine che siete"

"Ma stai zitto, Diego!"

Tutte e tre pronunciamo quelle parole, scoppiando a ridere subito dopo a causa della faccia di Diego alquanto confusa e incredula per il nostro essere coordinate tra di noi. Osservo le ragazze, spostando poi lo sguardo su Tancredi per accennare un sorriso quasi come per rassicurarlo. Sposto solo dopo qualche secondo lo sguardo in quello di Lele, nuovamente intento a guardarmi in quel modo come il giorno precedente al bar. Perché mi stava guardando in quel modo? Lui sta con Ari, perché dovrebbe? Cerco di reggere il suo sguardo, tentando di decifrarlo per l'ennesima volta ma non mi riesce. Cosa vuoi da me, Lele?

La stanza era completamente buia. Non c'era più nessuno, ero rimasta da sola con un braccialetto nella mano sinistra. Lo osservo attentamente, notando i piccoli dettagli dei vari ciondoli di quell'oggetto. Ognuno rappresentava una città diversa in cui ero stata, mancava solo Milano. Era un regalo da parte dei miei genitori, la cosa che più mi ricordava di loro. Avevo deciso di non aggiungere più ciondoli per un buon motivo
"Tesoro"
Alzo lo sguardo, senza però vedere qualcuno di fronte a me o, comunque, in quella stanza in cui mi trovavo
"Perché ti sei dimenticata di noi? Perché non ci pensi più?"
Corrugo la fronte mentre sento gli occhi bruciare per le lacrime che si stavano creando, girandomi su me stessa per poter capire da dove proveniva quella voce
"Perché ci hai abbandonato di nuovo"
Vedo solo d'un tratto i loro volti che provavo a sfiorare con la punta delle dita, ma era semplicemente fumo perché non riuscivo a toccarli
"Mamma, papà. Vi prego, non lasciatemi di nuovo"
"Sei stata tu. È tutta colpa tua"

Mi metto seduta di scatto, respirando velocemente a quel ricordo, e mi guardo intorno per  poter capire l'ora. Le tre di notte, di nuovo. Quell'incubo non tornava ormai da mesi, da quando avevo conosciuto le ragazze, e pensavo di averlo ormai superato totalmente.

"Anna, tutto ok?"

Mi volto verso un punto della camera, notando Vic che si era svegliata per un attimo. Non volevo farla preoccupare, quindi decido semplicemente di risponderle con un "si" così che si possa addormentare tranquillamente. Mi alzo dal letto, afferrando il cellulare, e mi dirigo verso il balcone di casa nostra. Faceva freddo, non per altro indossavo una delle felpe più pesanti che avevo, ma la notte era una dei momenti della giornata  più belli da vivere. Sento una notifica provenire dal cellulare e abbasso lo sguardo per poter osservare di cosa si tratta, facendo spuntare subito dopo un sorriso sul mio volto.

'Little Baby ☺️☀️'

Vado nei direct di Instagram, toccando sulla chat del ragazzo che mi aveva taggato in quella foto per potergli scrivere un piccolo pensierino

-Grazie per lo sputtanamento-

Aspetto una sua risposta che non tarda ad arrivare. Era davvero ancora sveglio, ma la cosa per loro era alquanto normale quindi non potevo sorprendermi più di tanto

-Come mai sei sveglia?-

-beh...-

"Anna, perché sei sveglia?"

Your smile is mine//Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora