Chapter 2

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"Sai come ti devi stare, eh? Sai come ti devi stare Diego? ZITTO"

Arianna era completamente andata e tutti possiamo accorgerci, in quel momento, com'è arrabbiata nei confronti di Diego. Sono ancora sconvolta dalla situazione in cui ci stiamo trovando, sopratutto a causa dei ragazzi che si trovavano qui a pochi metri di distanza da noi. Lele Giaccari, Diego Lazzari, Tancredi Galli e Gianmarco Rottaro con i loro più fidati amici Valerio Mazzei, Edoardo Esposito e Rosalba Andolfi. Ancora confusa mi volto verso Vi che non spiaccicava parola ma rideva ormai a crepapelle per l'ultima battuta fatta dalla nostra amica Ari

"Beh, Diego, direi che la ragazzina qui ti tiene testa"

Tancredi ormai era intento a ridere senza smetterla neanche un secondo, sapendo di poter sputtanare il suo amico per il resto della loro amicizia. Tutti ormai avevano preso una sottospecie di conversazione tra di loro, tranne me, Lele, Diego e Ari  troppo presi dal guardarci direttamente negli occhi. Cosa stava succedendo?

"Ragazze, direi di andarcene. Non abbiamo bisogno di stare qui con loro"

Tutti si zittiscono e si girano verso la voce che ha pronunciato quelle parole. Io stessa non riesco a concepire il fatto che sono stata io a dire quelle parole. Mi volto verso le mie amiche che mi guardano con le labbra socchiuse e gli occhi spalancati, esattamente come i ragazzi. Probabilmente hanno pensato di fare foto con noi per renderci felici o farci semplicemente un autografo ma, in fondo, noi non volevamo questo. Non eravamo quelle solite fan e se ne sono accorti in quel momento stesso. Osservo Lele, facendo poi spallucce e facendomi spazio tra lui e Diego per poter camminare lontano da loro, sentendo le mie amiche camminare al mio fianco dopo qualche minuto. Non mi sono voltata per guardare i ragazzi, ma i loro sguardi li sentivo bruciare sulla mia schiena

"Seriamente l'hai detto?"

Me lo chiede Vi, ancora incredula ma d'altro canto lei sa il motivo per cui avevo pronunciato quella frase. Faccio semplicemente spallucce mentre mi passo una mano tra i capelli e riprendo a respirare

"Sappiamo tutte e tre che non ha senso sclerarci troppo su di loro e abbiamo anche deciso di trattarli come persone normali. Poi Diego ha fatto scazzare Ari, aveva senso rimanere lì?"

Osservo la mia amica alla mia sinistra, alzando leggermente le sopracciglia per poi fermarmi con i miei passi ormai arrivare alla fermata della metro. Volevo tornare a casa e sistemare tutto, senza pensieri o film mentali che si stavano creando in quel momento. Vic aveva una cotta per Tancredi e io per Lele. Arianna? Beh, lei non era facile su questo punto di vista e non ne parlavamo neanche più.  Quando arriva la metro, nessuno spiaccica più parola non sapendo effettivamente cosa dire, e decidiamo di tornare a casa nostra. Era abbastanza grande per noi tre, nulla di speciale ma fattibile come prezzo e come spazio. Il condominio era relativamente nuovo, all'apparenza abbastanza antiquato ma ben arredato. Aspetto che Ari prenda le chiavi per aprire la porta ed entro subito dopo per poter togliere tutte le mie cose dalla valigia. Il salotto era da rinnovare completamente, grazie ai gusti orribili delle persone che ci abitavano prima, esattamente così come le stanze che avevamo. Io e Vi dormivamo insieme, mentre Arianna aveva una stanza tutta per se. Sistemiamo i nostri vestiti nell'armadio e io tiro fuori la felpa che avevo comprato sul sito dei ragazzi. Tutte e tre ne avevamo una e la usavamo la maggior parte del tempo per stare a casa, qualche volta anche per uscire. Esco dalla stanza, andando poi in camera da Ari per aiutarla con lei sue cose. Aveva portato molti più vestiti di me quindi impiegava anche più tempo nel sistemarli

"Che succede, Anna?"

Alzo lo sguardo su di lei, mentre piegavo una delle sue maglie che si trovava sul letto. Sospiro leggermente, facendo spallucce e porgendole una maglia di ricambio per non farla stare più con quella stoffa appiccicosa

"Niente, non pensavo di incontrarli in una situazione del genere. Non pensavo di incontrarlo e di non spiaccicare neanche mezza parola, tranne il dire a voi di andarcene da lì"

Sbuffo leggermente, sentendo poi Vi chiamarci perché voleva sapere le pizze che volevamo mangiare. Alzo le sopracciglia, guardando Arianna, e corro immediatamente nel salotto in cui Vi stava

"PIZZA!"

Urlo tanto forte che addirittura il tipo dietro al telefono si mette a ridere, cosa che mi fa imbarazzare e arrossire in una maniera allucinante. Mi butto sul divano, decidendo con le ragazze di passare il resto della giornata sdraiate sul divano e ad aspettare la nostra pizza

Erano ormai le otto di sera ed eravamo stanche di guardare serie tv intere per tutto il tempo, quindi decidiamo di uscire un po' per la nostra via. È abbastanza comoda la posizione del nostro condominio, non per altro Vi l'aveva scelto proprio lì. La sua università era a pochi passi, esattamente come la fermata della metro, uno dei tanti ristoranti e un bar piccolo proprio sotto casa. Non abbiamo problemi e la cosa non può che farci comodo. Decidiamo di cambiarci e di non andare con le felpe, probabilmente per la muffa che ci abbiamo fatto dentro per ben sei ore di fila, ma quelli erano solo piccoli dettagli

Mi ritrovo davanti allo specchio, con ormai i nervi a mille non sapendo minimamente cosa indossare. Il mio fisico non mi è mai piaciuto e stavo facendo il possibile per poterlo cambiare. Per carità, le curve non mi mancavano, ma quei chili di troppo mi davano troppo fastidio

"No, basta! Io non esco ragazze"

Urlo, sedendomi poi sul mio letto con le mani tra i capelli per la disperazione. Ero fatta così, se una cosa non era come la volevo io probabilmente mi sarei disperata per giornate intere, ma le mie amiche avevano sempre una soluzione a tutto ciò esattamente come in quel momento

"Dai, Anna, non fare la scema e alza quel culo o ti prendo a calci in culo"

Con la sua finezza, Arianna entra in camera e mi raggiunge per guardarmi qualche minuto. Alzo lo sguardo verso di lei, osservandola poi andare verso il mio armadio e tirare fuori una gonna nera a vita alta, probabilmente l'unica che mi stava decentemente grazie al taglio stretto sulla vita e l'essere morbido dai fianchi in giù, e il top verde acqua senza maniche.

"Ari, aiuti anche me? Sto messa peggio di Anna fra un po'"

"Grazie, mongoloide"

Dico, lanciando un cuscino verso la faccia di Vi che se la stava ridendo sotto i baffi. Io e lei non abbiamo mai avuto l'autostima necessaria per poter uscire con vestiti corti o comunque uscire senza felpe che coprivano tutto il nostro corpo. Invidiamo entrambe Ari, lei ha il fisico perfetto che tutte vorrebbero ma lei stessa ci manda a quel paese quando glielo diciamo. Prendo i vestiti, mentre le ragazze vanno a scegliere qualcosa per Vi, e inizio a sistemarmi almeno un po' per sembrare decente.

Siamo pronte da almeno dieci minuti, l'unica cosa che manca sono le chiavi per non rimanere fuori casa , e in quel momento faccio caso a come sono vestite le mie amiche. Ari ha dei pantaloncini neri a vita alta, con un top bianco che le stava da favola. Vi, invece, aveva anche lei indossato dei pantaloncini con una maglia nera infilata solamente davanti dentro ai pantaloni. Beh, avevamo stile.

"Muoviamoci, sono già le dieci di sera"

Scuoto la testa mentre apro la porta, così da uscire dal nostro appartamento, e mi dirigo verso il portone. Mi guardo intorno, notando la nostra via alquanto piena di gente, e alzo le sopracciglia chiedendo scusa ad un tipo con cui mi ero scontrata

"Direi di andare da qualche altra parte.."

Dico alle ragazze mentre mi volto verso di loro. Non pensavamo minimamente di trovare così tanta gente ma ci siamo proprio trasferite di Sabato, il che non rendeva la cosa più facile. Decidiamo di andare a City, senza ma e senza però, e ci incamminiamo osservando un po' i dettagli dei dintorni

"La zona non è affatto male"

Conferma Ari mentre arriviamo a City in una decina di minuti a piedi. Mi dirigo verso un muretto lì vicino, sedendomici sopra mentre noto alcune persone accendere la musica ed iniziare a ballare. Non erano molto lontane quindi potevo ascoltare benissimo anche io. Fuckboy era la canzone che avevano scelto, una delle canzoni che amo follemente

"Ehm, ragazze?"

Ci voltiamo verso Vi, corrugando la fronte non capendo quel suo tono quasi preoccupante mentre ci chiama.

"Vi, che succede?"

Your smile is mine//Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora