Chapter 27

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"Potresti per favore dirmi che succede?"

Lele cerca ormai da ore di prendere il mio cellulare, ma non glielo permetto neanche. Non può vedere tutti i messaggi da quell'anonimo, da parte di Giulia o, addirittura, le chiamate. Nessuno poteva sapere.

"Lele, ti prego basta"

Ero sul punto di scoppiare a piangere, sentivo le lacrime minacciare di scendere e rigarmi le guance con il loro calore. Punto lo sguardo in quello del mio ragazzo, sperando sia tutto semplicemente uno scherzo ma questa era la crudele realtà. Quella brutta. Mi alzo dal letto per potermi vestire e infilare le scarpe, cercando di non far vedere le lacrime iniziare a far bruciare i miei occhi e a bagnare la mia pelle

"Mi spieghi perché ti ostini a nascondermi le cose?"

Mi volto di scatto verso di lui, sentendo il cuore in gola battere così velocemente da farmi mancare l'aria, nella mia testa solo il colore nero e le mie mani non riuscivano neanche a rimanere ferme. Devo andarmene, non posso rimanere e fare del male ad entrambi.

"Devo andare"

Il mio è semplicemente un sussurro che non riesco ad uscire completamente dalle mie labbra, ma mi dirigo comunque verso l'uscita della stanza senza dire altro. Sento solo la sua mano prendere il mio polso, girandomi nella sua direzione e trovandomi con il suo volto a pochi millimetri dal mio. Il mio respiro inizia a diventare pesante, le guance iniziano ad andare a fuoco, il petto si alza e si abbassa velocemente mentre nel mio stomaco succede di tutto

"No. Tu rimani qui.. io.. cazzo, ho bisogno di te"

Quelle parole scatenano ancora più dolore dentro di me, ancora più paura e ancora più amore nei confronti di questo ragazzo. Ormai le lacrime si sono impossessate dei miei occhi, la mia voce è strozzata, un sussurro leggero che nessuno potrebbe sentire se non stando vicino esattamente come Lele in questo momento. Porto una mano sulla sua guancia per poggiare la mia fronte sulla sua, cercando di smetterla di piangere e di singhiozzare ogni due per tre ma non era possibile

"Lele.."

"Sweety, ti prego non andartene via"

"Io devo, devo allontanarmi da voi e non posso rimanere ancora qui. Succederà qualcosa, me lo sento. Succederà qualcosa di veramente brutto e io non sono.."

"Ti amo"

Eccola qui, ecco la bomba atomica che può riuscire a ricompormi e a spezzarmi allo stesso tempo. Sento il mondo cadere in piccoli pezzi, facendomi sentire un peso enorme sulle mie spalle che si trasforma, man mano, in un dolore atroce. Riesco solo a portare le mie mani sul volto, scoppiando a piangere come non mai mentre cerco di trattenere le urla che volevo far uscire dal mio corpo. Sento del calore avvolgermi i polsi, Lele cerca di spostare le mani dal mio volto e ci riesce in poco tempo, è troppo forte per me. Sopratutto in quel momento

"Sweety, guardami"

Alzo lo sguardo nel suo, uno sguardo pieno di rabbia verso me stessa e pieno di dolore incontrollabile. Non posso continuare questa cosa, non posso fargli del male

"Non posso farlo più"

"Guardami e dimmelo, dimmelo che dobbiamo stare insieme io e te"

Rimango senza fiato nel sentire quelle parole, con la testa che scoppia dal male e il cuore nel petto che non vuole saperne di darsi una calmata. Io, che ho sempre avuto paura di una cosa del genere, devo allontanarmi dalla persona che ho sempre voluto. Mi avvicino al suo volto, dopo aver sentito la porta della stanza aprirsi. Stavamo urlando, non so quando sia iniziato tutto ciò ma quelle parole erano uscite con urla da parte di entrambi. Sentivo gli sguardi di tutti addosso, ma la mia completa attenzione è rivolta a Lele

Your smile is mine//Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora