21. Conseguenze

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La serata era passata velocemente.
Appena arrivata a casa mi ero messa subito sotto le coperte. Non ho cenato. Semplicemente non volevo fare niente.

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I raggi del sole mi stavano svegliando da quel sonno così profondo.

"Maledizione" sospiro.

Non volevo fare niente. Oggi non era neanche il giorno in cui potevo riposare e se non vado...beh, in ogni caso non avrei comunque scelta.

Mi alzo dal letto e mi preparo.

Dopo circa venti minuti mi trovo davanti al capannone.

"Dai, Grace. Spera solo che anche oggi finisca in fretta." dico per consolarmi.

Appena entro dentro quel edificio gigante sento le urla di Savannah.
Stava litigando con Damon.

Non c'è mai pace in questo posto...Roteo gli occhi e mi faccio avanti tra la folla che si era creata.

Tutti curiosi.
Non fanno un po' i cazzi loro?

Savannah e Damon si stavano urlando a vicenda, come due scimmie che stavano litigando per una banana.

"Cosa avete da urlare alle...7.28 del mattino?! Vi siete mangiati il cervello?" chiedo mettendomi ad urlare anche io.

Non volevo urlare, ma dovevo prendere, in qualche modo, la loro attenzione.

Damon e Savannah mi guardarono sconvolti per poi roteare entrambi gli occhi.

"Vi ho, per caso, detto che dovevate ignorarmi?" chiedo disperata.

Damon sbuffa per poi girarsi verso di me "Il mondo non gira intorno a te, Grace. Smettila di fare l'egoista." dice e si gira, di nuovo, verso Savannah per ricominciare la rissa.

"Io? Egoista? Serio? Perché dovrei sembrarti egoista se tutto quello che faccio è preoccuparmi degli altri? Ah, giusto. Tutto questo disprezzo nei miei confronti è per la litigata di ieri, vero?" dico incrociando le braccia al petto a mo di sfida.

Volevo che si liberasse di tutto e che una volta per tutte si confrontasse con me.
Le nostre litigate sono sempre state a metà. Volevo sapere cosa gli passasse per quella mente.
Cosa pensasse ancora di me.

"No, non è per la litigata di ieri. Non te ne rendi conto, ma tutto quello che fai è preoccuparti dei tuoi problemi. Non pensi agli altri come dici tu e questo ti rende ancora di più egoista." mi dice con una voce calma che mi mette sempre paura.

Sbuffo divertita.
Ora tutta l'attenzione degli altri, compresa quella di Savannah, era su di noi.

"Quindi io sarei egoista...wow. Lo stai dicendo proprio tu, Damon Stone?" dico assottigliando gli occhi.

"Cosa hai che non va Grace? Perché cazzo non ammetti quello che dicono gli altri?"

"Che sono un mostro? Che sono una maniaca psicopatica? Se vuoi te ne faccio una lista." dico con gli occhi spalancati.

Don't test me bitch...

Damon si rabbuiò per un secondo ma si riprese subito.

"Ah e dimenticavo. Non dirmi che sono egoista quando l'unico che lo è sei tu. Perché se volessi uccidere me stessa, salirei sul tuo ego per poi saltare giù al tuo IQ." dico per poi lanciare un'occhiataccia al sottoscritto.

Erano tutti rimasti a guardare la scena con la bocca aperta.

Feci un ghigno. Migliore risposta che ho mai dato.

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