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< vorrei parlarti. >

Gli altri si richiusero la porta alle spalle, e Shouto si sedette accanto a me.

< hey icyhot, di cosa volevi parlarmi? >

Il ragazzo inclinò la testa lievemente confuso, facendomi ridacchiare < icyhot? >

< Sì, per il tuo quirk. Mi sembrava un soprannome carino, ma se non ti piace... >

< No, mi piace. >

< Ne sono felice. Dicevamo? >

Shouto inspirò, per poi dirmi: < Beh, tu ti sei aperta con noi, perciò mi sembrava corretto raccontarti la... la mia storia?> il suo sguardo si fece triste, e sollevò il braccio per coprirsi la bruciatura sull'occhio sinistro. < Questa... Ti dirò il motivo per cui odio mio padre, il mio lato sinistro e ciò che ha a che fare con lui. Io... mia madre aveva ragione, questa
parte di me è... è orribile >

< Shouto... > Gli presi la mano nella mia, e con la destra iniziai a tracciare delicatamente il contorno della bruciatura. < Non sentirti in dovere di dirmelo, non voglio... non voglio farti soffrire ancora. Però... vorrei che tu sappia che... io la trovo bellissima. >

Il ragazzo sussultò. < Dici... dici sul serio? >

< Certo. Fa parte di te, e non la cambierei. Ognuno di noi ha qualche segno che lo contraddistingue. Kiri ha la cicatrice sopra l'occhio, Denki il segno sui capelli, io... io ho queste > sollevai un lembo della maglia, scoprendo i segni bianchi che percorrevano la mia pancia.
< Quella dimostra soltanto la tua forza. Se tu sei qui, ora, nonostante tutto, è perchè sei riuscito a superarlo. Le nostre cicatrici non servono a farci soffrire, ma a spingerci ad andare avanti. Forse... anche io l'ho imparato troppo tardi. >

< Come fai? >

< Cosa? >

< A sapere sempre che cosa dire per farmi sentire meglio. In ogni caso, voglio dirtelo. >

Gli presi l'altra mano nella mia, e il ragazzo iniziò a raccontare.

Mi raccontò di come suo padre aveva 'scartato' i suoi fratelli, perchè troppo deboli, e di come lo considerasse solo uno strumento per superare All Might. Mi raccontò di sua madre, di Touya e della sua infanzia.

Quando ebbe finito, aveva le guance rigate di lacrime. Rimasi un secondo in silenzio, indecisa sul da farsi. Poi, semplicemente, lo abbracciai.

Il ragazzo mi strinse forte, soffocando le lacrime nella mia spalla, mentre io gli accarezzavo i capelli. Non dissi niente. Non ce n'era bisogno.

Dopo una decina di minuti si staccò, passandosi una mano sul volto.

<M-mi dispiace, scusa...>

<Ehi, non ti preoccupare. Ricordi cosa ti dissi quel giorno? Che se avrai bisogno io ci sono, così come voi ci siete stati per me poco fa. Credevo di averlo superato ormai, ma a quanto pare la mia è una ferita sempre aperta. Però... raccontrlo mi ha fatto bene, sai? Per due motivi. Il primo è che ora ho quattro fantastiche persone in più su cui contare, le quali so che mi aiuteranno nel momento del bisogno. Il secondo è che ora mi sento un po' meglio. Ho capito finalmente che non posso semplicemente lasciarmi tutto alle spalle, e non posso nemmeno continuare a far finta che Tomura sia ancora un mio amico. Non lo è mai stato, credo... Devo affrontare i miei problemi, e se dalla mia ho persone come te, Izuku, Kiri, e persino Kacchan... Non credi sia più facile? >

< Sei incredibile Ev. E hai ragione, come al solito. Anche io mi... mi sono sentito meglio parlandone. E... posso contare sul tuo aiuto vero? >

 𝒉𝒆𝒓𝒐𝒆𝒔🦋🌧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora