<è successo qualcosa con lui, giusto?>
Silenzio. <lo prendo come un sì.>
<senti Sho, prima ho visto, mentre Izuku ha attivato il O- il suo quirk, hai involontariamente generato delle piccole fiammelle.>
<avevo fatto un giuramento.>
<Ehi, Sho, Shoto, guardami> mi avvicinai a lui, guardandolo negli occhi <Non fartene una colpa. Non è colpa tua, non lo è mai stata.> Gli scostai una ciocca di capelli rossi con le dita. <Non hai scelto tu di nascere con questo quirk, però è successo. Sai che cosa significa? che è il tuo quirk, non il suo. E lo è sempre stato, sin dal primo momento in cui l'hai usato. È vero, lui ti ha causato tanto dolore, ma non fare di tutta l'erba un fascio. Io ho un quirk simile al suo, e sono qui per aiutarti, sono qui per te. Perchè ti voglio bene. Non è il quirk a compiere azioni sbagliate, ma la persona. Ti prego ricordatelo.>
Ero letteralmente a cinque centimetri dalla sua faccia, ma in quel momento non me ne accorsi nemmeno. Vidi gli occhi del ragazzo farsi un po' lucidi mentre mi abbracciava.
Rimanemmo così per un paio di minuti, finchè una voce ci fece staccare.
<ehm- uh... Todoroki-kun, v-volevi vedermi?>
<sì, ti devo chiedere una cosa, Midoriya>
<g-già, ma non volevo i-interrompervi...>
<Non ti preoccupare Izu, avevamo finito di parlare. Più che altro non metteteci troppo, tu sei il primo concorrente Sho>
Guardai Shoto, sorridendogli, come per dirgli: tranquillo, di lui ti puoi fidare, e mi avviai verso l'uscita, dove si trovava il punto di ritrovo per la terza prova.
A circa metà strada mi scontrai una delle ultime persone che avrei voluto vedere al momento.
<oh mi scusi Endeavor-san, non l'avevo vista>
<uh? ah già, tu sei la ragazzina di Hawks>
<se le piace definirmi così...> feci spallucce, cercando di superarlo.
<senti mocciosa, ho visto che sei molto amica di mio figlio.>
Mi fermai, tornando a guardarlo, e facendo un cenno del capo per incitarlo a continuare.
<devi stargli lontana. Mio figlio ha come obbiettivo superare me e persino All Might, e una stupida amicizia non farà altro che rallentarlo. Stagli alla larga, non ha tempo per te.>
<Mi permetta di essere totalmente schietta con lei, per favore. Come hero la ammiro moltissimo, e le sarò eternamente grata per quello che ha fatto per me quella notte. Però, il modo in cui tratta suo figlio... Shoto non è un oggetto. E non è lei. Gli lasci i suoi spazi, i suoi sogni e le sue ambizioni. La smetta di nascondere il suo fallimento dietro di lui, per l'amor del cielo, non ha cinque anni! Quel ragazzo...> indicai il verso opposto al quale mi stavo muovendo <ha una vita. Deve stare a lui decidere cosa farne di essa. Un padre non dovrebbe ridurre un figlio in quello stato.>
Gli lanciai un'occhiata gelida e uscii, senza aspettare una risposta dall'uomo che era rimasto là, immobile.
<Ragazze, perchè siete vestite da cheerleaders?> fu la prima cosa che notai.
<chiedilo a quel deficiente del tuo migliore amico!>
<Sempre il solito... Forza, raggiungiamo gli spalti, a breve inizierà la prima sfida>
Augurai la buona fortuna a Sero, che aveva un'espressione vagamente disperata e poi mi avviai insieme alle ragazze.
Dove è finito Shoto? Che abbia incrociato... ma no, non ne avrà avuto il tempo.
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𝒉𝒆𝒓𝒐𝒆𝒔🦋🌧
Fanfiction« 𝙨𝙚 𝙘'𝙚' 𝙪𝙣𝙖 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙪𝙣 𝙚𝙧𝙤𝙚 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙥𝙪𝙤' 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙚' 𝙞𝙜𝙣𝙤𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙞𝙣 𝙙𝙞𝙛𝙛𝙞𝙘𝙤𝙡𝙩𝙖', 𝙙𝙞 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙖𝙨𝙨𝙤𝙡𝙪𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙚𝙧𝙩𝙖. 𝙉𝙤𝙣 𝙡𝙖�...