Capitolo 12

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«Agente, quando torniamo mi ricordi di stilare un decreto che vieta di portare i bambini in aereo?» gli sussurra il premier, riferendosi al bambino dietro di loro che non ha smesso di piangere da almeno mezz'ora, cioè da quando sono partiti. Il bello è che sono anche nell'area riservata ai biglietti più costosi.

Il Presidente avrebbe voluto spostarsi tramite un volo di Stato, in modo da non avere nessuno tra i piedi, ma aveva spiegato alla ragazza che ci fosse stato un problema in merito.

La ragazza lo capisce molto bene. «Non sopporto i bambini.» asserisce. «o meglio, mi ricordo mia sorella fosse un incubo quando era piccola, e non riesco a capire come i miei genitori abbiano fatto a non dare di matto.»

«Da genitore, posso dirti che l'amore verso i figli è tanto, ma a volte viene messo a dura prova...e scommetto che non sarai stata neanche tu facile da gestire.» commenta il Presidente.

Sofia si era quasi dimenticata che l'uomo avesse un figlio, e le fa strano pensare ciò. Che, fino al divorzio, ha vissuto con una donna e hanno cresciuto un figlio. «Dicevano fossi più sveglia di mia sorella, molto curiosa e piangevo poche volte.»

«Vorrei poter dire la stessa cosa di mio figlio, ma non posso.»

Il bambino dietro di loro sta ancora piangendo, e Sofia sta perdendo la pazienza. «Ho Netflix sul telefono, mi ero scaricata dei film ieri sera...credo che proverò a vederne uno, almeno per cercare di non sentire più questo dannato bambino. Se vuoi farmi compagnia, ti passo una delle due cuffie.» decide, tirando fuori il cellulare.

Le guardie del corpo, con Simona e Rocco, sono due file più avanti. I biglietti li ha distribuiti Cecchi a tutti, e Sofia deve ancora capire se ha volontariamente fatto sì che lei e il Presidente capitassero su due posti vicini, lontani dagli altri.

«Accetto volentieri l'offerta, le mie orecchie hanno bisogno di sentire qualcos'altro.» si lamenta lui. «però aspetta, che tipo di film hai scaricato?»

La ragazza l'osserva divertita, perchè già si immagina il Presidente inventarsi scuse in caso si tratti solo di film horror. Per fortuna, aveva pensato anche a lui. «Ho un thriller, una commedia e un film d'azione.»

Lui sembra rilassarsi. «Vada per il film d'azione.»

—-

Inutile dire che l'hotel è a cinque stelle, e Sofia non crede le capiterà mai l'occasione di tornare in un posto simile. La temperatura, nonostante sia ottobre, non è troppo fredda, e la ragazza si ritrova a suo agio nella giacca.
Ha dovuto optare per un abbigliamento più elegante, visto che non solo probabilmente apparirà in qualche foto di giornalisti, ma si tratta di incontrare figure politiche più che importanti a livello mondiale.

Trascina la sua valigia insieme a Cecchi, con il Presidente poco più avanti, insieme alle altre due guardie, mentre Rocco e Simona sono rimasti indietro.

Vede il mare da qua, che è veramente vicino all'hotel, anche se sta cominciando a farsi buio. «Adesso ci sistemeremo nelle camere e ci ritroveremo insieme per cena.» inizia a spiegarle Cecchi il piano del week end. «questa sera non è previsto nulla, anche perché dei capi di governo devono ancora arrivare, e le discussioni inizieranno sabato, ossia domani mattina. Il Presidente avrà una giornata impegnativa, e non so se lo rivedremo a pranzo, ma sarà impegnato anche tutto il pomeriggio. Il posto in cui avverrà il confronto tra i leader è più che sorvegliato, quindi probabilmente ti farò compagnia, e anche gli altri non potranno partecipare.»

«Torniamo domenica, giusto?»

Il bodyguard annuisce. Sono quasi arrivati all'ingresso dell'hotel, che da fuori è qualcosa di pazzesco. «Sì, forse riusciremo ad utilizzare un volo di Stato. In ogni caso, anche domenica avrà delle riunioni, perciò ripartiremo poco prima di cena.»

Protecting you. |GIUSEPPE CONTE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora