Capitolo 25

1.2K 50 14
                                    

«Quindi, tutti i presenti alla cena pensano che siamo tornati insieme, giusto?» gli chiede Olivia, mentre l'autista sta parcheggiando. Cecchi è seduto davanti, e Giordano accanto a loro.

«Se hanno letto i giornali, sì. In ogni caso, lo vedranno stasera.» risponde il premier, domandandosi se Sofia è già arrivata.
Da una parte freme dalla voglia di vederla, dall'altra sa che si sentirebbe solo peggio.

I quattro scendono dalla macchina, e il Presidente si sistema meglio la giacca blu.
È uno dei suoi colori preferiti, per questo ha così tante giacche di quel colore. Per fortuna, quel pomeriggio Olivia si era presentata a Palazzo Chigi, preparandogli così tante camomille che era riuscito a dormire qualche ora, avendo ovviamente la giornata libera dal lavoro.

Le sue occhiaie, ora, sono meno evidenti rispetto agli ultimi giorni.

Inquadrano subito Vecchione, che gli viene incontro. «Presidente, che piacere vederla!» esclama, con sincerità. Si sono sempre stati simpatici, da quando lui è diventato premier. «È un piacere conoscere anche lei.» aggiunge, rivolgendosi ora alla donna. Cecchi e Giordano stanno facendo un giro del giardino, parlando tra di loro. Crede che molti debbano ancora arrivare, visto che loro sono un pochino in anticipo.

«Olivia Paladino, piacere tutto mio.» si presenta, anche se Vecchione sa già sicuramente il nome, grazie ai giornali. Insomma, ci è stato ben due anni, sapranno tutti chi sia. È vestita con un tubino nero, che mette in risalto il suo fisico. Il Presidente si ritrova a pensare che una volta impazziva per quel fisico. Invece, adesso, non gli fa né caldo né freddo. «È molto bello qui, come mai avete scelto questo posto?» intavola una conversazione la donna.

Lei e il capo dei servizi segreti iniziano a parlare piacevolmente, con Giuseppe che un po' ascolta, un po' partecipa e un po' guarda verso il parcheggio, aspettandosi di vedere la ragazza arrivare da un momento all'altro.

Il giardino, intanto, inizia a riempirsi di agenti.

«...e quindi niente, siamo riusciti a risolvere il caso in veramente poco tempo, tutto grazie a...» si interrompe Vecchione, osservando qualcuno alle loro spalle. «Agente Ferrari! Ben arrivata, presentaci il tuo accompagnatore.»

Accompagnatore?

Sia lui che Olivia si girano verso la nuova arrivata, Sofia Ferrari.

Il premier rimane con la bocca dischiusa, imbambolato: non l'ha mai vista con un abito del genere, che le risalta la luminosità del viso, e fascia perfettamente le sue forme. Ha i capelli legati in una crocchia, e sembra uscita da un film della Disney.

Fa sfigurare tutti i presenti.

È bellissima.

Anche se lo è pure con il pigiama addosso, struccata e appena sveglia, o con quella tuta con cui l'ha vista fin troppe volte.

Si sta avvicinando a loro, ed è solo a quel punto che si rende conto non è da sola. È accompagnata da un ragazzo, dai capelli sul castano chiaro e gli occhi verdi. Dovrà avere la sua età, e un fisico scolpito.

Possibile che abbia già trovato qualcun altro?

Sente il bisogno di allontanarsi, di andarsene via da quel posto.

Il premier ha un bicchiere di plastica in mano, con del vino all'interno, che aveva preso prima dal tavolo allestito all'esterno, in cui ci stanno anche dei piccoli antipasti.

Ne beve un sorso.

«Piacere di conoscervi, io sono Mattia Mancini.» si presenta il ragazzo. Il vino gli va di traverso, e si ritrova a tossire. È più che sicuro sia il nome del suo ex. «È un onore essere qui.»

Protecting you. |GIUSEPPE CONTE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora