Il rosso tolse la mano dagli occhi, per capire chi fosse.
-Ei- sorrisi dolcemente e mi goderti la sua faccia sorpresa.
-Ei...- disse infine con un leggero sorriso in volto, che pian piano divenne sempre più amaro.
-Senti la storia della ragazza in discoteca...- iniziò, ma lo zittii subito distendendomi su di lui e mettendogli un dito sulle labbra.
-shhh tranquillo, so già tutto.- gli sussurrai con un sorrisetto.
-come?- chiese un po' stupito
-Mario- risposi semplicemente io.
-ah ecco...- disse lui sorridendo. Appoggiò le sue mani sui miei fianchi e mi guardò dritto negli occhi.
-senti, anche se Mario ti ha spiegato la situazione voglio lo stesso scusarmi, sono stato un idiota, avrei dovuto dirti...- cercava in tutti i modi di scusarsi, era veramente dispiaciuto, e ciò lo rendeva ancora più adorabile, ma io l'avevo già perdonato, e non avevo bisogno di sentire altro, così mi avvicinai a lui e, prima che potesse proseguire con le scuse, lo baciai.
Inizialmente era confuso, ma poi capì che era tutto ok e ricambiò il bacio.
Restammo così per un po', io attaccata al suo collo e lui ai miei fianchi, attaccati l'uno all'altra. Finché non si spostò, mi fece finire sotto, mentre lui era sopra. Ma prima che capissi cosa stava succedendo Cico si alzò di scatto e si diresse verso la porta.
-ch...che fai?- chiesi un po' stordita, senza ricevere nessuna risposta. Il ragazzo si avvicinò alla porta e afferrò la maniglia, un lieve *click* mi fece capire che aveva chiuso la porta a chiave. Quando si girò verso di me la sua espressione era cambiata, era più sicura, mentre un ghigno gli corniciaia il volto. Si girò completamente appoggiando le mani alla porta, poi si morse il labbro.
-tranquilla, adesso ci penso io a te.- disse un attimo dopo di tornare a letto.
Iniziò a baciarmi, ma stavolta spinse di più con le labbra. Le sue mani erano già sotto la mia maglietta e pian piano iniziavano a scendere.
D'un tratto le nostre labbra si staccarono, lui portò le sue verso il mio collo, e lo morse.
-ahhh- un urlo involontario uscì dalla mia bocca, mentre un fremito mi pervase tutto il corpo.
-pi...piano...- dissi trattenendo a stento un altro urlo. Lui nel mentre sorrise, poi rispose:
-oh andiamo, so che ti piace- dopo le sue parole tirò fuori la lingua per leccare una parte di collo che successivamente morse.
Un altro fremito mi pervase, involontariamente mi strinsi a lui mentre quest'ultimo sorrideva soddisfatto.
D'un tratto smise di mordere e iniziò a succhiare il collo, era piacevole, e mi rilassai staccandomi un po' dal rosso. Lui ne approfittò immediatamente ed infilò una mano nei miei pantaloncini, prima scese e poi risalì prima di infilare un dito nella fessura.
-ahhh- continuai a fare strani versi che neanche pensavo di riuscire ad emettere, ne infilò un altro, poi un altro ancora, finché non mi fece un po' male, poi iniziò ad andare avanti e indietro, prima lentamente, poi sempre più veloce.
-Nyaaaaa...- ecco, un altro verso a me sconosciuto, ma sembrava che a lui piacesse, dato che sentivo qualcosa crescere e indurirsi sempre di più tra i suoi pantaloni.
Tolse la mano dai miei pantaloni e prese l'orlo della mia maglietta, la fece salire pian piano, fin quando me la tolse, io feci lo stesso con la sua. Mi morsi il labbro appena vidi la sua tartaruga scolpita. Aveva un fisico da Dio.
Si buttò nuovamente su di me e mi baciò. Mentre con le mani giocherellava con i miei pantaloncini. Pian piano li tirò giù e li tolse, fece lo stesso con i suoi. Mi aggrappai al suo collo, mentre lo sentivo entrare...
-Nyaaaaa...- un altro urlo uscì e incoraggiò Cico ad andare sempre più veloce...SPAZIO AUTRICE: FINALMENTE HO FINITO ANCHE QUESTA PARTE, COSA ACCADRÀ? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO...
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Odi et amo
FanfictionFamiglia difficile e un segreto da nascondere, come bisogna comportarsi con i propri amici in una situazione del genere? E sopratutto cosa bisognerebbe fare se uno di questi fosse di più di un semplice amico...