L'amore tra gli dei // Loki

Capitolo 2

Erano passati diversi giorni da quello strano incontro. Thor si era lasciato tutto alle spalle, ma suo fratello no. Loki era davvero incuriosito da quella creatura luminosa.

Add una settimana dall'avvenimento, Loki decise, di nascosto, di tornare in quella stanza.
La creatura era sempre al suo posto, ancora incatenata.
L-io sono Loki, figlio di Odino e Dio degli inganni.
S-buongiorno principe di Asgard, io sono Skadi.
I due si guardarono per qualche secondo finché il principe non iniziò a girare intorno a quella strana ragazza. Lei non si poteva girare a causa delle catene, ma sembra che in qualche modo continuasse a guardarlo. La sensazione era strana.
L-cosa sei?
Lei lo fissava con quegli occhi di ghiaccio. Sembrava che stesse scegliendo le parole migliori.
S-non è facile da spiegare mio principe.
L-tu fallo comunque
Sul volto di lei non appariva nessuna emozione.
S-sono una specie di ninfa. Vengo da un pianeta molto lontano, distrutto in un tempo lontano. Sono una tra i pochi sopravvissuti.
L-come sei arrivata qua?
Il principe le girava ancora intorno.
S-un giorno il pianeta iniziò a tremare, ed esplose. Io stavo tornando da una missione di ricognizione su un pianeta vicino, ed ho visto il mio mondo, la mia casa andare in mille pezzi. L'onda d'urto mi colpì e mi stordì. Volai per diversi giorni attraverso lo spazio, spinta dalla potente onda d'urto, finché non arrivai qui. Le guardie mi recuperarono e mi portarono a palazzo, davanti al padre degli dei.
L-storia tragica quella che mi racconti. Ancora un dubbio gira però nella mia testa..... perché sei incatenata qui sotto?
S-suo padre, quando mi vide mi fece rinchiudere, considerandomi troppo potente e pericolosa per essere lasciata libera ad Asgard.
L-quale sarebbe il tuo potere, tanto forte e pericoloso da spaventare mio padre?
S-io vedo il futuro, il presente ed il passato, io leggo la mente e la controllo.
Il principe fu sorpreso da quella risposta. Mai nella sua vita aveva conosciuto una persona con questo potere.
L-dimostralo.
Il suo tono era calmo, ma allo stesso tempo di sfida.
S-perché dovrei?
L-perché lo decido io
S-io non sono di questo pianeta, non sono una suddita di tuo padre, e nemmeno tua. Ti parlo con rispetto perché sei il principe del posto, ma non sei il mio capo.
Lei lo fissava. I suoi occhi azzurri erano incatenati a quelli verdi di lui.
Anche lui la fissava, non toglieva il contatto visivo, ma sorrise. Il suo era un sorriso di soddisfazione. Gli piaceva il carattere dell "ninfa"
L-benissimo. Da ora mi puoi considerare un tuo amico. Tornerò tra qualche giorno, da quello che mi hai detto non penso che mio padre sarebbe lieto di vedermi qui in tua compagnia. Devo tenerlo allo scuro del nostro incontro e dei futuri. Arrivederci Skadi.
La ragazza accenno ad un leggero sorriso, e quando Loki uscì richiuse gli occhi.

Loki torno il più velocemente possibile nelle sue stanze, cercando di non destare sospetti. Di li a poco sarebbe arriva la cena.
Era ormai una settima che la ragazza che gli portava la cena era cambiata. Non ne sapeva il motivo, ma nemmeno gli importava, detto francamente quella la odiava. La nuova ragazza invece era simpatica. Atla era il suo nome. Non la conosceva da molto, ma doveva ammettere che era carina, ma non il suo tipo.

Era tornato in camera da poco più di un minuto e stava riprendendo fiato quando Atla bussò.
L-entra
A-ecco a lei, buona cena.
La ragazza non aveva nemmeno provato ad alzare lo sguardo che già se ne stava andando.
L-cosa è questo?
A-oh è un pane speciale mio signore, una delle cuoche lo ha preparato oggi. È una ricetta molto usata in paese.
L-mmmm... chi sarebbe questa cuoca?
A-si chiama Sigyn
Loki non parlo più, così la ragazza uscì dalla stanza del principe.

Il ragazzo su era messo e mangiare pensando. Davvero quella "ninfa" sapeva fare quelle cose? Doveva scoprirlo, ma non pestava tornare i giorni seguenti, se ne sarebbero accorti a palazzo.
E poi quella ragazza, Atla.... avrebbe potuto provare a conoscerla. Se fosse stata sempre lei a portare il cibo, conoscendola, avrebbe potuto fare conversazione con qualcuno che non fesse la sua famiglia o una guardia.

Loki si addormentò profondamente, ma i suoi sogni furono confusi a causa dei troppi pensieri.