Secondo Capitolo

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Emily lo accoglie alla porta con un morbido gatto nero tra le braccia che gli presenta come Alfred.

''Louis l'ha chiamato così,'' spiega la ragazza. ''È il nostro pigro maggiordomo personale.''

Non appena Harry gli offre il palmo della mano, Alfred ci poggia il suo polpastrello al centro, e lui fa scorrere il pollice sul suo manto, ma solo una volta.

''Piacere di conoscerti,'' gli dice. Dopodiché tira fuori il mazzo di peonie che aveva scelto mentre raggiungeva casa Tomlinson. ''Ho chiesto a Louis quali fossero i tuoi fiori preferiti.''

''Sono bellissimi, Harry. Grazie,'' sussurra lei. ''Entra dentro, ti prego. Accomodati. Mettiamoli in un vaso.''

La ragazza sta indossando un rossetto rosso che rende il suo sorriso persino più raggiante del solito. Harry adora i suoi jeans a vita alta ed il top verde scuro a stampa floreale. Il verde le sta molto bene.

''Louis ha appena finito,'' lo informa poi. ''Sei arrivato giusto in tempo.''

L'appartamento ha tre piani, con una scala in mogano collocata al centro, e profuma di pulito. È quello l'unico pensiero che viene in mente ad Harry. Di asettico quasi.

Mentre si avvicina alla cucina, l'odore di pasta, aglio e cipolla, e persino di pane fresco, lo assale. Il più piccolo segue Emily velocemente, ma la verità è che avrebbe voluto trattenersi per poter assorbire e memorizzare tutto. Soprattutto le foto in corridoio. Con la coda dell'occhio, infatti, intravede alcuni scatti di Louis. Alcuni ritraggono un Louis più giovane, altri, uno più adulto. In molte foto, poi, ritrova un Louis sorridente, mentre altre ancora mostrano un Louis che sembra severo in un modo intimidatorio.

L'arredamento non è come se lo aspettava. È così antiquato che potrebbe trattarsi addirittura di cimeli di famiglia, sicuramente non di cose che avevano scelto Louis o Emily. Nonostante questo però, è abbastanza accogliente. Sotto i suoi piedi c'è un tappeto morbido, dei colori caldi adornano la carta da parati, e i divani sembrano comodi, per quanto obsoleti siano.

''Guarda chi c'è,'' annuncia poco dopo Emily, entrando in cucina.

Almeno lì, l'ambiente è molto più moderno, pensa Harry. Le piastrelle sono di un bianco freddo con elettrodomestici in acciaio immacolato. Ed al centro di tutto, c'è Louis, con indosso una maglia con su scritto 'The Strokes', dei jeans neri, e dei guanti imbottiti da forno. Quando poi il maggiore si abbassa per chiudere la porta del forno, Harry intravede una parte del suo petto ed un tatuaggio.

Un tatuaggio enorme.

''Temevo avremmo dovuto aspettarti ancora a lungo,'' esordisce Louis.

''Ti sei preoccupato per niente,'' risponde Harry. ''Ho persino avuto il tempo di comprare dei fiori.''

''Ma guardati.'' Louis incrocia le braccia al petto, restando in silenzio per qualche secondo. ''Me ne occupo io. Em, puoi far accomodare Harry?''

''La sala da pranzo è da questa parte,'' dice allora la ragazza ad Harry.

Un minuto dopo, Louis li raggiunge con un piatto di lasagne in una mano ed una ciotola nell'altra, contenente del pane all'aglio. Il tutto fumante.

Harry si sente improvvisamente affamato.

La cena non è così tesa come si aspettava il più piccolo. Non all'inizio almeno, questo finché non cominciano a bere il vino. O meglio, finché lui non comincia a bere il vino. Louis, infatti, sceglie del whiskey, mentre Emily un bicchiere d'acqua.

''Quindi, qual è il tuo piano, Harry?'' chiede Emily. ''Dopo aver conseguito la tua laurea?''

Harry odiava quella domanda. Non ha nessun piano. Se la sta cavando abbastanza bene senza averne uno.

Come as you are [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora